Musica: compositrici rivoluzionarie e musiciste innovative
«Non ci sono donne compositrici, non ci sono state e non ci saranno mai!», tuonava Sir Thomas Beecham, fondatore
Miles Aldridge - Vogue Unique, Marzo 2010
La storiografia ufficiale della musica per secoli ha escluso le donne dalle sue pagine, ignorando compositrici rivoluzionarie, musiciste innovative e giovani talentuose. Dimenticando, o tralasciando, esperienze e intuizioni destinate a cambiare il corso della musica classica. E privando l'umanità dello sguardo femminile sulla musica, di quelle note delicate e sensibili che purtroppo non sono mai giunte a noi.
A riportare l'attenzione su di loro è una giovane e affascinante direttrice d'orchestra, Beatrice Venezi, autrice del libro in uscita “Le sorelle di Mozart - Storie di interpreti dimenticate, compositrici geniali e musiciste ribelli” (Utet), portavoce di gender gap ancora in atto: «Anche in tempi recentissimi», dice «ho sentito frasi discriminatorie non solo nei confronti di compositrici e direttori d’orchestra donna, ma anche di dj donne ritenute inadatte alla consolle».
Miles Aldridge - Vogue Unique, Marzo 2010
Tutto ha inizio nell’Alto Medioevo, a Bingen, un paesino della Germania, in un convento di suore guidate dall’intuito geniale e rivoluzionario di Ildegarda: la prima musicista che la storia ricordi (oltre che filosofa). Ildegarda aveva le visioni e per questo veniva considerata pazza, la Chiesa le impedì di cantare. Di lasciare che le sue armonie fluttuassero. «Ma la musica non vola. La musica che ci è arrivata ha potuto farlo solo grazie a chi ha avuto il coraggio di scriverla» sostiene Venezi, «un gesto così naturale, oggi. Ma così rivoluzionario, per le donne di un tempo. Che se lo facevano, non potevano mica dichiararlo! Non era opportuno che una femmina componesse. Una femmina poteva al massimo eseguire: per divertimento, intrattenimento, o per ingannare quel poco tempo che la vita, fra una faccenda e l’altra, le lasciava libero. E infatti la musica poi spariva. E infatti quella musica antica, quando è stata una donna a comporla, non ci è arrivata».
Dopo Ildegarda arriviamo alle grandi compositrici del Barocco ritratte daiGentileschi; e alle donne del Sette-Ottocento, confinate in casa e definite solo in funzione degli uomini, come la sorella di Mozart, Nannerl, anche lei compositrice, della cui musica non è rimasto nulla, neanche una nota. E nessuno saprebbe di lei, se non fosse per alcuni scritti del fratello che la definisce così: «Mia sorella, colei che possiede il vero talento». Poi la moglie di Schumann, Clara, e Fanny Mendelssohn, fino ad arrivare alle musiciste ribelli del secolo scorso e dei nostri giorni, a Maria Callas, per esempio, a Nadia Boulanger, Martha Argerich,Björk, Hildur Guðnadóttir e Rachel Portman, donne che, nonostante le difficoltà, hanno forzato i confini dello spazio che gli veniva concesso nel mondo della musica, combattendo per se stesse e per le generazioni future. «Sono donne uniche capaci di emergere in un mondo che avrebbe fatto volentieri a meno di loro. Che le ha considerate inadatte, sfrontate, scandalose, incapaci. Che di volta in volta si è appellato alla morale comune o a una presunta superiorità biologica che concedeva il talento di produrre buona musica solo agli uomini», sintetizza l'autrice.
Nell'ultimo capitolo del libro anche una playlist, raccontata brano per brano, per accompagnare nella lettura del libro.
La cover del libro
Beatrice Venezi, (Lucca, 1990), tra i più giovani direttori d’orchestra donna d’Europa, dirige l’Orchestra della Toscana e l’Orchestra Milano Classica. È stata inserita da “Forbes” tra i 100 under 30 più influenti d’Italia. Esperta del repertorio pucciniano, ha diretto orchestre in tutto il mondo: dal Giappone all’Argentina, dal Libano al Canada. Nel 2019 ha pubblicato con Utet “Allegro con fuoco. Innamorarsi della musica classica".
“Le sorelle di Mozart - Storie di interpreti dimenticate, compositrici geniali e musiciste ribelli”. Beatrice Venezi. Utet editore. 176 pagine, € 16,00.
In apertura: photo by Miles Aldridge - Vogue Unique, Marzo 2010