Le migliori serie tv thriller da vedere su Netflix

Serie tvthriller: la nostra lista per Netflix

Storie ad alta tensione, pericolosi rompicapo e una caccia all’uomo adrenalinica dietro l’altra: le serie targate Netflix offrono

una vasta gamma di emozioni e tutte ad alto tasso di pathos. Specialmente quelle thriller, che viaggiano su racconti estremi: si passa dallo stalking di You a lezioni di crimini insabbiati magistralmente de Le regole del delitto perfetto fino ad arrivare a evasioni ad opere d’arte in Prison Break. In alcune il confine della moralità è ampiamente superato, come dimostrano Breaking Bad o Midhunter, mentre in altre si fa leva sulla distopia e sulla fantascienza, come nel caso dei cloni di Orphan Black o dell’apocalisse di The rain.

Cos’hanno in comune? Personaggi sfaccettati e imprevedibili, qualche trovata geniale e molti piani d’azione zoppicanti, eppure efficaci a continuare la maratona di puntate a tutte le ore del giorno e della notte. Se i protagonisti non si mettessero nei guai, in fondo, il divertimento finirebbe subito e invece in questi casi è come se li attirassero con sofisticate calamite. Ecco, allora, cinque esempi di serie tv thriller originali della piattaforma creati a regola d’arte per farci rimanere con il fiato sospeso.

1. L’alienista

Esplorare gli angoli più bui della natura umana è compito da veri professionisti, ecco perché quando New York viene terrorizzata da una serie di efferati delitti entra in scena un team a dir poco singolare per risolverli. È questa la premessa de L’alienista, un dramma dalle tinte forti ambientato nel 1896 con un cast stellare: Daniel Bruhl interpreta il dottor Laszlo Kreizler, mentre Luke Evans presta il volto all’illustratore John Moore. A questi due amici storici si aggiunge una talentuosa e volitiva segretaria del distretto di polizia, Sara Howard (al secolo Dakota Fanning). Antesignani del prolifing moderno, ma con ben pochi mezzi a propria disposizione – a parte il singolare intuito – questi tre si aggirano nei bassifondi ponendo domande storiche e trovandosi faccia a faccia con scomode e squallide realtà. La meticolosità della fotografia e la cura dei dettagli nella ricostruzione dell’epoca in piena decadenza conferiscono alla storia un aspetto ancora più sinistro. 
Perfetto per chi è sempre alla ricerca di risposte, soprattutto nei luoghi meno scontati.

L'alienista

2. La casa di carta

In Spagna La casa di carta non ha avuto granché successo e la prima stagione (poi divisa in due da Netflix) sarebbe dovuta diventare anche l’ultima, con gran colpo di scena finale. E invece la piattaforma streaming ha reso il Professore e la sua banda di ladri veri e propri idoli pop, grazie alle iconiche tute rosse con maschere di Dalì e soprattutto all’inno Bella Ciao, adottato in tutto il mondo come canto della ribellione. Visivamente accattivante, vanta una serie di personaggi a dir poco magnetici (tutti i componenti del gruppo hanno nomi di città per mantenere inizialmente l’anonimato). Il colpo alla Zecca di Stato di Madrid – spoiler alert – rende tutti milionari, ma la cattura di uno di loro riunisce questa famiglia allargata e disfunzionale per alzare il tiro. Il creatore Alex Pena non ha paura di sacrificare protagonisti-chiave per un twist nella storia, da fine stratega qual è, così spiazza il pubblico ad ogni passo. 
Perfetta per chi cerca storie di riscatto e ribellione in salsa pulp.

La casa di carta

© Tamara Arranz Ramos

3. Somewhere between

“Questa serie è come un salto nel vuoto”, ha detto la protagonista Paula Patton al Festival della TV di Monte-Carlo e ha decisamente ragione perché la sua Laura Price è una donna fuori dal comune. Grazie al suo intuito sopraffino, questa producer tv di San Francisco dà una mano alla polizia nelle indagini e tutto sembra filare liscio. O almeno così crede finché un serial killer non le rapisce e le uccide la figlia. Devastata dal dolore, prova ad uccidersi ma ottiene inspiegabilmente una seconda chance. Quando si sveglia l’orologio è indietro di una settimana e lei ha una manciata di giorni per scovare l’assassino e salvare la piccola Serena. Mettendo in scena la paura più recondita di ogni genitore, il racconto si trasforma in una corsa contro il tempo e in un crescendo ansioso capace di dare un senso costante di claustrofobia.
Consigliata a chi guarda i crime senza identificazione alcuna, ma li considera un, seppur macabro a volte, intrattenimento.

Somewhere between

© Eike Schroter

4. Designated Survivor

La più adrenalinica avventura tv della carriera di Kiefer Sutherland (figlio del grande Donald) resta 24, una spy story dal respiro nuovo e in tempo reale. Questa volta, però, la natura della sfida cambia radicalmente per declinarsi nel palazzo del potere più forte al mondo, la Casa Bianca. O così si crede, perché un attentato stermina tutta la classe dirigente degli Stati Uniti lasciando lui, Tom Kirkman, come “sopravvissuto designato”, termine che identifica colui o colei che diventa il prossimo Presidente in linea di “successione” dopo un evento simile. Sulla carta è la persona meno adatta, con nessuna esperienza in campo militare o in politica estera: terrorizzato dall’incarico e catapultato in un regno del terrore, lascia la nazione allo sbando. Ma solo per poco, perché qualcuno inizia a sospettare che ci sia dietro un complotto, così inizia una sofisticata caccia alla talpa, creando un clima di diffidenza sotterraneo nello Studio Ovale.
Perfetta per chi ha una propensione ai complotti e non si ferma mai alla prima spiegazione né alla più semplice.

Designated Survivor

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5. Bodyguard

Pensando alla guardia del corpo più famosa di Hollywood viene subito in mente Kevin Costner, al servizio della popstar interpretata da Whitney Houston. Lo stile del britannico Bodyguard, invece, è molto meno glamour, merito anche del protagonista Richard Madden (Il trono di spade), che con il distintivo del sergente David Budd non ama le mezze misure. Ex veterano dell’esercito, soffre di disturbo da stress post-traumatico, ma per ironia della sorte dopo aver sventato un attacco terroristico si trova a difendere un esponente del governo che gliel’ha in qualche modo causato. Spetta a lui infatti la scorta del Segretario di Stato Julia Montague (Keeley Hawes), una donna tutta d’un pezzo e per niente incline a seguire ordini e direttive. Incredibile ma vero (e a dispetto di un protagonista monoespressivo), è la serie crime più vista nel Regno Unito degli ultimi dieci anni e merita assolutamente una chance per le sfumature di grigio raccontate.
Perfetta per chi ama i personaggi tormentati e gli intrighi di palazzo.

Bodyguard

© Sophie Mutevelian/World Productions/Netflix

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