L'ascesa del giovane Timothée Chalamet che presto vedremo nell'universo fantascientifico di Dune, nato dall’immaginazione dello scrittore Frank Herbert. Qui ripercorriamo la carriera del giovanissimo, nonché i 10
Tra poco meno di due mesi (il 27 dicembre), sarà il 25° compleanno di un predestinato del cinema, Timothée Chalamet. Un nome che, nel giro degli ultimi tre anni, da grande promessa è diventato una solida realtà all’interno del Grande Cinema Americano. Usiamo le maiuscole perché quando un ragazzo viene cercato da registi come, in ordine di grandezza, Woody Allen e Christopher Nolan, significa che si tratta di un attore di livello, adatto per film di estremo valore.
Del resto Timothée Chalamet aveva la settima arte nel sangue – sua sorella maggiore Pauline è un’attrice, mentre suo zio è il regista Rodman Flender (per capirci, uno che ha diretto diversi episodi di serie di assoluto rilievo e successo come Ugly Betty, The O.C., Dawson's Creek e Una mamma per amica) – e, diciamoci la verità, nel volto: una faccia come la sua ti colpisce subito e ti parla senza bisogno di parlare. Forse anche grazie all’incontro tra i tratti somatici di mamma Nicole, statunitense, e di papà Marc, francese. USA e Francia, ovvero due grandi patrie della storia del cinema: i suoi lineamenti ricordano la delicatezza, la sfrontatezza e i tormenti tipici di certi personaggi dellaNouvelle Vague. Un viso nuovo e fresco, eppure dal fascino antico.
Nato nel quartiere di Hell’s Kitchen, a Manhattan, Timothée si è diplomato alla Fiorello H. LaGuardia High School of Music & Art and Performing Arts a New York per poi iscriversi alla Columbia University. Ma la voglia di recitare era talmente tanta che ha abbandonato gli studi per dedicarsi totalmente a questa sua passione (e urgenza) di interpretare personaggi diversi. Come attore aveva già esordito a soli 13 anni in un paio di cortometraggi, mentre a 14 è comparso in una serie famosa, Law and order. Ma Chalamet non è fatto per il piccolo schermo (anche se nel 2012, ancora minorenne, prende parte alla serie Royal Panis e, l’anno successivo, alla seconda stagione di Homeland – Caccia alla spia, aveva già un ruolo importante).
Così, nel 2014, arriva la svolta con l’esordio assoluto al cinema in Men, women & children di Jason Reitman (una commediola tratta dal romanzo di Chad Kultgen, Chalamet sembra ancora un bambino). Il secondo incarico è Interstellar, il suggestivo e fanta-filosofico film del già citato Christopher Nolan (lui interpreta il figlio del protagonista, Mathew McConaughey). Da questo titolo capite bene che la sua carriera sta già decollando. La consacrazione arriverà nel 2017 in Italia, lo sfondo (estivo) di Chiamami col tuo nome, il film di Luca Guadagnino che lo ha visto protagonista al fianco (anche intimo) di Armie Hammer. È in quel momento che Timothée diventa davvero adulto. Uno “scatto” che tanto ci ricorda il Leonardo DiCaprio del Prima e Dopo Titanic.
Dal passato al futuro: nel 2021, sperando in un anno migliore di questo, lo vedremo nell’attesissimo Dune (qui il trailer)di un altro regista illuminato del nostro tempo, Denis Villeneuve. Timothée sarà il protagonista Paul Atreides in questo film di fantascienza tratto dall'omonimo libro di Frank Herbert (del 1965, grandi anni per i romanzi sugli Universi Paralleli, vedi Arthur C. Clarke che ha ispirato 2001: Odissea nello spazio).
Dune
Sempre il prossimo anno, ancora una volta per via degli slittamenti delle uscite dei film al cinema (sarebbe dovuto uscire lo scorso luglio), dovremmo vederlo anche in The french dispatch of the liberty, Kansas evening sun per la regia di un altro grande autore di cinema, Wes Anderson. In questo caso, essendo un film corale, lui è uno dei tanti protagonisti (insieme ad altre star: Benicio del Toro, Frances McDormand, Jeffrey Wright, Adrien Brody, Tilda Swinton, Saoirse Ronan, Léa Seydoux, Owen Wilson, Mathieu Amalric, Lyna Khoudri, Bill Murray, Elisabeth Moss, Willem Dafoe, Christoph Waltz e Anjelica Huston). Un titolo al momento sfumato è invece Going electric, il film tratto dal libro di Elijah Ward e diretto da James Mangold che racconta la transizione dalla musica folk al rock di Bob Dylan. Un artista unico che avrebbe dovuto essere interpretato proprio da Chalamet (che già aveva preso lezioni di chitarra). Il progetto, notizia dell’ultime ore, è rinviato “a tempo indeterminato” per via dell’impatto del Covid-19 sulla produzione del film. Peccato, ma siamo fiduciosi che un giorno questo biopic possa diventare realtà.
