Non tutto il male viene per nuocere. Si dice che gli Italiani siano sedentari ma durante il lockdown hanno cominciato a chiedersi comeallenarsi a casa,
“Se prima della pandemia facevano movimento in media una o due volte alla settimana, durante la quarantena la frequenza è arrivata a due-tre volte”, dice Alex Frustaci, trainer e titolare di Stronger Club a Milano, centro partner di Urban Sports Club, l’applicazione leader in Europa per l’accesso a più di ottomila centri fitness, che ha approfondito l’argomento. “Si sono allenati di preferenza il mercoledì intorno alle 19: tra le discipline più apprezzate si è classificato al primo posto lo yoga, adatto anche a spazi limitati e casalinghi, al secondo il fitness, seguito dal training funzionale”.
Adesso, invece, dopo tanto tempo trascorso al chiuso, vince l’allenamentooutdoor, utilizzando anche le diverse app che permettono di mantenersi in forma in modo smart. “Le cinque discipline in pole position sono la meditazione, anche in micro sessioni di 5 minuti che via via vanno allungandosi; il vinyasa yoga, dal ritmo più sostenuto di quello tradizionale, ottimo per l’elasticità muscolare; il Cross Training, a elevata intensità; il Gag, cioè tonificazione di gambe, addominali e glutei che alterna squat, affondi, skip e plank; e il training autogeno, che ha il suo focus nella respirazione”, continua l’esperto. “Un dato, comunque, colpisce molto, la tecnologia diventa sempre più importante in questo ambito: quasi la metà in Italia si allena scaricando una o più applicazioni”.
In altre parole, se da una parte gli atleti possono fare a meno di fasce cardio o sensori, dall’altra su come allenarsi a casa non si rinuncia all’app. Quasi due terzi degli intervistati, infatti, (il 59%), conferma di allenarsi in questo modo. Le preferenze sono piuttosto nette: in cima al podio le versioni che consentono di tracciare attività e progressi fisici (37%), seguite dal multifunzionale YouTube (32%) e da quelle in grado di creare schede tecniche di allenamento (21%).
“Segno che la tecnologia è fondamentale anche nei centri fitness e nelle palestre”, commenta il trainer. “Più di un italiano su dieci utilizza applicazioni che consentono di accedere a diversi centri sportivi (14%) e hanno un nutrito fan club anche i dispositivi wearable: basti pensare che quasi un italiano su quattro (23%) esegue i propri esercizi indossando fitness tracker e un quinto utilizza device GPS”.
Il workout da soli o tele guidati, iniziato per necessità durante il lockdown, è diventato un must che, secondo gli osservatori, non finirà rapidamente. “L’industria del fitness è stata completamente rivoluzionata dagli ultimi eventi”, aggiunge Frustaci. “Le persone non rinunceranno più alla possibilità di allenarsi dove vogliono abbinando all’esercizio il lavoro o qualsiasi altro impegno”.
Ma l’estate è anche il momento delle attività outdoor, a metà tra l’entertainment e lo sport, che fanno bene all’umore divertono, stimolano il desiderio di mettersi alla prova e di sfidare le proprie capacità. In questo momento piace molto il padel, una specie di tennis di origine messicana, che si gioca in un campo più limitato e con una “pala” più leggera e più piccola della racchetta. Mentre nella riviera romagnola si segnala un nuovo protagonista: Il teqball, un incrocio tra il calcio e il ping pong, che esiste da un paio di anni, ma in questa stagione sta vivendo un boom, tanto che anche David Beckham è un fan e ha postato una foto mentre lo sta giocando con il figlio Romeo.
Nelle spiagge adriatiche quasi ogni stabilimento balneare ha un tavolo dedicato e si organizzano i primi tornei, senza dimenticare che il teqball ha anche una sezione agonistica con tanto di campionati del mondo. Si gioca in singolo o in coppia, Il pallone non si tocca con le mani ed è necessario farlo rimbalzare nella metà opposta del tavolo che separa i giocatori. In coppia si possono anche fare dei passaggi. Un gioco che prevede il distanziamento e mette in rilievo le capacità tecniche, richiedendo però un dispendio fisico molto inferiore a una partita di calcio o calcetto, per cui è indicato a tutte le età.