Il punto di vista di Casa Vogue. Il divano componibile di Edra

Dal 1992, quando comincia la sua collaborazione con Edra, Francesco Binfaré di divani («un’architettura lui stesso, una tana primordiale e sofisticata», lo definisce) ne ha

non solo disegnati molti, ma soprattutto ne cambiato la stessa concezione e fruizione, trasformandoli da arredo cui ci si deve adattare in luogo-interprete del desiderio di comfort di ognuno. «Un divano è il ritratto di come vogliamo stare seduti. La mia ricerca della comodità, o sulla comodità, parte da lì», dice.  Per farlo, ne ha destrutturato l’architettura in ogni sua componente. Ci è riuscito sia grazie a una visione ingegneristica dei diversi progetti, studiando cioè invisibili – diciamo pure geniali – soluzioni meccaniche che permettono la totale modulabilità di sedute, schienali e braccioli, sia esaltandone le performance con l’impiego di materiali per l’imbottitura tanto malleabili quanto durevoli e confortevoli.

Grande Soffice, il più recente progetto del designer milanese per l’azienda toscana, è la summa di tutto questo. «Gellyfoam®  (speciale schiuma, esclusiva tecnologica Edra) è l’anima di molti miei divani», spiega Binfaré, «ma Grande Soffice ne è l’apoteosi: abbraccia, mette al riparo dal periodo storico che stiamo vivendo. Un’era faticosa e anche pericolosa». A rendere l’abbraccio quanto più confortevole e protettivo concorrono l’azione congiunta del cuscino intelligente (brevettato) che permette agli schienali di inclinarsi per creare il massimo relax, degli angoli smussati e, nell'imbottitura anche di una consistente dose di piume d’oca. Va da sé, ma è giusto rimarcarlo, che la modularità dei singoli elementi permette di comporre sedute lineari, angolari, di diverse dimensioni e forma. Ogni seduta accoglie comodamente due persone. Il rivestimento è disponibile in tessuti pesanti o pelli naturali.

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