Serie tv: l'horror secondo Netflix
La paura fa rima con Netflix? Qualcosa del genere perché la piattaforma streaming ha un vero e proprio debole per
1. The Haunting of Hill House
Questa serie antologica è tratta ogni stagione da una storia diversa. La prima stagione s’ispira a L’incubo di Hill House di Shirley Jackson, mentre la seconda a Il giro di vite di Henry James. Il ciclo iniziale ripercorre il ritorno “a casa” di un gruppo di fratelli che da adulti fanno capolino in un luogo cruciale dell’infanzia, per essere precisi in una casa infestata che li ha terrorizzati da bambini al punto tale da rivivere una tragedia. Nel successivo al centro delle vicende ci sono due fratelli, Flora e Miles, che – rimasti orfani – vengono affidati ad un burbero zio, per nulla intenzionato a prendersi cura di loro. L’arrivo della governante cambia le dinamiche al punto tale da percepire delle presenze attorno alla casa. Tutt’altro che splatter, la storia punta sulla suspence e sulla tensione continua e impercettibile. Per chi ama la paura sottile e non “urlata”
The Haunting of Hill House
© Steve Dietl/Netflix
2. Bates Motel
Il prequel/reboot di Psycho che strizza l’occhio all’adattamento cinematografico di Alfred Hitchcock ripercorre in cinque stagioni il rapporto di Norman Bates (Freddie Highmore, attualmente protagonista di Good Doctor) con la madre Norma (Vera Farminga). Nata dalla pena di uno dei creatori di Lost, Carlton Cuse, è ambientata nel Bates Motel di White Pine Bay, dove si perpetua un crimine che accomuna i due protagonisti. Quando un intruso tenta di stuprare la donna, questa reagisce e lo uccide, per poi occultarne il cadavere con il figlio. Il loro rapporto è morboso, osmotico e disturbante e si alimenta con comportamenti sempre più inquietanti. Mai come in questo caso le apparenze ingannano.
Consigliato a chi è diffidente per natura (con punte di paranoia)
Bates Motel
3. Penny Dreadful
Basta evocare Eva Green per avere la pelle d’oca: la poliedrica attrice dallo sguardo di ghiaccio ha già terrorizzato, tra gli altri, nei panni di una strega sia Johnny Depp (nel film Dark Shadows) che Jamie Campbell Bower (nella serie Camelot), questa volta, in Penny Dreadful, mette in scena i mostri della letteratura classica, da Frankenstein a Van Helsing. Nella prima delle tre stagioni l’aiutano a dare la caccia ai vampiri, dopo il rapimento di una sua amica. Nel secondo ciclo viene perseguitata perché diventi la compagna del Diavolo mentre in quello successivo è candidata a diventare la Madre del Male. Questa splendida francese dalla chioma corvina nei panni della protagonista Vanessa ripercorre il lato oscuro dell’umanità, mescolando miti e leggende in un elettrizzante cocktail dell’orrore. Ideale per chi ha interessi “oscuri” trasversali, dalla letteratura al cinema
Penny Dreadful
4. Le terrificanti avventure di Sabrina
Chi si aspetta un edulcorato revival della serie anni 90 Sabrina, vita da strega con Melissa Joan Hart deve ricredersi. Qui i toni sono molto più dark e la protagonista Kieman Shipka ispira inquietudine come tutti i bambini prodigi abituati a manipolare gli adulti fin da piccoli. Qui la ritroviamo metà umana e metà strega e per due stagioni la vediamo alle prese con l’Accademia delle Arti Oscure per sviluppare le sue potenzialità magiche. Nel racconto si trova anche una satira politica e una denuncia del patriarcato, oltre ad una disanima dei culti satanici.
Perfetto per chi ha spirito da teenager e sete di misteri oscuri
Le terrificanti avventure di Sabrina
© Courtesy of Netflix
4. The order
Il protagonista Jack Morton fa parte dell’Ordine ermetico della rosa blu, un culto misterioso votato alla magia. Tra creature della notte e segreti inconfessabili per due stagioni il ragazzo cerca di scoprire il mistero della morte della madre. Vuol far paura ma non troppo, a metà tra The Vampire Diaries e Scream Queens, e quindi si può seguire tranquillamente mentre si è dediti ad altre faccende senza aspettarsi troppi sussulti. Gli adulti, ancora una volta, tessono trame alle spalle dei giovani promettenti ma anche sprovveduti.
Consigliato a chi ha bisogno di una pausa dai drammi della vita ma non rinuncia a qualche brivido
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The Order
© BETTINA STRAUSS/NETFLIX