Il punto di vista di Casa Vogue. Re e Regina di FontanaArte

Il presente è negli archivi, così come lo sarà ancora di più il futuro, finendo così per creare una circolarità del tempo che è una

delle fonti di nutrimento delle belle idee.
Fateci caso quanto le aziende grandi e piccole che hanno una storia anche solo recente, vanno riproponendo prodotti ormai fuori catalogo che hanno fatto la storia restituendo talvolta anche notorietà ad autori importanti, ma oggi oggetto di culto solo per gli addetti.


Ultimo esempio è la riedizione che FontanaArte propone di Re e Regina, coppia di luci da terra o da tavolo, presentate nel 1968 su disegno di Bobo Piccoli. L’ispirazione agli scacchi è evidente e ora quel gioco alternato di forme geometriche primarie (che tanto ricorda Sottsass) plasmate nel vetro opalino diventa ancora più suggestivo con l’uso del dimmer per modulare a piacere l’intensità luminosa.
Fonti luminose e insieme sculture, Re e Regina sono un ottimo spunto per ridare lustro anche al loro autore, quel Bobo Piccoli, troppo presto scomparso, che è stato tra i più dinamici animatori della scena milanese più attiva, quella che si muoveva tra Brera e i suoi bar, le gallerie d’arte e le aziende di design per le quali che il progettista fosse artista o architetto poco importava, purché ci fossero belle idee. È quella sintesi delle arti che forse oggi andrebbe riscoperta, senza sensazionalismi. Forse guardare negli archivi può aiutare.

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