A novembre uscirà Ammonite, un’appassionata storia d’amore con protagoniste Kate Winslet e Saoirse Ronan, ambientata nella costa meridionale dell’Inghilterra nel 1840. Con i suoi scialli
Anche se alcuni di questi personaggi non sono interpretati da attrici omosessuali, questi ruoli formidabili devono essere celebrati non solo per la loro rappresentazione positiva delle donne lesbiche ma anche per le loro scelte di stile. Per anni, la moda gay è stata fonte di stereotipi e suddivisa in due categorie principali: butch (mascolina) e femme ed è stata denigrata proprio per questo motivo. Attraverso il cinema, abbiamo deciso di celebrare le sfumature di questi due stereotipi e apprezzare la sartorialità saffica in tutte le sue forme.
Dal personaggio straordinariamente chic di Cate Blanchett in Carol alla coolness anni 90 di Queen Latifah in Set It Off – Farsi Notare: ecco 10 dei personaggi lesbici stilisticamente più affascinanti apparsi sul grande schermo.
1. Cate Blanchett inCarol(2015)
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Nello straordinario adattamento di Todd Haynes del romanzo d’amore di Patricia Highsmith The Price of Salt anche i costumi - non solo la trama - sono davvero importanti. Con la New York degli anni 50 a fare da sfondo, e ispirandosi a street photographer come Ruth Orkin e Vivian Maier, la costumista premio Oscar Sandy Powell utilizza la moda come mezzo per sottolineare il divario sociale, d’età ed economico tra la benestante Carol Aird, prossima al divorzio, e la sua innamorata, l’aspirante fotografa Therese Belivet (Rooney Mara).
Carol è favolosamente chic nei suoi tailleur sartoriali accessoriati con baschi, scarpe di Salvatore Ferragamo, eleganti guanti di pelle e gioielli vintage Van Cleef & Arpels. Sia Powell che Blanchett sono state nominate all’Oscar e, sebbene non l’abbiano vinto, meritano tutti gli elogi che hanno ricevuto.
2. Angelina Jolie inGia - Una donna oltre ogni limite(1998)
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Gia Carangi non è stata solo la prima supermodel della storia ma è anche la prima modella apertamente gay. Ruolo rivelazione che le ha regalato il Golden Globe, in questo biopic del 1998 per HBO sulla vita della Carangi, Angelina Jolie interpreta la modella, ripercorrendo la sua vita tragica segnata dall’uso di droghe e stroncata all’età di soli 26 anni a causa di complicanze legate all’AIDS.
Da modella promettente, ma che non ha ancora sfondato, il costumista Robert Turturice veste Angelina Jolie con giacche di pelle e camicie per poi passare al glamour di una supermodella di successo con capi Versace, Armani e YSL che sono proprio tra le maison per cui sfilava Gia Carangi. Icona di bellezza e di stile, la sua morte prematura ha rappresentato una vera perdita per la moda.
3. Léa Seydoux inLa vita di Adele(2013)
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È il 2002 e la diciassettenne Adele (Adèle Exarchopoulos) si innamora di una studentessa d’arte di nome Emma (Léa Seydoux). Percorrendo gli alti e bassi della loro relazione dall’adolescenza alla vita adulta, La vita di Adele propone un’analisi potente sulla sessualità, la classe sociale e – ovviamente – anche l’amore.
Adele viene mostrata con i capelli perennemente in disordine come le emozioni che la pervadono man mano che si innamora sempre più perdutamente di Emma, affascinante e decisamente più cool di lei. Dai capelli color blu elettrico ai gilet di jeans passando per le camicie a quadri sbottonate o le semplici T-shirt nere, Léa Seydoux è la perfetta eroina grunge. In seguito al film, l’elegante attrice francese è diventata una presenza fissa sui red carpet più importanti ed è la musa del direttore creativo di Louis Vuitton, Nicolas Ghesquière.
4. Cheryl Dunye inThe Watermelon Woman(1996)
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Il film di debutto di Cheryl Dunye è considerato una pietra miliare del cinemaqueer. Primo film americano diretto da una donna nera dichiaratamente lesbica, questo dramedy strutturato come un documentario prende in esame la famiglia e le amicizie, ma anche i rapporti interrazziali, il processo di whitewashing della storia dell’omosessualità e la violenza della polizia. Anche la moda gioca un ruolo importante nel film, specialmente la salopette di jeans corta di Tamara (Valarie Walker) e l’abbinamento camicetta di seta e T-shirt nera di Camille Paglia.
Detto questo, stilisticamente parlando, il personaggio di spicco è proprio quello della protagonista Cheryl, interpretata dalla stessa Dunye. Interprete di uno stile che vediamo nelle strade di tutto il mondo, Cheryl sta bene con tutto: dalle camicie over a righe abbinate ad accessori in argento, agli shorts accorciati indossati con Dr. Martens e calzettoni arrotolati passando per gli abitini a fiori con berretto Adidas vintage. Da notare anche lo stile ultra cool delle tante comparse lesbiche che popolano la scena..
5. Beryl Reid inL’assassinio di Sister George(1968)
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Questo film drammatico della fine degli anni 60 per la regia di Robert Aldrich si spinse oltre le convenzioni dell’epoca includendo la scena saffica più esplicita mai presentata sullo schermo fino a quel momento. Basato sull’omonima pièce teatrale di Frank Marcus del 1964, e inizialmente censurato dal British Film Board of Classification (BBFC – l’organo responsabile della classificazione, nonché della censura nel Regno Unito), presenta una superba Beryl Reid nei panni di June “George” Buckridge, un’attrice non più giovane, alle prese con la perdita della carriera e della sua compagna, Alice “Childie” McNaught, interpretata con innocenza e stupore da Susannah York.
