Le rughe delcontorno labbra sono quelle che segnano la zona intorno alla bocca, di solito si sviluppano a raggiera e in verticale. Vengono definite comunemente
“Spesso le pazienti non le notano nemmeno perché si vedono quando si parla e certo in quel momento non ci si guarda allo specchio”, dice Nadia Tamburlin, medico estetico a Milano. “In realtà è un inestetismo che disturba il sorriso e l’espressione: alcune chiedono di intervenire sul volume delle labbra, perché non sono soddisfatte del loro aspetto, ma il problema, più che la bocca, riguarda il contorno”.
Una zona molto sensibile perché costituita da una cute sottile e soggetta a danneggiarsi soprattutto nelle fumatrici, anche giovani (purtroppo in costante aumento, secondo i dati) o nelle sun addicted, in quanto le radiazioni solari favoriscono l’aging cutaneo. Nel recente congresso Agorà 2020 di Medicina Estetica che si è tenuto a Milano è stato organizzato un focus proprio sui Bar Code Treatments, i trattamenti delle rughe del contorno labbra.
“L’approccio è personalizzato e combinato in base al tipo di inestetismo”, spiega l’esperta. “Si può optare per la sinergia di una radiofrequenza nanofrazionata e le iniezioni di acido ialuronico, usato come filler, con una texture fluida e leggera che non comprometta la mimica”.
Se sono presenti anche macchie e la parte è particolarmente disidratata, può essere il caso, invece della radiofrequenza, di procedere con il laser CO2 che stimola l’attività dei fibroblasti, la cui azione, però, può essere più invasiva e in grado di lasciare qualche livido. “È vero che attualmente questa controindicazione è meno sentita perché indossiamo la mascherina”, continua la dottoressa. “Ma la paziente deve essere comunque consapevole”.
Un altro trattamento diffuso, in particolare se i segni sono molto evidente, è la tossina botulinica. “Attenzione, è un codice off label, ma alcuni medici, esperti e competenti nella somministrazione di questa sostanza, possono iniettare qualche goccia per stimolare la distensione della zona”, prosegue Tamburlin. “Poi, se è necessario, si può completare il protocollo con il retouch alle labbra, dall’azione rimpolpante e rigenerante, sempre all’insegna dell’armonia e della naturalezza, scongiurando ogni possibile 'effetto canotto'”.
Due avvertenze importanti: la parte è delicata, perché molto irrorata, si può sentire, quindi, fastidio durante il trattamento, anche se il medico applica la crema anestetica prima di qualsiasi metodica, che sia il laser o il filler. Secondo: l’infiltrazione di acido ialuronico e il botox hanno una durata piuttosto breve (massimo tre-quattro mesi) in quanto la mimica delle labbra, naturalmente, è sempre molto attiva e stimolata, per cui la sostanza iniettata si “consuma” rapidamente.
Durante il congresso è stata presentata anche un’altra sostanza specifica da iniettare nelle rughe della zona periorale. Si chiama CG Styler 600, è prodotta in Corea e distribuita in Italia da un’azienda bergamasca ed è in mix di acido ialuronico reticolato e peptidi biomimetici in alta concentrazione, che svolge una funzione di riempimento e, nello stesso tempo, di skin booster.
Dall’evento Agorà è emerso un altro dato molto importante: la medicina estetica è una pratica sempre più acquisita nella vita delle persone e nell’ultimo anno si è consolidato il rapporto medico estetico/paziente. Anzi, si è rafforzato, se si considera oltre il 50 per cento di chi si rivolge a questa disciplina ha intrapreso un programma terapeutico aumentando gli incontri da cinque a otto in un anno. “Il medico estetico si conferma un ottimo consulente”, precisa Alberto Massirone, presidente di Agorà. “Più della metà indirizza i pazienti a eseguire visite preventive e specialistiche anche da altri esperti. Senza contare che le donne che richiedono un trattamento estetico sono sempre più giovani: circa 65 per cento ha trenta-quarant’anni”. In altre parole, la prevenzione è un must anche per la bellezza.