Titanic: la collana Cuore dell'Oceano esiste davvero?

Il Cuore dell’Oceano: la leggendaria collana che ha stregato i fan del Titanic...e non solo

Che cosa si cela dietro questo magnifico gioiello che ha

fatto battere i cuori di tutte le fan del Titanic mentre il giovanissimo Leonardo di Caprio (Jack) stringeva tra le braccia la stupenda Kate Winslet (Rose)?

Titanic

© CBS Photo Archive

La leggendaria collana con vistoso diamante, un rarissimo esemplare di 56 carati dal taglio a forma di cuore e dal colore blu profondo è il motore della trama del colossal di James Cameron, vincitore di 11 Oscar nel 1998.

La ricerca del preziosissimo Cuore dell’Oceano spinge il cacciatore di tesori Broke Lovett a tentare l’impresa con una spedizione nella pancia del relitto, senza però trovare altro se non il ritratto di una donna. L’anziana signora Rose Dewitt svela di essere la ragazza raffigurata e accetta di raccontare la storia a bordo del Titanic. Secondo la trama del film, la rara gemma apparteneva al re di Francia Luigi XVI ed era un regalo fatto a Rose dal fidanzato Cal Hockley. Tutti la ricordiamo al collo di Rose nelle scene clou del film e in particolare nel momento culminante in cui Jack ritrae l’amata con addosso unicamente il leggendario collier.

Titanic

© CBS Photo Archive

Tra finzione e realtà sorge spontanea la domanda: questo gioiello di eccezionale bellezza è esistito realmente? Purtroppo no: la sua storia vive solo nella sceneggiatura del fortunato colossal. La collana usata durante le riprese, non in diamanti bensì in zirconi, è stata realizzata dai gioiellieri londinesi Asprey & Garrard. Il gioiello prende ispirazione da tre diamanti di grande fama, legati ai destini dei Borboni di Francia: il Regent, Marie Antoniette Bleu e il diamante Hope.

 Il Regent, un diamante di 140 carati conservato oggi al Musée du Louvre, fu strappato dalla statua di un idolo indiano e i sovrani francesi ne entrarono in possesso. Luigi XV lo fece incastonare nella sua corona e poi Maria Antonietta ne fece fare un gioiello e lo indossò abitualmente. Apparteneva altresì alla regina Maria Antonietta il Marie Antoniette Bleu, secondo gioiello cui si ispira il Cuore dell’Oceano. Si trattava di un magnifico diamante blu dal taglio a forma di cuore e portato con sé dall’Austria da colei che gli diede il proprio nome. Infine il collier del Titanic riecheggia il celeberrimo diamante Hope, regalato da Luigi XVI a Maria Antonietta. Sappiamo con certezza che nessuno dei tre monili viaggiò mai sul Titanic; ciononostante mito e realtà si riavvicinano perché effettivamente vi fu una pietra preziosa a bordo del transatlantico. Si trattava di una collana non con un diamante, bensì con uno zaffiro circondato da diamanti, regalato da Henry Samuel Morley alla moglie Kate Florence Phillips. La coppia era partita per cercare fortuna in America: purtroppo Morley trovò la morte durante il naufragio, mentre la moglie sopravvisse e conservò il dono per tutto il resto della sua vita.

Titanic

© CBS Photo Archive

Tuttavia, se il Cuore dell’Oceano è frutto dell’invenzione cinematografica, nel 1912 con il Titanic affondò realmente un tesoro inaudito: a bordo del Transatlantico si trovavano infatti alcune delle persone più ricche del tempo, accompagnate dai propri gioielli. Quando nel 1985 venne rinvenuto il relitto del transatlantico si ritrovò anche una borsa di velluto contenente il tesoro: si pensa che la sacca fosse custodita dall’ufficiale incaricato di preservare gli oggetti di valore a bordo della nave. Il valore complessivo di questo tesoro, conservato nelle profondità dell’oceano quasi perfettamente per più di 70 anni, è stimato intorno ai 400 milioni di dollari: in esso spiccano un anello con uno zaffiro blu contornato di diamanti, un trilogy con un diamante di due carati con ai lati due brillanti, un paio di bellissimi gemelli, una collana in filigrana d’oro con diamanti e perle.

Il Cuore dell’Oceano ha avuto tanto successo da essere replicato in numerose monili di valore come il collier con zaffiro di 170 carati contornato da 65 diamanti di forma rotonda, indossato da Céline Dion in occasione della notte degli Oscar del 1998 durante la performance della sua canzone My heart will go on, e andato in asta per 2,2 milioni di dollari.

Il bozzetto della collana Cuore dell'Oceano di Asprey & Garrard

© Sion Touhig

A subire il fascino di questo gioiello non sono stati soltanto i fan e i gioiellieri: in particolare, la J. Peterman Company, specializzata in riproduzioni autentiche di abiti, arredi e accessori vintage, ha legato a doppio filo le sue sorti al collier immaginario. Nel 1997 Peterman acquistò dalla 20th Century Fox alcuni degli oggetti originali del lungometraggio tra cui il Cuore dell’Oceano. L’imprenditore rivelò di averlo pagato “molto, molto meno di 1000 dollari”, ne commercializzò subito le copie, mettendole in vendita a 198 dollari l’una. Al culmine del successo, nel 1998, l’impresa contava 10 nuovi negozi preparandosi a quotarsi a Wall Street. Tutta questa fortuna, però, si sgretolò rapidamente: la crescita fu talmente veloce che la società non seppe tenere il passo e Peterman fu obbligato a dichiarare bancarotta. Quando si domandava all’imprenditore che fine avesse fatto l’originale collier, la curiosità non veniva soddisfatta: “è stato venduto con la bancarotta, non ho idea di dove si trovi oggi”.

E così l’immaginario continua a galoppare talvolta ricercando il dato di realtà che la leggenda cela, tralasciando che quest’ultima si sperda nei confini della fantasia.

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