The Fashion Awards 2020
Stasera la fashion community internazionale, coordinata dai presentatori Priyanka Chopra, Rosalía e Maisie Williams, si sono riuniti su Zoom per celebrare
La cerimonia virtuale dei Fashion Awards, a testimonianza dell'anno straordinario che abbiamo vissuto, ha onorato i talenti che hanno guidato il cambiamento in quattro categorie: Community, Creatività, Ambiente e Persone.
“Quello che gli ultimi due mesi ci hanno dimostrato è che l'industria della moda ha bisogno di un vero e proprio reset", ha detto Caroline Rush, CEO di British Fashion Council. "Questo è il motivo per cui quest'anno, in circostanze uniche, abbiamo ritenuto che fosse importante dare un riconoscimento a quelle persone e a quelle imprese che hanno svolto un ruolo importante in alcune delle questioni cruciali e più stimolanti per la nostra generazione e quindi sostenere coloro che hanno alzato il livello nelle aree come la diversity, la sostenibilità e la community”.
Mentre Vogue si unisce alla BFC per celebrare le menti più brillanti della moda che hanno preso posizione contro il razzismo, combattuto per la sostenibilità e si sono mobilitate per sostenere le loro comunità durante la pandemia globale, questo - secondo le parole dei vincitori - è il motivo per cui la moda ora conta.
Community: winners
A Sai Ta
Il designer AsaiA Sai Taha sostenuto il movimento Black Lives Matter, battendosi per la fine del razzismo sistemico anche all'interno dell'industria della moda.
“Quest'anno, siamo stati tutti testimoni dell'ingiustizia razziale e delle malefatte delle persone al potere. Tutte le comunità devono unirsi per eliminare ogni forma di discriminazione attraverso intenzioni chiare e azioni quotidiane: empatia e compassione. Spero di riunire le comunità per sottolineare che sono più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono”.
© Photography by Hendrik Schneider
Emergency Designer Network (EDN)
Bethany Williams, Cozette McCreery, Holly Fulton e Phoebe English hanno istituito l'EDN in risposta al Covid-19, contribuendo a creare 50.000 camici chirurgici e 10.000 set di scrub per operatori sanitari.
“Quest'anno ha messo in luce quanto può fare una comunità se è unita di fronte a un'emergenza. Durante la creazione dell'EDN, è stato incredibile assistere a una così ampia collaborazione tra settori diversi e industrie diverse per sostenere la stessa causa durante il lockdown: dobbiamo mantenere questo slancio di pensiero e di aiuto collettivo.”
© Photography by Amber Dixon
Michael Halpern
Dalla presentazione della sua collezione primavera estate 2021 interpretata dai lavoratori in prima linea contro la pandemia fino al volontariato per produrre presidi di protezione per il Royal Brompton Hospital di Londra, il lavoro diHalpernquest'anno è stato stimolante e profondo al tempo stesso.
“Se quest'anno mi ha insegnato qualcosa, è che l'unico modo per superare le avversità è il sostegno e l'amore del tuo entourage. Dal lavoro con le organizzazioni non profit per produrre DPI al tempo trascorso con i lavoratori in prima linea contro la pandemia a Londra, la forza e la resilienza nei cuori delle persone quando si uniscono è una realtà sorprendente di cui far parte. Dobbiamo continuare a lavorare in modo collaborativo per rendere il mondo un posto migliore e meno diviso”.
© Courtesy of Michael Halpern
Kenneth Ize
Dal supporto di tessitori, artigiani e designer in tutta la Nigeria alla celebrazione della Blackness e della comunità LGBTQ+ attraverso il suo lavoro,Izeha dato il via a un vero cambiamento nel 2020.
“Community significa casa, significa sicurezza, significa possibilità. È dove trovo l'ispirazione, dove posso realizzare i miei sogni. È dove ho più pace. Credo che con una vera community e con valori comuni nulla sia impossibile. Guardando al futuro, la comunità dovrà essere più di un semplice mezzo per raggiungere un fine. Ci deve essere un valore più alto”.
© Photography by Manny Jefferson
Chanel
Quest'anno,Chanelha donato 1 milione di sterline a enti di beneficenza britannici, ha raccolto fondi a livello internazionale e ha sostenuto la produzione di presidi di protezione contro il Covid-19. La maison ha anche lanciato un'iniziativa per il clima - Mission 1.5° - e ha istituito un fondo per la giustizia razziale per sostenere le organizzazioni di base guidate da donne di colore.
Creatività: i vincitori
Riccardo Tisci and Burberry
Burberryha utilizzato la sua suply chain per accelerare la consegna di 100.000 maschere chirurgiche al NHS, ha riconvertito la sua fabbrica di trench a Castleford alla produzione di camici e maschere da donare all'Università di Oxford, FareShare e The Felix Project.
“"n tutta la mia vita, ho sempre usato la creatività per assumermi dei rischi nel supportare le persone escluse, indipendentemente dal genere e dal colore della pelle. Questo è il bello della creatività e spero che continui in futuro: non dovrebbero esserci barriere. Tutti dovrebbero avere una piattaforma per esprimersi a modo loro. Questa è la vera bellezza”.
Grace Wales Bonner
Sfidando il ruolo della razza e della cultura nera nella moda, il design diWales Bonnercontinua ad andare oltre le norme di genere della mascolinità e dell'identità nera.
