Perché Donald Trump ha i capelli grigi?

Ci sono due pilastri immaginifici che da sempre contraddistinguono la figura di Donald Trump: la sua imponente cravatta rossa e il suo ciuffo biondo. Soprattutto

l'aspetto dei capelli rimane da sempre un elemento su cui il Presidente ha fatto leva, essendo cosciente della sua "iconicità", tanto da renderlo oggetto persino di uno sketch durante un'intervista da Jimmy Fallon (intervista costata al comico molte critiche). Ma dal 3 novembre, data delle elezioni americane, qualcosa sembra essere cambiato radicalmente: come i commentatori della rete hanno notato, il ciuffo biondo di Trump ha assunto una tonalità più grigia. Come mai? Per quale ragione il Presidente uscente ha deciso di mostrarsi in pubblico con un look diverso dal solito.

Donald Trump / pre-elezioni

© Chris Kleponis / IPA

Difficile pensare, come alcune voci ironiche hanno sottolineato, che Trump sia stato abbandonato dal suo parrucchiere di fiducia eppure non si può non notare il cambiamento importante nell'immagine del presidente che, anche dopo il ricovero per covid-19, si era mostrato con il fiato corto, ma con i capelli perfettamente in ordine.

Le motivazioni  che possiamo trovare all'improvviso ingrigimento di Trump sono sostanzialmente due.

In primis Donald Trump potrebbe aver subito una depigmentazione da stress: in uno studio pubblicato da Harvard su Nature, infatti, è stato dimostrato come un forte stress possa danneggiare le cellule staminali dei follicoli piliferi incaricate della pigmentazione dei capelli. Il rally elettorale unito al ricovero per il covid-19  potrebbe aver generato appunto questa depigmentazione.

Donald Trump / dopo elezioni

© Chris Kleponis / IPA

La seconda opinione, del tutto nostra, è invece che The Don stia già giocandosi la partita per il 2024: perdendo una parte del suo "bagaglio iconico", Trump forse pensa di eliminare anche  parte di ciò che lo ha portato a perdere alcuni baluardi del partito Repubblicano e a divenire il quarto Presidente non rieletto dal dopoguerra a oggi. 

Quindi ecco un nuovo Trump con nuovi capelli, con una nuova retorica (ancora tutta da costruire visto che le ultime settimane ci hanno offerto un Donald in purezza) e forse nuove tematiche ricorrenti. Per le ultime due cose, però, temiamo che ci voglia davvero ben di più di un tocco del coiffeur. 

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