“Da quando sei arrivato è tutto così confuso… Confuso bello o confuso brutto? Confuso pieno di vita”.
Nel trailer di We Are Who We
I protagonisti sono Fraser e Caitlin. Fraser - interpretato da Jack Dylan Grazer - è un quattordicenne timido e introverso, che da New York si trasferisce in una base militare in Veneto con la madre Sarah (Chloë Sevigny) e la compagna Maggie (Alice Braga), entrambe in servizio nell'esercito statunitense. Jordan Kristine Seamón interpreta invece Caitlin, un'adolescente apparentemente spavalda e sicura di sé che vive da anni con la sua famiglia nella base militare. Ha un fratello maggiore, una madre Jenny, con la quale la comunicazione è piuttosto difficile e un padre Richard, interpretato da Scott Mescudi (il rapper americano noto con lo pseudonimo di Kid Cudi) piuttosto autoritario, pro Trump, ma con cui lei ha un rapporto non troppo conflittuale.
La serie parla di amicizia, di primi amori, di tutti i misteri dell'essere adolescente. È una storia che ogni giorno si ripete in ogni parte del mondo, ma che in questo caso avviene in un piccolo scorcio di Stati Uniti in Italia: “una sorta di navicella americana calata nel Chioggiotto”. Così l’ha definita Guadagnino, uno degli autori più eclettici del cinema internazionale, che con questa storia ha messo in scena personaggi, volti e corpi diversi da quelli che siamo abituati a vedere nelle serie tv classiche, tutti credibilissimi.
“Gli attori con cui ho lavorato sono tutti veramente speciali”, ci ha raccontato il regista, “È stato fatto un lavoro di casting davvero non indifferente. Jack / Fraser, per esempio, ha una saggezza sorprendente (sul set mi sembrava di parlare con un centenario, nel senso buono del termine). Di Caitlin/Jordan invece ho visto un provino su tape: quel che mi ha colpito subito, oltre al suo talento, è stato quel suo viso enigmatico, aperto e chiuso allo stesso tempo. Che era poi il riflesso perfetto della sua personalità.
Questa è stata la mia prima volta con Sky e Hbo, ma anche la mia prima volta con questi scrittori meravigliosi. Ed è stata una grande esperienza. Ogni film è l'inizio di qualcosa di nuovo, di bello e di devo dire che questo l’ho vissuto con grande gioia, direi con la spensieratezza contagiosa dell'età che racconto”.
Dell’atmosfera sul set, dell’energia e della passione che il regista è riuscito a trasmettere a tutto il cast durante le riprese, del resto, parlano tutti gli attori, Jack, per esempio: “Luca ci ha lasciato una grandissima libertà di scoprire i nostri personaggi e di lasciare emergere un po’ di quel che siamo. Luca ha confermato: "Ho scelto volontariamente di non limitarmi alle azioni, al plot, ma di concentrarmi sui personaggi, cercando di aderire in maniera profonda al loro comportamento, come faceva Maurice Pialat, un regista che contrariamente ad altre figure opache o minori del mondo cinematografico, rifiutava di incatenarsi a dei paradigmi di “reductio ad unum” e celebrava invece la libertà”.
Alice Braga, che interpreta la compagna della madre di Fraser, ha voluto sottolineare, invece, l’importanza di una serie così in questo momento storico. “Mi sono subito entusiasmata per il progetto, nato dalla volontà precisa di portare sugli schermi una storia che tratta i temi dell’identità sessuale fluida degli adolescenti, in modo veramente inconsueto”. “Siamo personaggi che non si vedono spesso in Tv”, ha voluto aggiungere Faith Alabi, che interpreta la mamma di Caitlin. “E il valore aggiunto di questa storia sta nella capacità di una ragazza di seguire davvero il suo cuore. Non sempre è facile”.
La serie, che è già andata online in America e ha avuto il plauso di tutta la critica internazionale, fa parte della selezione ufficiale della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2020 e ha avuto la sua prima mondiale al Festival internazionale del cinema di San Sebastián.
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