Crescere in una famiglia black significa spesso prestare un’attenzione molto particolare al proprio aspetto fisico. Quei gesti, i consigli di bellezza, quasi rituali, con cui
Mia madre era solita applicare religiosamente il burro di cacao sulla mia pelle e quella di mia sorella dopo aver fatto il bagno ed era davvero triste quando, una volta diventate adolescenti pigre, abbiamo iniziato a saltare questo step fondamentale del rituale. Ma non appena hanno iniziato a presentarsi pelle secca e colorito spento, ecco che abbiamo messo subito mano al tubetto di burro di cacao e, ancora oggi, mi sorprende sentire che in certe case questo semplice gesto è considerato frivolo o un lusso non necessario.
“Sin da piccole, ci viene insegnata la cura di sé come pratica spirituale”, racconta Abena Boamah, fondatrice di Hanahana Beauty. “Si tratta di gesti semplici ma intenzionali”. Non importa il successo che abbiamo ottenuto o dove siamo oggi. Le nostre origini affondano spesso le radici in rimedi umili e misture di ingredienti naturali con una miriade di utilizzi diversi, per il corpo e per lo spirito.
Abbiamo chiesto ad alcuni dei nomi più autorevoli del beauty di tornare con la mente a quelle che sono le abitudini e le ricette di bellezza usate in famiglia, che hanno influito su quella che è oggi la loro professione. Dall’infuso di karité della madre di Abena Boamah alla ricetta lenitiva per ilcuoio capellutodei genitori di Vernon François: i trucchi e i consigli di bellezza più affidabili di sempre sono nati proprio qui – in casa.
1. Jawara
Hairstylist and Dyson Hair global styling ambassador
© Courtesy Jawara
“Sono cresciuto in Giamaica, dove i capelli vengono visti come un importante strumento di resistenza e salvaguardia della cultura africana. Sono tradizione, patrimonio e terapia tutto in uno. Ci vuole una giornata intera per acconciarsi i capelli e il rituale diventa una sorta di evento in sé per sé. Far visita al salone da parrucchiera di mia zia a Kingston mi ha fatto innamorare dei capelli. Tra i miei primi ricordi c’è il fascino con cui guardavo per ore come venivano create le varie acconciature. Quegli anni coincidevano anche con il periodo d’oro della dancehall quando gli hair salon erano il cuore pulsante della scena locale in grado di trasformare l’intero stile e la personalità dei clienti. È qui che ho scoperto la mia musa: la donna Black.
“Tutto quello che faccio ora lo devo a Lei: è mio dovere onorarla e renderle omaggio tramite il mio lavoro. La mia missione è proteggere le donne nere e continuare a mostrare loro l’influenza che hanno avuto nel plasmare l’uomo che sono diventato: non sarei nulla senza di loro”.
2. Sharon Chuter
Fondatrice, CEO e direttrice creativa di Uoma Beauty
“In Nigeria la gente è grande amante della skincare e preferisce sempre utilizzare ingredienti naturali tradizionali. Dal burro di karité, ricavato da una pianta nativa del nostro Paese, al sapone nero: utilizziamo molti prodotti a base oleosa per mantenere la pelle idrata e compatta. Mi spalmo il burro di karité su tutto il corpo ogni mattina, tant’è che il mio cane Leo cerca sempre di leccarmi. La nostra pelle ha la tendenza a seccarsi e a diventare opaca quindi è essenziale mantenerla ben idratata. Ma prima viene la doccia: in Nigeria, il clima è molto umido, quindi di norma si fa la doccia al mattino, appena torniamo a casa dal lavoro e alla sera prima di andare a letto. La parola d’ordine è perseverare!
“Rispetto alla cultura occidentale, in Nigeria invecchiare non è visto come un problema da scongiurare. Il passare degli anni è una ricchezza a cui aspirare. Quando si diventa anziani si acquisiscono rispetto e saggezza quindi il desiderio di mantenere un aspetto sempre giovane non appartiene alla nostra gente o cultura”.
3. Kristen Noel Crawley
Fondatrice di KNC Beauty
© Courtesy Kristen Noel Crawley
“Mia nonna è stata un grande punto di riferimento nella mia vita e mi ha sempre insegnato i suoi segreti di bellezza. Viene da una piccola cittadina del Missouri e in casa non potevamo permetterci il lusso di acquistare prodotti premium. Le nostre routine beauty erano semplici e abbordabili – maschere per capelli ottenute mischiando uova e maionese (che facevano un odore orrendo ma lasciavano i capelli incredibilmente luminosi) o massaggiare del burro di cacao su gomiti e ginocchia. Ci diceva sempre di spazzolare i capelli 100 volte al giorno e acconciarli in trecce strette e basse per promuovere la crescita e renderli forti.
“Ricordo tutt’ora questi suoi consigli e continuo ad utilizzarne qualcuno. Per esempio, mi spalmo dell’olio per neonati sulle gambe prima di depilarle, cosa che fissa l’idratazione in profondità mantenendole morbide anche dopo la rasatura. E quando sono raffreddata, massaggio dell’olio essenziale di eucalipto sulla pianta dei piedi. Era il rimedio preferito di mia nonna per combattere i primi sintomi influenzali”.
