L’incredibile caso della porta del Bataclan su cui Banksy aveva realizzato un disegno-omaggio alle vittime dell’attentato di cinque anni fa che fu divelta e poi
La porta di Bataclan di Banksy
© THOMAS SAMSON
I dipinti di van Gogh, poi, paiono vittima di una particolare maledizione. Il suo Giardino di Primavera, ad esempio, è stato rubato lo scorso 30 marzo dal museo olandese Singer Laren: approfittando del lockdown, i ladri si sono introdotti sfondando la porta a vetri principale dell’edificio. (Nota a margine: il 30 marzo era anche il compleanno di van Gogh).
Da allora, non si è più saputo nulla del quadro. Scomparso dalla scena anche il Ritratto del dottor Gachet, considerato uno dei capolavori di Vincent van Gogh. Fu comprato da un uomo d’affari giapponese nel 1990: da allora nessuno sa che fine abbia fatto (l’acquirente è deceduto e tra i suoi ultimi desideri c’era quello di farsi cremare con il dipinto: lo avrà fatto davvero?).
La polizia internazionale è allertata: le opere di van Gogh sono most wanted (qui, se vi va una “pausa bellezza”, potete ammirarne parecchie) e pare incredibile che nei primi anni 90 – quando le misure di sicurezza non erano quelle di oggi (leggete qui) – una ventina di dipinti del genio olandese siano stati rubati proprio dal Van Gogh Museum di Amsterdam (parliamo di un valore complessimo di circa 500 milioni di dollari). Un paio di quei lavori furono recuperati in Italia, quattro anni fa, durante una retata della polizia a casa di vari boss della camorra: non è “Gomorra”, è cronaca.
Giardino di primavera di Van Gogh
Ci sono stati poi furti in stile mission impossible, con tanto di fumogeni e armi militari, come quello, avvenuto durante la notte di Capodanno del 1999, della Vista di Auvers-sur-Oise di Paul Cézanne, un quadro di struggente bellezza e valore. Furto su committenza? Molto probabile.
I capolavori d’arte, bene rifugio d’eccellenza, rappresentano sovente merce di scambio per la malavita internazionale e l’impenetrabilità di certi caveau in banche compiacenti rende le indagini davvero complesse.
Se questo genere di storie d’arte a tinte noir vi appassiona, sarete felici dell’ultima iniziativa di Samsung: Missing Masterpieces rappresenta una collezione digitale di alcune delle opere d’arte perdute più iconiche e intrigranti (12 capolavori tra cui i van Gogh di cui dicevamo) disponibili sulla tv Samsung The Frame in una mostra curata con Noah Charney, critico d’arte ed esperto di furti d’arte e la Association for Research into Crimes Against Art.
La mostra Missing Masterpieces sarà live per tre mesi qui link
E per aiutare le forze dell’ordine coinvolte nella ricerca di questi pezzi perduti, Samsung invita a condividere qualsiasi suggerimento, teoria o indizio su Instagram, taggando @samsungitalia e usando l’hashtag #MissingMasterpieces.