Tra Reitman e Villeneuve, Chalamet, attore versatile, talento già maturo e promesso sposo ad un Oscar da Protagonista, ha però già lasciato il segno in tanti film. Eccone dieci:
Natale all'improvvisodi Jessie Nelson (2015)
Dopo il fantasy-thriller One & Two di Andrew Droz Palermo, nel 2015 Chalamet ha preso parte al Natale All’Improvviso di Jessie Nelson. Nella miglior tradizione delle commedie corali natalizie – qui, su tutti, spiccano John Goodman, Diane Keaton, Olivia Wilde, Ed Helms, Amanda Seyfried e Alan Arkin – il piccolo Timothée si fa notare interpretando il sedicenne Charlie, un adolescente alle prese con la sua prima cotta.
Natale all'improvviso
Miss Stevensdi Julia Hart (2016)
È l’esordio alla regia di Julia Hart, un film che racconta la storia di un’insegnante di una scuola superiore californiana che decide di accompagnare tre studenti ad un concorso teatrale per il fine settimana: Margot, Sam e Billy, ovvero Chalamet. Ovvero il personaggio che, tra i tre, spicca di più, mettendo in mostra una certa (e già incisiva) tensione drammatica.
Miss Stevens
Hot summer nightsdi Elijah Bynum (2017)
Scritto e diretto da un altro regista debuttante, Elijah Bynum, in questo film, che oscilla tra il dramma e il sentimentale, Chalamet è un ragazzo orfano di padre che è diventato ingestibile. Si avvicinerà pericolosamente al mondo della droga e dello spaccio, lasciandosi travolgere da eventi e sentimenti.
Hot summer nights
Chiamami col tuo nomedi Luca Guadagnino (2017)
La storia d’amore estiva tra lui (Elio) e Armie Hammer (Oliver), raccontata con delicatezza e furore da Luca Guadagnino, è rimasta impressa negli occhi e nel cuore delle (sono milioni in tutto il mondo) persone che hanno amato questo film. Grazie a questa prova, sentitissima e convincente, Timothée Chalamet si è guadagnato la prima nomination all’Oscar come Miglior Attore Protagonista. In attesa di un sequel (l’autore della storia, André Aciman, ha già scritto Find Me), Luca Guadagnino ha intanto richiamato Chalamet per un cameo nella sua nuova serie Sky We Are Who We Are.
Chiamami col tuo nome
Hostiles - Ostilidi Scott Cooper (2017)
Primo film in costume per Chalamet che nel western anticonvenzionale (e attuale, nonostante sia ambientato nel 1892, all’apice della rivoluzione industriale) di Scott Cooper interpreta (per pochi minuti) il soldato Philippe DeJardin. Duro ed esistenziale, Hostiles è una grande storia di amicizia, rapporti umani e uguaglianza.
Hostiles - Ostili
Lady Birddi Greta Gerwig (2017)
Si vede proprio che Timothée piace agli esordienti. Per Lady Bird, il suo primo film da regista, Greta Gerwig affida a Chalamet la parte di Kyle, una sorta di artista rubacuori (che se la tira ma che è altrettanto insicuro) che per un po’ frequenta la protagonista assoluta del film, Saoirse Ronan. I due si ritroveranno, sempre sotto la direzione della Gerwig, in Piccole donne.
Lady Bird
Beautiful boydi Felix Van Groeningen (2018)
Tratto da una storia vera, Beautiful boy è il commovente racconto dell’amore incrollabile di una famiglia e della sua totale dedizione nei confronti di un figlio tossicodipendente che cerca di uscire dal tunnel. Timothée percorre con grande bravura questo tunnel della dipendenza e dell’autodistruzione (celebre la sua frase “Il mondo, da bianco e nero, improvvisamente è diventato in Technicolor”). Al suo fianco in questa battaglia c’è il padre, interpretato da Steve Carell.
Beautiful boy
© Francois Duhamel
Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen (2019)
Se ti chiama Il Genio, ovvero Woody Allen, tra i Maestri più grandi della storia del cinema, hai fatto centro. Timothée Chalamet non delude le aspettative in una commedia che lo vede al fianco di Elle Fanning (all’inizio) e di Selena Gomez (alla fine). A far da sfondo, la New York tanta cara ad Allen e a Chalamet.
Un giorno di pioggia a New York
Piccole donne di Greta Gerwig (2019)
E rieccoli quindi insieme Saoirse Ronan e Timothée Chalamet in una nuova versione cinematografica dell’immortale scritto di Louisa May Alcott. Saoirse è la protagonista (e simbolo femminista) Jo March, lui è Laurie, il vicino che la ama (e forse l’amerà per sempre) che invece sposerà la sorella Amy (Florence Pugh). Il legame tra Laurie e Jo, febbrile e inafferrabile, è indubbiamente uno degli aspetti più poetici del film.
Piccole donne
© Wilson Webb
Il Re di David Michôd (2019)
Presentato Fuori Concorso alla 76. Mostra del Cinema di Venezia, in The King, il film Netflix diretto da David Michôd, libero riadattamento dei drammi storici di Shakespeare, Chalamet interpreta il principe ribelle e riluttante erede al trono d’Inghilterra, Hal. Quando il tirannico padre muore, diventa Re con il nome di Enrico V. La sua prova è all’altezza (reale).
Il Re di David Michôd