Tra i concorsi moda, Supima Design Competition è celebre per la promozione dei talenti che si mettono alla prova con il cotone Pima.
Supima Design
La vincitrice di quest’anno è Amanda Forastieri, della Drexel University, che ha ricevuto un assegno da 10,000 dollari per intraprendere la sua carriera di fashion designer.
Buxton Midyette, VP Marketing e Promotions di Supima, ha spiegato a Vogue Italia la scelta della vincitrice.
Come è avvenuta la scelta del vincitore?
"Non è mai facile eleggere un unico vincitore, i nominati sono sempre più bravi e stupiscono in creatività e innovazione. Normalmente, la giuria tiene conto di tre principali fattori:
- Fabric Innovation: la collezione più creativa e innovativa nell'utilizzo dei tessuti Supima;
- Design: la collezione con la visione artistica più originale e coesa;
- Garment Construction: la collezione che mostra l'esecuzione di maggior successo e precisione".
In che modo Amanda è riuscita a valorizzare il cotone Supima?
"Per realizzare la sua collezione, la vincitrice Amanda Forastieri ha tagliato i tessuti con modelli di scarto minimi, poi ha stampato digitalmente motivi floreali da lei dipinti a mano.
I suoi disegni sono ispirati al paesaggio bucolico tropicale del giardino di sua nonna nella sua terra di origine, Porto Rico. La visione artistica di Amanda infatti è un bellissimo tributo alle sue origini e un'espressione di "utopia", una profonda speranza per un mondo migliore a venire".
La collezione vincitrice, infatti, è intitolata "Utopia" e nasce come simbolo di un futuro migliore dopo la crisi: mira a ritrarre la promettente storia di un prossimo futuro post-COVID in cui le persone si uniranno per costruire un nuovo sistema, che nasce con amore e rispetto per il pianeta e, soprattutto, l'un l'altro.
Nella finale trasmessa in diretta Instagram di uno tra i più famosi concorsi moda, hanno sfilato anche le collezioni degli altri protagonisti del premio: Sakura Mizutani (Fashion Institute of Design & Merchandising), Jenny Feng (Fashion Institute of Technology), Jennie Nguyen (Kent State University), Terrence Zhou (Parsons School of Design) e Kyra Buenviaje (Rhode Island School of Design).