Con i suoi tailleur di tweed e gli eleganti cappelli o stretta dentro trench marroni troppo aderenti e twin-set di lana molto bon ton ma che fanno venire il prurito solo a vederli, il personaggio prepotente e nevrotico della Reid è la personificazione perfetta degli anni 60. Al secondo posto nella lista dei personaggi meglio vestiti vi è la sua nemica e rivale in amore, la straordinaria Mercy Croft (Coral Browne) nel prototipo della lesbica sofisticata vestita con tubini blu navy e abiti in stile Mod arancioni con tanto di eleganti guanti bianchi e girocollo di perle.
6. Kim Min-hee inThe Handmaiden(2016)
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L’aggettivo più adatto per descrivere il guardaroba dell’adattamento cinematografico di Park Chan-wook del romanzo di Sarah Waters, Ladra (2002), è opulento. Ambientato nella Corea del Sud durante l’occupazione giapponese all’inizio del XX secolo, il film si affida alla costumista Sang-gyeong Jo e alla sua scelta di utilizzare degli splendidi guanti come simbolo di status sociale e di erotismo represso della protagonista, l’ereditiera Izumi Hideko (Kim Min-hee). I guanti svolgono un ruolo chiave durante tutto il film, ma in particolar modo nelle scene tra Hideko e la sua domestica Nam Sook-hee (Kim Tae-ri).
A proposito delle scene di sesso del film, la critica si è divisa tra chi ha ritenuto fossero intime e audaci e chi le ha viste come inutilmente pornografiche. In ogni caso, con le sue lussuose camicette di pizzo, le bluse trasparenti color lillà e i raffinati abiti da sera, Hideko è uno dei personaggi più affascinanti e meglio vestiti del cinema.
7. Queen Latifah inSet It Off - Farsi notare(1996)
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Cleopatra “Cleo” Sims (Queen Latifah), di professione meccanico, e la sua ragazza, Ursula (Samantha MacLachlan), taciturna ma con stile da vendere, dominano ogni scena che le vede protagoniste in questo film del genere heist (i cosiddetti film da colpo grosso quelli in cui una banda di criminali organizza un grande furto) con un cast che include Jada Pinkett-Smith. Uno degli elementi che ha contribuito al successo del film è proprio la scelta dei costumi e, con la sua interpretazione mascolina della ‘stilosa rapinatrice di banche’, Queen Latifah ne è un ottimo esempio. Tra i look più interessanti ricordiamo quello con T-shirt nera, blu jeans e treccine al poligono di tiro e camicia a quadri blu, stivali e tuta da lavoro inamidata quando fanno le rapine. Viste le voci di un possibile remake in uscita nel 2021, non possiamo fare altro che sperare di ritrovare Latifah nel ruolo di Cleo. Nessun’altra attrice sarebbe in grado di portare gli stivali Timberland come lei.
8. Sheila Munyiva inRafiki(2018)
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Rafiki significa ‘amico’ in lingua swahili e questo film di formazione basato su un racconto breve della scrittrice ugandese Monica Arac de Nyeko e diretto dalla regista keniota Wanuri Kahiu narra la vicenda di due giovani donne che si innamorano sullo sfondo tradizionalista e conservatore della società keniota. Vietato nel paese d’origine della regista per via “della tematica omosessuale e del chiaro intento di promuovere il lesbismo in Kenya nonostante sia vietato per legge”, il divieto fu temporaneamente rimosso per concorrere agli Oscar. Purtroppo non ottenne la nomina ma ogni proiezione a Nairobi era completamente sold out.
Nonostante avrebbe potuto essere un film sulla lotta e la repressione, la storia prende vita proprio grazie alla sua energia vivace e all’ottimismo. Dai capelli viola, rosa e blu alle unghie rosa chewing gum passando per il rossetto viola, lo stile di Ziki (Sheila Munyiva) è un’esplosione di colore mentre la sua adorabile fidanzata Kena (Samantha Mugatsia) è appassionata di cappelli da baseball – che porta al contrario – e T-shirt giallo acido. Ma non è solo visivamente esuberante: questo film straordinario è un vero must..
9. Tessa Thompson inThor: Ragnarok(2017)
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Il personaggio di Tessa Thompson, una Valchiria tosta e perennemente sbronza, rappresenta il primo supereroe queer della Marvel ad apparire sullo schermo grazie al Thor: Ragnarok di Taika Waititi. Stando alle voci, Valchiria avrà una relazione saffica in Thor: Love And Thunder (in uscita nel 2022) quando si unirà nuovamente a Chris Hemsworth per sconfiggere il malvagio di turno interpretato da Christian Bale. Sia nella versione con corpino aderente di pelle nera o con l’armatura argento mentre annienta vittime, la nuova Regina di Asgard merita tutta la nostra attenzione.
10. Gina Gershon inBound - Torbido Inganno, 1996
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Questo film noir di debutto dei fratelli Wachowski è un classico del cinema lesbico. Violet (una straordinaria Jennifer Tilly) è una lesbica femme tutta babydoll anni 90 mentre Corky (Gina Gershon) è una misteriosa ex-carcerata diventata idraulico, viene presentata sotto forma di un androgino James Dean con canotta bianca sporca, chiodo di pelle nero, ciuffo che ricade sulla fronte e la sigaretta sempre accesa.
Le scene di sesso sono state coreografate dalla scrittrice femminista ed educatrice sessuale Susie Bright e il film è stato elogiato per la sua rappresentazionesex positivee il ritratto realista dell’amorequeer, che finisce per trionfare quando [spoiler alert] Violet si libera finalmente del marito, lo psicopatico Caesar, per l’irresistibile Corky.