Vogue Hope: un grazie speciale a chi ha reso possibile questo progetto straordinario

Lo scorso settembre, per la prima volta nei 128 anni della storia di Vogue, tutte le 26 edizioni internazionali si sono unite all’insegna del tema

unico della ‘speranza’. Le copertine delle diverse edizioni hanno incluso G-Dragon per Vogue Corea, Zhang Ziyi per Vogue Cina, un’opera d’arte a cura di Takashi Murakami per Vogue Giappone, dipinti di Kerry James Marshall e Jordan Casteel per Vogue America e i ritratti del calciatore inglese Marcus Rashford e della modella/attivista Adwoa Aboah per Vogue UK. 

Vogue Italia ha addirittura lanciato 100 copertine, con 100 cover star e 100 storie: un progetto eccezionale per il numero di settembre che ha visto protagoniste delle copertine del giornale altrettante persone, tra loro diversissime per età, etnia, professione, vita. Senza gerarchie e senza filtri, all’insegna della diversità, della bellezza. E soprattutto della SPERANZA.

Dai temi che stimolano alla riflessione alle Hope Letters piene di incoraggiamento, stilisti di moda, attivisti e celebrità hanno messo in luce diverse voci influenti da tutto il mondo, determinate a rendere il mondo un posto migliore. “Non importa quanto una situazione possa apparire senza speranza, la risposta è reagire con realismo, accogliere le sfide che indubbiamente esistono, accettare e poi affrontare l’entità della cosan”, ha dichiarato l’attrice pluripremiata Cate Blanchett nella sua lettera, che descrive la speranza vista in coloro che affrontano difficoltà e caos durante i suoi viaggi in qualità di Goodwill Ambassador per l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. 

La cantautrice e attrice Demi Lovato ha messo in luce la questione della salute mentale e continua a combattere per “Creare ambienti in cui le donne, le persone di colore e le persone trans si sentano al sicuro.” Pierpaolo Piccioli di Valentino ha condiviso il suo pensiero sull’enorme potere delle relazioni umane, la supermodella Joan Smalls ha invocato un impegno alla diversità, mentre Sarah Mower ha dichiarato che la moda è pronta a un reset. La rinomata ambientalista Dr Jane Goodall, invece, ci ha esortato a collaborare per costruire un futuro più verde e più sostenibile, affermando che “Si sta aprendo un’opportunità immensa di fronte ai nostri occhi, ma raggiungeremo il nostro reale potenziale umano solo quando testa e cuore riusciranno a lavorare insieme in armonia.”

Accettare la sfida di scovare voci autorevoli e uniche su scala mondiale non è cosa da poco, e siamo grati ai nostri brand partner dedicati: Aveda, Cartier, Chanel, Desigual, Levi’s, L’Oréal Paris e Salvatore Ferragamo, che ci hanno aiutati a realizzare questa iniziativa globale e che si sono uniti in un invito comune ad agire.

La campagna #VogueHope appartiene all’edizione di settembre, ma l’azione e il progresso continueranno a essere presenti su Vogue ogni mese.

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