Se in profumeria esiste un paradosso olfattivo, è proprio il musk AKA il profumo del muschio bianco. Sembra uscito da un episodio di Ai confini
Quando sentiamo un profumo che “sa di pulito”, potete scommettere con una discreta certezza che la nota dominante sia proprio il musk; ma, contemporaneamente, è sempre lui a rendere sexy le fragranze, standosene lì, tra le note di fondo, ad aspettare di uscire (mezz’oretta, niente di più) per dare quella zampata finale che rende sensuali tanti profumi, sia da donna sia da uomo.
La verità vera è che il profumo di muschio bianco piace. E parecchio. Da decenni. Potremmo azzardare anche l’anno esatto: era il 1968, quando è uscito quel “piacevolmente pericoloso” Musk by Alyssa Ashley il cui claim era “Dangerous but fun”, quello con i simboli maschile / femminile a indicare che si trattava di un profumo unisex, pardon, genderless. E spudoratamente, dannatamente sexy.
Musk by Alyssa Ashley
C’è stato poi The Body Shop con il suo White Musk, negli anni Ottanta e Novanta. Le ragazze lo usavano (e ne abusavano) ed era chiaro che, se volevi essere trendy, lo dovevi usare anche tu.
The Body Shop White Musk
La moda è poi leggermente scemata fino a quando è apparso sul mercato Narciso Rodriguez. Siamo nel 2003 ed esplode la For her mania: quel flacone nero che racchiudeva il profumo costruito attorno al musk era, improvvisamente, il nuovo oggetto del desiderio di tutte, a qualsiasi età. Ed è tuttora un best seller, tant’è che è appena uscita la limited edition natalizia, imperdibile per le Narciso addict.
For her di Narciso Rodriguez
Negli anni, pochi nomi sono rimasti immuni al trend: da Tom Ford a Serge Lutens, passando per il più democratico (ma da non sottovalutare) Monotheme, molti hanno creato il “loro” musk. Oggi ce ne sono tantissimi, uno diverso dall’altro, eppure tutti con lo stesso fil rouge olfattivo. Che continua a far impazzire, come ci racconta Luca Maffei, CEO di Atelier Fragranze Milano: “Il musk piace soprattutto per due motivi, uno è l’aspetto pratico e l’altro è un dato tecnico”, spiega l’esperto. “Si tratta di una nota molto diretta e familiare, composta da molecole che evocano qualcosa di conosciuto e una sensazione rassicurante e contemporaneamente sensuale. C’è poi la performance: ha una persistenza notevole, indossi la mattina un profumo al musk e la sera è ancora con te”, racconta Luca Maffei.
A ognuno il suo musk
Il più intellettuale è Musc di Molinard, con una bella nota di patchouli e un’interessante componente resinosa che gli dà un’aria leggermente hippie.
Musc di Molinard
Il più clean è decisamente Musc Invisible di Juliette has a gun. Puro musk, con giusto un soffio di gelsomino e una carezza di fiori di cotone. “It’s simple and it’s plain”, come direbbero gli ABBA, ma fidatevi che Romano Ricci ha creato qualcosa tutt’altro che banale.
Musc Invisible di Juliette has a gun
Il più intimo è Satin Musk di Valmont, da indossare come una sottoveste impalpabile di seta pura, anche se, a dire il vero, ha la stessa classe di una camicia sartoriale, dalle linee pulite e rigorose, ma innegabilmente femminili. Lo vedrei bene, per intenderci, a Tess in Working girl, proprio per la sua personalità piena di sfaccettature interessanti. Spero di aver reso bene l’idea.
Satin Musk di Valmont
Very British, Midnight Musk & Amber di Jo Malone è inimitabile per come sa unire potenza olfattiva e mood aristocratico in una fragranza così intensa e aromatica da essere perfetta anche per un gentleman.
Midnight Musk & Amber di Jo Malone
Il suo doppio speculare, come in un racconto di Lewis Carroll, potrebbe perfettamente essere Amber Musk di Aerin Lauder, che viceversa presenta una connotazione decisamente femminile, perché si sente una forte componente poudré e vanigliata.
Amber Musk di Aerin Lauder
Per la gioia delle Chanel addict… Ecco il musk più chic: senz’altro 1957 della linea Les Exclusifs de Chanel. A mio parere, questo profumo è quello che meglio racchiude la quintessenza della chanellitudine: al centro c’è un muschio bianco luminoso, reso ancora più raggiante da note morbidamente agrumate, con un fondo più talcato e carezzevole.
1957 della linea Les Exclusifs de Chanel
Ancora più poudré è Elixir de Musc di Mizensir. Il maestro Alberto Morillas desiderava rendere questo profumo concentrato come un elisir, pervaso da muschi talcati così intensi da sognare di esserne letteralmente abbracciati. Così, tanto per cominciare, Elixir de Musc non contiene note di testa e svela subito un cuore voluttuoso di concreta di iris e legni ambrati vibranti. Il fondo è pervaso dal musk, polveroso e potente, e dall’ambra grigia. Una meravigliosa fragranza da indossare come una seconda pelle, una sensazione felice e allo stesso tempo carezzevole, comunque decisamente sensuale.
Elixir de Musc di Mizensir
© FRANCO PIZZOCHERO
Della serie Voglia di tenerezza, il più soft è Milk Musk di Molton Brown, perché arrotondato dalla tenerezza di vaniglia e fava tonka. Sembra una pashmina, è perfetto adesso, come coccola rassicurante.
Milk Musk di Molton Brown
Il nuovo Musc Noir Perfume Enhancer della Collezione Le Vie di Milano di Trussardi è particolare perché ha un doppio utilizzo: esalta gli accordi olfattivi delle altre cinque fragranze nella collezione ma è comunque portabile da sola. Ciò che a prima vista sembra una composizione olfattiva semplice, cela in realtà una complessità derivante dal contrasto tra iris e muschio, gelsomino e legno di cedro.
Musc Noir Perfume Enhancer
© Hasselblad H3D
Infine, a sottolineare quanto il musk sia sorprendente, una notizia che renderà felice chi già conosce Alyssa Ashley e che catturerà chi ancora non le è devoto: sono appena state create tre declinazioni, Rose, Amber e Tonka, del primo, mitico Musk. Rose Musk è l’unico femminile, mentre il sontuoso Amber Musk e il sexy gourmandTonka Musk sono assolutamente genderless. E, ancora una volta, “piacevolmente pericolosi”.
Rose Musk
Amber Musk
Tonka Musk