Si sono conosciuti per caso, 20 anni fa, complice l’amica comune Isabella Blow, da El Coyote, il celebre ristorante messicano di Los Angeles. Daphne Guinness
Il lungo rapporto, personale e creativo, fra i due che si fonda sull’amore per la natura, sulla spiritualità e a volte su un approccio fatalistico alla creatività, è caratterizzato da una serie di eventi quasi leggendari, come quella volta che Daphne si nasconde, letteralmente, nell’armadio di Elton John quando i due si intrufolano lì al termine di una mostra dei Chapman Brothers al White Cube, o quando LaChapelle "mette Daphne in un video di J-Lo” in cui “beve birra… perché è una Guinness”, ricorda con affetto su Zoom.
Durante la quarantena, i due hanno lavorato a “Revelations”, un video musicale in tre parti (anche se ‘film d’arte’ è forse una definizione più accurata), in concomitanza con l’uscita del singolo omonimo di Daphne.
Queste rappresentazioni in stile Carlo Dolci della tragedia americana dei nostri giorni dirette da LaChapelle sono una sorta di visione accelerata dell’apocalisse. Immaginate un dipinto del Caravaggio ambientato nel cuore della Valley - lo sguardo ineguagliabile di LaChapelle è un’allegoria su cui grava la sua accuratezza nel ritrarre il mondo così come lo vediamo in TV o sui social.
Ma per il nuovo singolo di Daphne, che si intitola “Heaven” - un esuberante e ipnotico pezzo disco - i due esplorano la simbiosi fra stravaganza, decadenza e divinità. Prendendo a prestito momenti iconici dal film “Viale del tramonto’, ma rivisitati in puro stile LaChapelle (la famosa battuta finale “Mr. Demille, I’m ready for my close-up” - “Eccomi De Mille, sono pronta per il mio primo piano", ndr - diventa “Mr. Demille, I’m ready for my fruit cup”).
“Heaven” è una bella, e necessaria, iniezione di serotonina.
È stato un anno apocalittico. Il video di “Revelations” sembra sinistramente attuale.
Daphne: Ho scritto l’album quasi due anni fa e quello che né io, né David avevamo capito è che eravamo spaventati dalle stesse cose. Abbiamo cominciato a parlare del concept lo scorso agosto e David aveva le mie stesse idee, e l’abbiamo girato a novembre.
David: Daphne me l’ha proposto all’inizio dell’estate scorsa, io mi trovavo qui a Maui, eravamo alle prese con una siccità molto grave. E io sono andato in depressione. Le ho detto, per favore, dammi un po’ più di tempo, e lei è stata davvero molto paziente. Mi sentivo davvero giù, ero molto triste, cosa che per me non è una novità. Mi occupo di tematiche ambientali in tutto quello che faccio, che si tratti di riviste, fotografie o film. Anche in tempi non sospetti, ad esempio con Don’t Bungle in The Jungle, che era del 1989. Vivendo nella foresta pluviale vedi questi cambiamenti enormi, vedi gli alberi morire e gli insetti scomparire, tutto davanti ai tuoi occhi, questa cosa mi ha fatto andare in depressione. Daphne mi ha dato il tempo di riprendermi. Le ho chiesto se aveva già un titolo per l’album, le ho chiesto se avrebbe potuto chiamarlo “Revelations”, e mi ha detto che c’era una canzone nell’album che si intitolava proprio così. Siamo in perfetta sintonia in queste cose. Abbiamo girato il 17 novembre 2019, che è un giorno di buon auspicio. Quel giorno, qualcuno mi ha fatto vedere un articolo che parlava del primo caso di Covid-19 scoperto a Wuhan.
Daphne Guinness fotografata da David LaChapelle
“Heaven” dà la sensazione di un’opulenta deviazione visiva. Forse in reazione alla desolazione della realtà?
