Euphoria: l’attrice della serie tv Alexa Demie parla dei suoi segreti sul make up

“Se lo metti su carta poi succede per davvero”, racconta l’attrice - star di Euphoria - Alexa Demie a Vogue via Zoom. Demie si trova

nella sua casa di Los Angeles, riflettendo sul potere che ha l’espressione. In seguito a diversi episodi di eruzione cutanea dovuti all’acnedurante l’adolescenza, Demie si ripeteva ad alta voce ogni mattina appena sveglia: “Ho una pelle bellissima, pulita, libera da acne e cicatrici”. E ha funzionato. Una decina d’anni più tardi, ha raccolto le energie necessarie che l’hanno portata a ottenere la sua personalissima campagna beauty. La settimana seguente ha ricevuto una chiamata da MAC Cosmetics. E ora punta al suo business di bellezza, anche se per il momento ha le labbra serrate su questo progetto.

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Trucco anni 90: il makeup tutorial di Euphoria

Nata e cresciuta a Hollywood, Demie è meglio conosciuta per il suo ruolo di Maddy Perez nella serie TV di casa HBO, Euphoria. Ex reginetta di bellezza, Maddy è una giovane donna all’apparenza molto sicura di sé, che non ha paura di utilizzare la propria sessualità per ottenere ciò che vuole – veicolata nel suo modo di vestire e attraverso la sua estetica sfrontata. Come il suo personaggio, Demie utilizza il trucco come mezzo creativo e di autoespressione. Per quel che riguarda il sentirsi bella, Demie è più preoccupata dei suoi sentimenti che del modo in cui appare, una lezione che tutti dovremmo imparare. Abbiamo fatto due chiacchiere con l’attrice per discutere del suo rapporto con la bellezza in costante evoluzione.

Photo di Benedict Brink. Nail Art NailSwag

© Benedict Brink

Tua madre era una make up artist – crescendo, che ruolo ha svolto la bellezza nel vostro rapporto?

“Mi ricordo che da bambina mi sedevo a terra e sfogliavo riviste tutto il giorno, mentre guardavo mia madre truccarsi. Quando avevo 12 anni, doveva creare questo look in 15 minuti davanti alla gente per MAC, dove lavorava, per poter diventare una proartist. La sua modella aveva disdetto e così chiese se poteva realizzarlo su di me. Ero seduta su un podio, mi aveva completamente eliminato le sopracciglia, truccato gli occhi di blu e le labbra rosse. Era stupendo. Mi ha inoltre insegnato comedetergeree idratare, utilizzare la protezione solare e a bere tanta acqua. Se tornavo a casa e andavo a letto truccata, mi veniva a svegliare per dirmi di struccarmi”.

Te la sentiresti di sperimentare con il trucco per conto tuo?

“Ci sono alcune mie foto di quando avevo cinque anni e mi mettevo il rossetto guardandomi allo specchio. Credo fossi destinata ai prodotti di bellezza. Per me il trucco era un mezzo per mettermi nei panni di diversi personaggi, essere trasformista, camaleontica. È immaginazione, fuga dalla realtà ed essere in grado di immergersi in altre vite”.

Sei sempre stata a tuo agio con il tuo aspetto?

“Crescendo c’erano dei momenti in cui pensavo, ‘Sono uno schianto, guardatemi’, e poi c’erano dei momenti in cui pensavo, ‘Sono troppo magra’. Ho avuto alti e bassi con il mio aspetto e li ho ancora oggi; ci sono giorni in cui odio il mio aspetto e il mio corpo, ma ho capito che dipende da come ti senti dentro, perché è ciò che influenza maggiormente la percezione di te. È lo stesso per il lavoro e per qualcosa che realizziamo – quando non sei a tuo agio pensi che qualsiasi cosa tu abbia realizzato faccia schifo”.

Cosa fai in quei momenti?

“Quando non mi sento al top, realizzo un make up, indosso qualcosa di carino, ascolto una canzone – provo qualsiasi cosa in grado di farmi uscire da quello stato d’animo, così da sentirmi meglio. Il tempo aiuta. C’è stato un periodo della mia vita in cui ho sofferto di acne e per coprirlo mi truccavo sempre. Mi creava delle enormi insicurezze. Se dormivo a casa delle mie amiche facevo in modo di svegliarmi prima di loro per truccarmi e poi tornavo a letto. Ero davvero insicura. Perciò mi sono semplicemente presa del tempo per curare la mia pelle. Ho provato qualsiasi detergente e prodotto per l’acne. Ma è legato anche a ciò che mangi o bevi. Può sembrare folle, ma ogni mattina appena sveglia dicevo: ‘Ho una pelle bellissima, pulita, libera da acne e cicatrici.’ Lo ripetevo ogni giorno e ha funzionato!”.

