Olimpiadi 2020: le divise della Liberia sono firmate Telfar


Le Olimpiadi 2020 di Tokyo sono state sicuramente caratterizzate – e lo sono ancora – da una costante possibilità di cambiamento, sia in senso negativo,

visti i continui posticipi annunciati per via della pandemia e delle avverse condizioni meteo, che in senso positivo, con la sorprendente presentazione delle divise della team della Liberia firmate da Telfar Clemens, designer del brand Telfar. Il marchio nato nel 2004 ha visto crescere il proprio successo su scala globale negli ultimi anni, in modo decisamente esponenziale, ma questo progetto può definirsi quasi come il punto più alto della carriera di Clemens, soprattutto da un punto di vista simbolico. Dopo essere stato chiamato dal Comitato Olimpico della Liberia, il designer ha infatti realizzato una serie di capi activewear che si aggiungono alla gamma di proposte del brand, sempre mantenendo intatto quello spirito celebrativo che unisce le sue radici africane – della Liberia appunto – con il mondo occidentale. 

© Jason Nocito

I campioni olimpici Emmanuel Matadi, Ebony Morrison e Joseph Fahnbulleh indosseranno i capi di Telfar non sono durante le gare, ma anche nella vita quotidiana all’interno del villaggio olimpico, così come hanno fatto per la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi 2020, durante la quale lo stesso Clemens ha fieramente portato la bandiera della Liberia. Proprio la bandiera ha rappresentato la maggiore fonte di ispirazione per il designer che l’ha rielaborata per disegnare l’intera collezione. La palette infatti ne riprende i colori, così come la “stella solitaria” che decora l’activewear proposto per le competizioni sportive e caratterizzato da monospalla, singole maniche e aperture per silhouette genderless che abbinano il bianco a un delicato blu cobalto. 

© Jason Nocito

© Jason Nocito

Questi tagli si ripetono anche per la parte più formale della collezione, pensata per la cerimonia d'apertura, con T-shirt in jersey, ispirate al calcio e al basket, che diventano sovradimensionate, quasi come delle lunghe tuniche, rifinite da ampie maniche in mesh, mescolando perfettamente l'Africa e l'occidente. Le canotte invece vedono raddoppiare le spalline, creando così un effetto cut-out sulle spalle, e vengono proposte con morbidi pantaloni alla caviglia. Il tutto è bordato a contrasto con cuciture e inserti bianchi che ne enfatizzano l’ispirazione sportiva. 

© Jason Nocito

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