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Sir John
Makeup artist e ambassador per L’Oréal Paris
© Courtesy Sir John
“Mia mamma ha un approccio olistico alwellness e alla bellezza in generale. Chiunque mi conosce sa che la mia passione per i probiotici, gli estratti di frutta e verdura e un concetto di beauty che parte da dentro viene proprio da lei. Anzi, ha appena scritto un libro su queste pratiche: i benefici della spirulina, le alghe, la clorella, il muschio marino o bere un succo di carota dopo una serata in cui si è alzato un po’ troppo il gomito. Mia nonna faceva sempre bere a mia mamma il succo di barbabietola e lei ha tramandato questa abitudine ai suoi figli: è ottimo per depurare il sangue”.
5. Vernon François
Hairstylist e fondatore di Vernon François CollectionHairstylist and founder of the Vernon François Collection
© Courtesy Vernon François
“Vengo da una famiglia rastafariana dove celebrare e prendersi cura dei propri capelli, dei dreadlocks e delle trecce è sempre stata una priorità. La domenica pomeriggio era il momento clou della settimana quando io e miei quattro fratelli andavamo a farci fare i capelli. Indipendentemente da come mi sentissi io a proposito di quelle domeniche, quel rituale metodico fatto di lavaggio, attorcigliamento delle ciocche e trecce per la settimana che stava per iniziare costituiva un elemento essenziale del nostro benessere psico-fisico. Mia mamma strappava una foglia dalla sua pianta di aloe vera, l’apriva e spremeva il gel direttamente sulle ciocche e il cuoio capelluto per depurare e idratare i capelli. Mio padre invece faceva bollire della menta con dell’acqua in un pentolino che usava per lo più come tè da bere e, a volte, anche come sostanza lenitiva per il cuoio capelluto.
“Questi rituali si sono evoluti col tempo ma la mentalità alla base della cura dei capelli e del loro utilizzo come elemento distintivo della propria identità continua ad essere per me qualcosa di molto caro. Insisto sempre nell’abbinare l’arte e la cura del capello all’empatia, il tutto influenzato dalla mia personale esperienza e dal rapporto che ho avuto con i miei capelli crescendo”.
6. Mata Mariélle
Makeup artist e fondatrice di Mata Labs
© Courtesy Mata Mariélle
“Sono cresciuta circondata da donne congolesi. Si assicuravano sempre che io e mia sorella facessimo la doccia due volte al giorno, strofinando la pelle con questa sorta di spugna ruvida che sembra quasi una paglietta per lavare i piatti ma ti fa sentire davvero pulita. Anche oggi faccio la doccia sia al mattino sia alla sera, anche se mi ci vogliono 45 minuti. Poi via con l’idratazione!
“Ricordo che mia nonna scioglieva burro di karité e burro di cacao al naturale assieme alla glicerina, finché non diventava una sorta di olio appiccicoso che andava a stendere sul volto. Prima di andare a scuola, mia mamma spalmava burro di karité su tutto il viso sia a me che a mia sorella e, all’ora di tornare a casa alle 3, la pelle era ancora lucida. Adoro usare questi ingredienti tutt’ora e sono alla base di tutti i miei prodotti, dall’highlighter al lucidalabbra passando per il fard in crema. La mia linea di make-up ha le formulazioni tipiche dellaskincare ma è pigmentata e trae ispirazione dall’amore per la pelle delle donne della mia famiglia, le quali amavano prendersi cura di se stesse, degli altri e di me, ovviamente”.
7. Abena Boamah
Fondatrice di Hanahana Beauty
© Courtesy Abena Boamah
“Sono cresciuta negli Stati Uniti in una famiglia ghanese dove la pulizia è importante quasi quanto la religione. Di conseguenza, prendermi cura di me stessa ha sempre avuto un valore spirituale. Come molti bambini africani, ero abituata ad utilizzare ingredienti naturali e grezzi come il lime, per lavare il corpo, oppure olio essenziale di eucalipto etea tree, che si trovavano in questo sapone irlandese che usavano sempre i miei genitori.
“Ogni bagno terminava con una buona dose di burro di karité che faceva a mano mia mamma. Mi piaceva come ingrediente e i tanti benefici che aveva (rendeva la pelle lucida e lo usavo per massaggiarmi nel caso di strappi muscolari visto che praticavo molto sport) ma non amavo applicarlo. Quindi ho iniziato a sperimentare, mischiandolo alla vaselina e alle lozioni per il corpo di Bath & Body Works. Hanahana si ispira a queste pratiche e alla mia famiglia. Produco le miscele al burro di karité utilizzando il minor numero possibile di ingredienti in quanto crescendo ho imparato che spesso basta poco per risolvere un problema”.
8. Cashmere Nicole
CEO e fondatrice di Beauty Bakerie
“La mia bisnonna ci ha insegnato ad usare l’albume comemascheraproteica per i capelli o per mantenere la pelle tonica ed elastica. Massaggiare il cuoio capelluto con dell’olio e intrecciare i capelli era un altro rituale serale prima di andare a letto. Ammiravo molto vedere come mia nonna seguisse la sua skincare routine fedelmente usando la crema per il volto Pond’s. Quando ero incinta di mia figlia, sono tornata ai suoi rimedi per prevenire le smagliature e ora non si vedono quasi più. Purtroppo devo ammettere che ora come ora non incorporo nessun altro dei suoi consigli tra i miei trattamenti ma, col passare degli anni, quando avrò una pelle matura, so per certo che tornerò alle sue maschere all’albume”.