Quali altri segreti di bellezza puoi svelarci?

“Durante la quarantena ero ossessionata dalla cura per la pelle. Ho comprato un vaporizzatore da casa e mi sono fatta trattamenti facciali usando il vapore. Utilizzo inoltre roller e massaggiatori facciali e maschere all’argillacon bolle. In poche parole ho una Spa in casa.”

Photo di Benedict Brink. Nail Art NailSwag

© Benedict Brink

Per quanto riguarda i riferimenti estetici, sei una grande fan degli anni '90. Cos’altro ti ispira?

“Adoro le vecchie star di Hollywood [come] Sophia Loren e María Félix. Inoltre, negli anni 60 il cinema italiano e quello francese realizzavano il miglior trucco occhi. È un qualcosa che mi piace molto. Ho avuto una fase poco felice quando credevo di essere punk, perché ero ossessionata dai No Doubt, che non sono neanche punk. Indossavo stivaloni pesanti, pantaloni patchwork a quadri dalla vita bassa, portavo i capelli di lato in modo da coprire un occhio e utilizzavo un trucco sbavato sugli occhi. Ho anche una foto di quando facevo la quinta elementare con i capelli tutti colorati, l’eyeliner sugli occhi e le calze a rete. È abbastanza assurdo in realtà”.

Dove pensi arriverà la tua ossessione per il beauty?

“Beh, sto pianificando un business sul beauty, ma non posso parlarne. Diciamo che non è tanto un business, quanto più un modo per ampliare la mia conoscenza sulla cura della pelle e il make up e condividerla col mondo”.

Parliamo diEuphoria. Come ci si sente a far parte di una serie in cui sia il make up che la bellezza svolgono un ruolo fondamentale nella trama?

“È davvero un sogno che diventa realtà vedere gli ideatori della serie così interessati al trucco e sedersi con me e avere una conversazione a riguardo, perché in genere non conta la tua opinione sul make up. Ho fatto una lista di look che ho sognato di fare privatamente su Tumblr e in raccoglitori sin dalle scuole superiori, e adesso posso finalmente vederli realizzati”.

Quanto sono importanti i look di Maddy per il suo personaggio?

“Sono importantissimi. Fin dall’inizio, Maddy era destinata ad avere tutti i look. Ha iniziato a truccarsi da giovanissima e sia lei che io non abbiamo avuto una situazione familiare ideale, quindi è anche una sorta di fuga. Il trucco è come una maschera che indossa per avere maggiore sicurezza, perché non l’hai mai avuta di fondo”.

Photo di Benedict Brink. Nail Art NailSwag

© Benedict Brink

È un qualcosa con cui ti identifichi?

“Sono sempre stata una persona profonda, e mi preoccupo di più dei miei sentimenti che del modo in cui appaio. Il fatto che mia madre fosse una make up artist mi ha portato a ribellarmi. Spesso non volevo truccarmi”.

Cosa hai imparato sulla bellezza nei panni di Maddy?

“Mi ha resa più sicura in realizzare da sola determinati look. È bello vedere le persone online ricrearli e divertirsi con i cosmetici. Ciò nonostante, la bellezza nasconde un lato oscuro. Insomma, bisognerebbe capire che la bellezza non è tutto. Dovremmo divertirci col trucco e usarlo come mezzo artistico ed espressivo, e non come maschera per nascondere ciò che proviamo o chi siamo veramente”.

È ironico che quello che stai realizzando col make up, e ciò che Euphoria sta facendo, stia sfidando gli ideali di bellezza tradizionali – e adesso sia le riviste che gli stilisti si stanno appropriando di questi nuovi look, promuovendoli come le nuove tendenze da seguire…

Sin dalla notte dei tempi, le tendenze ci sono state imposte. Ecco perché mi piace sempre dire alle persone: ‘Guardate il mio make up e magari utilizzatelo per ispirare il vostro, ma non dovete rifarlo identico. Createne una versione personale. Le tendenze non vanno da nessuna parte, devono solo essere prese con le pinze, perché non bisogna somigliare per forza a qualcuno”.

Che consiglio vuoi dare alle persone che non sono soddisfatte del loro aspetto?

“Smettetela di guardarvi allo specchio. Smettetela di focalizzarvi sull’aspetto esteriore e focalizzatevi su qualche altra cosa. Se vi guardate troppo alla specchio, finirete inevitabilmente di trovare qualcosa di sbagliato”.

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