David: Volevo questo momento di evasione. Avevamo bisogno di quell’opulenza e di qualcosa che raccontasse una storia. Amo le storie. C’è anche questa idea del paradiso che va in pezzi. Come accade per il pianeta, anche noi invecchiamo e andiamo in decadimento. Tutte le cose devono morire. C’è anche un riferimento a “Viale del tramonto”. È camp ed è commovente, e con il cinismo di oggi, ci si aspetta di vedere teste che rotolano sul pavimento, o che accadano altre cose folli.
Quanto è importante la moda nel racconto?
Daphne: Faccio questo lavoro da così tanti anni che per personalmente ormai ho una sorta di uniforme, quindi è bello lasciare che uno stylist porti qualcosa di nuovo nel mio mondo. Ed è bello parlarne con qualcun altro, perché ho così tanti vestiti che non riesco a fare mente locale, a volte, perché mi concentro moltissimo sui testi e sulla musica.
David: Daphne e Brett, lo stylist, hanno un rapporto meraviglioso. Lui conosceva la trama del video, e poi non è solo uno stylist, è anche un costumista. Cerco sempre di farle togliere i vestiti (ridono entrambi, ndr).
Daphne: Abbiamo passato momenti bellissimi sul set.
David: Avete visto W.A.P , ecco a voi W.A.S.P (ridono entrambi, ndr).
Daphne: E poi è anche la nostra risposta alla volgarità. Tutto è così difficile e poco romantico oggi, è bello vedere qualcosa con un po’ più di profondità.
David, come affronti queste tematiche nel tuo lavoro?
David: Se parliamo d’amore, è una cosa bellissima. Amo la sessualità e amo le forme del corpo umano, ma è il contesto la cosa più importante. In questo video sono chiaramente innamorati, non c’è niente di perverso, non c’è nessun tipo di sfruttamento. È come quando vedi Romeo e Giulietta, lui entra nel letto con lei e li vedi nudi per un secondo, è qualcosa di molto innocente e bellissimo, è la più grande storia d’amore mai raccontata. Ho scattato moltissime opere figurative, e a modo mio cerco di mostrare fotografie di nudo che non sono pornografiche, siamo così abituati a vedere il corpo nudo su internet, sempre associato al sesso o all’idea di vendere qualcosa. Sai, ho iniziato con Lil Kim, ci siamo molto divertiti e c’era sempre senso dell’umorismo e leggerezza, non c’era nulla di ambiguo. A volte le cose diventano cupe, ma c’è già così tanta tristezza nel mondo, e quindi sì, volevo fosse in reazione a questo.
Nella situazione in cui viviamo oggi, quanto sono importanti creatività e bellezza?
David: Dio mio, sono molto importanti. La bellezza è molto importante. La natura è la cosa più bella di questo pianeta, e dio è il più grande artista. Nessun artista è capace di fare un albero. Gli alberi bruciano in California e in Amazzonia. La bellezza sta scomparendo dal pianeta e a noi resteranno i complessi residenziali in cartongesso. È molto importante per un essere umano posare lo sguardo su di una scena bucolica, come un dipinto di Turner, stare in mezzo alla natura lenisce l’angoscia.
Daphne: Sognare è importantissimo. I sogni possono davvero diventare realtà.
English text atthis link
Daphne Guinness fotografata da David LaChapelle
Crediti
Artist : Daphne Guiness @daphneguinness
Director : David LaChapelle @David_lachapelle
Producer :Coleen Haynes@coleenhaynes
Produced by : MAAVVEN @MAAVVEN
Executive Producer: Creative Exchange Agency
Title :” Heaven"
DP : Jo Wilems @jowiilems_asc_sbc
Prod Designer : Kristen Vallow @kristenvallow
Stylist : Brett Nelson @brettalannelson
Hair: Danilo @officialdanilohair
Makeup : Anthony Nguyen @anthonyhnguyenmakeup
Editor : Spencer Susser @spencersusser
Color : Dave Hussey // Company 3 @davehussey
Online FX : Culley // Skulley FX @skulleyfx
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