Navigando una nuova era. Intervista a Guido Palau

Lo stage da Vidal Sassoon, la collaborazione simbiotica con il fotografo David Sims, tutta la moda possibile. Sfilate, shooting, campagne, per Calvin Klein, Helmut Lang

e Versace prima, Balenciaga, Saint Laurent, Alexander McQueen e Prada poi. L’amicizia con stilisti, celebrities e supermodel, e adesso anche figlie di supermodel (è lui ad aver consigliato di recente il colore a Kaia Gerber).

Partendo dall’hair style Guido Palau ha dettato i trend degli ultimi 30 anni. È l’image maker di molte foto, tra gli altri, di Richard Avedon, Craig McDean e Steven Meisel. Lo incontriamo su Zoom.

Karen Elson con uno styling di Palau in una foto di David Sims.

© David Sims

Come sta?
Bene, grazie. Anzi: non so, come tutti. Cerco di navigare questi giorni strani. Sono stato a Londra, Milano, Parigi. Ho fatto 6 tamponi in una settimana.

Una stagione difficile.
Siamo in una nuova era. La logistica è diversa, hanno tutti la mascherina, vedi i volti a fatica. La bellezza è sempre molto importante, ma in maniera differente. Anche parlando con gli stilisti, tutte le conversazioni sono su dove siamo adesso nel mondo. Maria Grazia (Chiuri, ndr) mi ha chiesto: come fa una donna a farsi i capelli da sola in casa? E ha cominciato a descrivere: magari si fa due treccine e le lega dietro o sotto il mento. In effetti, una delle cose più semplici che si possano fare. Le acconciature imperfette e il fazzoletto visti sulla passerella di Dior sono una risposta indiretta a questa conversazione.

Ha lavorato anche alle sfilate diValentino,Prada,Chloé,Dolce&Gabbana.
Per Valentino frange, capelli verdi, rossi, afro, onde, ricci, lisci, per celebrare ogni tipo di donna. Per Prada, invece, mi sono divertito a tagliare i capelli delle modelle (è l’unico che può farlo, nei backstage, ndr): cut estremi, lunghezze asimmetriche. È stato stimolante entrare nel dibattito creativo di Raf e Miuccia, vivere davvero l’aspetto beauty della loro idea moda.

E se dovesse riassumere questa stagione in tre parole?
Diversity, inclusion, personality. I capelli ne sono un indicatore. Riflettono il mondo in cui viviamo, come stiamo reagendo a tutto questo.

(Continua)

In apertura: Guido Palau in un ritratto di Terry Tsiolis. Da settembre collabora con Ghd, brand che lo ha accompagnato durante le sfilate: «L’essenziale è avere un phon eccellente: Helios cambia la texture dei capelli rendendoli morbidi e lucenti».

Leggete l'intervista integrale sul numero di novembre di Vogue Italia, in edicola dal 4 novembre

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