Chanel sfilata PE 2021: i look ispirati alle grandi attrici

Chanel si ispira a celebri attrici della Vecchia Hollywood per la sua collezione primavera estate 2021

Romy Schneider si tuffa in una piscina in Costa

Azzurra, il sole ardente del sud della Francia mesce lo zaffiro liquido dell'acqua con i riflessi dorati di una pelle abbronzata. A Parigi, Jean Seberg fuma una sigaretta affacciata a una finestra, una maglia e righe e i capelli corti nel riflesso del vetro, mentre Anna Karina e il mare di Provenza vivono l'estate con l'impeto e l'istinto di un cuore giovane e incosciente. La Nouvelle Vague del cinema europeo si condensa in scene intrise di un pathos complesso e psicologico: il sentimento è forte ma non troppo manifestato, il conflitto interiore resta tale, fuoriuscendo a sprazzi da uno sguardo triste, da una mascella contratta, da un lacrima in bilico che si aggrappa al suo attrito per non cadere. Jean-Luc Godard, Jacques Deray e Louis Malle raccontano un modo inedito di percepire l'arte attraverso la cinepresa, esprimendo sullo schermo l'esistenzialismo che Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir hanno traslato su carta. 
Romy Schneider sul set de La Piscina.

© Getty Images

Virginie Viard guarda alle interpreti di questo cinema d'autore, alla attrici-manifesto di un'estetica post-bellica dove l'introspezione diventa campo di battaglie fra l'inconscio e la necessità sociale di sorridere, a qualunque costo. Sono Jeanne Moreau, Anna Karina e naturalmente Romy a ispirare la collezione primavera estate 2021 di Chanel, in un parallelismo fra moda e filmografia classica. Sei i titoli che la direttrice creativa raccoglie come un'eredità stilistica per reinterpretarla a uso della contemporaneità: La piscina (1969) di Jacques Deray, Ascensore per il patibolo (1958) di Louis Malle, Fino all'ultimo respiro (1960), La donna è donna (1961), Il disprezzo (1963) e Il bandito delle 11 (1965) di Jean-Luc Godard

Romy Schneider in una scena de La Piscina di Jacques Deray, 1968.

© Getty Images

Collezione Primavera Estate 2021

© Gorunway

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Nei panni di Marianne, Romy Schneider indossa bikini a bordo-piscina. La palette è in bianco e nero, la silhouette essenziale e senza fronzoli, dalla linearità pulita. Come décor, l'occasionale goccia di acqua e cloro che cattura la luce cocente di mezzogiorno. Per Chanel, il costume da bagno si tramuta in completi con bralette che promettono estati calde e luminose. 

Romy Schneider sul set del film.

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Il cromatismo semplice e bicromatico è mantenuto dalla Viard in mise con top in maglia bianca dalle spalline in cristallo, con la brillantezza acquea che si ritrova in ricami floreali in sequin e bottoni di perla, o in versioni profilate di nero dal design lingerie in pura seta, enfatizzate da collier a catena e da una pochette a collana in pelle matelassé. 

Collezione Primavera Estate 2021

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Il nero non manca in fasce crop che ricordano l'iconico swimwear indossato dall'attrice, la puppelé di Alain Delon, la migliore amica di Coco. Tweed misto lurex con mantelle di seta, una lavorazione con fiori in rilievo, la soluzione couture che porta la spiaggia nel guardaroba urbano. 

Jean-Luc Godard con Anna Karina e Jean-Paul Belmondo sul set de Il bandito delle 11, 1965.

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Collezione Primavera Estate 2021

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Un'eleganza rilassata che vira verso una sportività marittima e Riviera si ripresenta negli outfit con t-shirt omaggio ad Anna Karina e al suo ruolo di musa di Godard. Il bandito delle 11 è un bacio tra due macchine in senso opposto con Jean-Paul Belmondo, con la Karina raccoglie i capelli in uno chignon disordinato e indossa un maglietta bianca con scritta frontale. 

Jean-Luc Godard, Anna Karina e Jean-Paul Belmondo nel giugno 1965.

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Collezione Primavera Estate 2021

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Chanel la ripropone in t-shirt stampate, il conto alla rovescia prima di un ciak, il logo della maison e un impianto di luci al neon che decorano il tessuto. La nonchalance casual e sensuale della giovane Marianne Renoir cinematografica si ripresenta abbinata a bermuda in satin nero, a jeans oversize in denim chiaro con cintura sottile e ciondolo gioiello a forma di borsa e all'immancabile giacca di tweed signé Chanel. 

Jean Seberg e Jean-Paul Belmondo in una scena di Fino all'ultimo respiro

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Collezione Primavera Estate 2021

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L'approccio garçonne ricorda anche Jean Seberg e la sua Patricia Franchini in Fino all'ultimo respiro, con modelle dal taglio corto e pantalone al ginocchio, camicia bianca morbida e una borsa a tracolla.

Jeanne Moreau e Felix Marten nel film Ascensore per il Patibolo, 1958.

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Collezione Primavera Estate 2021

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L'ensemble parisien è però quello creato in onore di Jeanne Moreau nei panni di Florence Carala in Ascensore per il patibolo, dove il tubino monocromatico incontra il completo twin-set e la scarpa con tacco basso. Richiami in ton sur ton per il tailleur con gonna a matita sagomato in vita da una cintura, dove nero e bianco si rincorrono tra bottoni, colletti di camicia e polsini con risvolto. 

Jeanne Moreau nel video teaser Chanel creato da Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin.

© Courtesy Chanel

Importante la presenza del revers, a lancia e sempre enfatizzato da dettagli importanti come il bordo profilato o il tessuto in contrasto cromatico che al grigio fumo abbina il rosa baby - ed è subito Jeanne in una scena di pianto trattenuto, la stessa scelta dai fotografi olandesi Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin per il video teaser della collezione

Collezione Primavera Estate 2021

© Gorunway

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La domanda aleggia nell'aria: la primavera estate 2021 Chanel si ispira, semplicemente, all'eleganza del passato? La risposta è altrettanto presente nell'atmosfera: ovviamente no. La collezione creata da Virginie Viard sceglie nomi di interpreti che hanno portato la recitazione al livello di una scienza umana, in grado di descrivere i moti e le esperienze dell'anima con espressioni appena accennate, una psicanalisi visuale che parla di una donna più consapevole e non più spaventata dalle sue emozioni. La direttrice creativa trasmette il loro messaggio attraverso l'abbigliamento: la moda è comoda ma ricercata, è semplice ma ricca di dettagli, articolata nella concezione ma essenziale nella forma. È l'armatura della femminilità e della sua lotta quotidiana, celata sotto strati di sfumature rosate. Se la battaglia più grande è quella con se stessi, tanto vale trovarsi di fronte una persona vestita bene. 

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