È così ridicolo. Donald deve lavorare sul suo problema di “Gestione della Rabbia, e andarsi a vedere un film vecchio stile con un amico!
L'attivista per il clima Greta Thunberg con queste parole - le stesse che Donald Trump rivolse a lei quando quasi piangendo parlò alla Conferenza Onu sul clima - ha esortato Donald Trump a smettere la sua rabbiosa protesta contro il conteggio dei voti nelle elezioni in corso.
Le elezioni americane non hanno ancora un verdetto finale, ma l'avversario democratico di Trump, Joe Biden per ora, è in testa e le probabilità che vinca la partita sono piuttosto elevate. Nonostante questo, Trump - che poco dopo la chiusura dei seggi aveva rivendicato senza nessun fondamento una vittoria anticipata - continua a minacciare azioni legali e a intimare di fermare quel conteggio dei voti che lui ritiene fraudolento.
Che Greta sia molto critica verso le posizioni del presidente uscente degli Stati Uniti, lo sappiamo da sempre. E all’inizio della settimana, l’attivista svedese lo ha ribadito con forza, sempre attraverso un tweet.
"Forse se Trump vince, quella sarà la scintilla che farà arrabbiare le persone che inizieranno a protestare e a chiedere azioni contro la crisi climatica. Penso che possiamo tranquillamente affermare che se Trump vincesse, la minaccia sarebbe concreta”.
Ha continuato: "Ma non sto dicendo che Joe Biden sia bravo o che le sue politiche siano sufficienti. Non lo sono!
Per Greta la questione ambientale va ben oltre la politica, non è appannaggio della destra o della sinistra, dei repubblicani o dei democratici. In un altro suo tweet infatti, ha voluto sottolineare che il “verde” è solo un colore; quando un partito dice “faremo investimenti green”, questo può significare qualsiasi cosa. Certamente però, se l’America di Trump si era dissociata dagli Accordi di Parigi sul Clima, Biden ha promesso che sotto il suo mandato il Paese si sarebbe di nuovo seduto a quel tavolo con il resto del mondo a discutere di leggi e riforme per fermare quel riscaldamento globale che ha portato ad avere in quest’autunno 2020 il “terzo ottobre più caldo mai registrato” (come ha twittato Greta a inizio settimana, con tanto di grafici a dimostrazione)
Allora via libera per ora al Green New Deal americano ed europeo - che riprendendo il nome dal New Deal di Franklin D. Roosevelt in risposta alla Grande Depressione riunisce tutte le proposte di legge e le riforme pensate per affrontare il cambiamento climatico e la disuguaglianza economica: secondo la giovane attivista è il primo passo nella giusta direzione, anche se è ben lungi dall'essere sufficiente. Quando del resto qualcuno le chiede se ci sia un leader politico che ha compreso appieno la crisi climatica, la sua risposta è sempre: "No."
Se volete conoscere meglio Greta Thunberg, lo scorso 16 ottobre è uscito un documentario, presentato al Festival del Cinema di Venezia e diretto da Nathan Grossman (qui la sua intervista) che racconta la vita anche privata della ragazzina che due anni fa un venerdì come tanti altri ha deciso di non andare a scuola ma di sedersi alle porte del parlamento europeo per iniziare quei climate strike poi condivisi dai ragazzi di tutto il mondo