“Quest'anno è stata un'opportunità per riconnettersi ai valori e alla mission del mio brand. Cerco di sviluppare pratiche di produzione sempre più responsabili e portare una prospettiva afro-atlantica nel mercato del lusso. E un mio altro obiettivo costante è dare l'opportunità alle persone di impegnarsi nella ricerca alla base della creazione”.
© Photography by Jamie Morgan
Kim Jones
La creatività di Jones non conosce confini e ogni collezione sorprende e intriga. Conla recente nomina a direttore creativo di Fendi, quest'anno il suo lavoro ha avuto anche un riconoscimento dalla Regina
“La creatività e l'innovazione venute alla luce in questo periodo sono molto interessanti. Il rallentare delle nostre vite ha portato nuova energia nel mondo della moda e sono curioso di vedere i risultati a lungo termine. Quello che ho imparato è che gli esseri umani si adattano rapidamente. Anche questo periodo ci ha riservato qualcosa di buono, ma dobbiamo aspettare e vedere cosa accadrà quando torneremo alla normalità ".
© Photography by Brett Lloyd
Jonathan Anderson
Gli innovativishow-in-a-boxe show-on-the-wall di Anderson per JW Anderson e per Loewe hanno ridefinito il concetto di sfilata. Le collezioni erano una celebrazione provocatoria della moda e dell'artigianato.
© Courtesy of Jonathan Anderson
Prada, Miuccia Prada and Raf Simons
Con la lorosfilata di settembre, Miuccia Prada e Raf Simons hanno dimostrato il potere della creatività,della conversazione e dell'incontroper reimmaginare la moda del futuro.
© Courtesy of Prada
L'ambiente: i vincitori
Stella McCartney
Tra i primi designer a sostenere la sostenibilità nella moda, McCartney ha alzato il livello della sfida, dimostrando come le pratiche sostenibili possono essere integrate perfettamente nel lusso.
“La moda è ancora una delle industrie più inquinanti al mondo. L'equivalente di un camion della spazzatura di tessuti viene bruciato o messo in discarica ogni secondo, quindi dobbiamo educare le persone sul vero impatto dei loro consumi. Dobbiamo comprare di meno e comprare meglio, ma anche i brand devono ridurre la produzione. Abbiamo visto quanto sia incredibile la natura e come si riprenda rapidamente, quindi spero davvero che questo porti a un reale cambiamento. Il tempo è scaduto. La nostra casa è in fiamme e dobbiamo agire".
© Courtesy of Stella McCartney
Gabriela Hearst
Hearst da grande risalto all'etica, alla provenienza dei materiali, a chi li produce e al loro impatto. La sua sfilata primavera estate 2020 è stata straordinaria perchè la prima a emissioni zero.
“La preoccupazione ambientale più urgente nella moda è la gestione dei rifiuti. Ma anche le risorse naturali che stiamo prendendo dal pianeta, come le stiamo prendendo, gli erbicidi e i pesticidi che distruggono il mondo degli insetti, l'acqua che viene sprecata. Se possiamo cominciare ad affrontare i due principali nodi della produzione di anidride carbonica - come i materiali vengono prodotti e come vengono trasportati, allora abbiamo a che fare con il 50% della produzione di anidride carbonica. Dobbiamo muoverci velocemente per avvicinarci allo zero”.
© Courtesy of Gabriela Hearst
Christopher Raeburn
Raeburn ha adottato pratiche sostenibili sin dalla fondazione del suo brand, costruendo un'attività responsabile e mostrando allo stesso tempo come le cose possono essere fatte in modo diverso senza sacrificare la creatività.
"Consideriamo il fatto che creiamo più di 100 miliardi di capi di abbigliamento all'anno, in gran parte con materiali vergini, e circa il 20% di quelli non viene venduto e semplicemente si accumula. Abbiamo urgentemente bisogno di un nuovo modello, un nuovo modo di lavorare. Abbiamo tutti l'obbligo di passare dall'essere il secondo settore più inquinante del pianeta a una forza positiva per il cambiamento; collaborare, ascoltare, imparare e cercare come migliorare il settore e oltre".
© Courtesy of Christopher Raeburn
Paul Polman, co-founder of IMAGINE and co-chair of The Fashion Pact Steering Committee on behalf ofThe Fashion Pact
Rappresentando più di 200 brand e un terzo dell'industria della moda, The Fashion Pact ha unito i principali amministratori delegati del mondo della moda verso un'azione collettiva per un cambiamento positivo.
"Dobbiamo agire con urgenza e collettivamente se vogliamo muoverci alla velocità necessaria per salvare il nostro pianeta. Dobbiamo muoverci rapidamente per utilizzare l'energia rinnovabile attraverso le catene di approvvigionamento e procurarci materie prime in modo sostenibile per porre fine alla deforestazione. Dobbiamo eliminare le plastiche dannose poiché minacciano gli ecosistemi dei nostri oceani. Sono i poveri a soffrire maggiormente della nostra mancanza di azioni, quindi dobbiamo ricostruire un sistema economico più inclusivo ed equo. Ci auguriamo che tutti noi faremo passi significativi per trasformare in meglio questo settore che amiamo "
Anya Hindmarch
Più che un ambientalista, Hindmarch sostiene la comunità attraverso iniziative come NHS Holdster (una borsa lavabile per i lavoratori in prima linea), Waste Not, Want Not patchwork e la creazione di camici ospedalieri riutilizzabili per il NHS
People: winners
Edward Enninful
Sostenitore di lunga data della diversity e di una maggiore rappresentanza nel settore della moda, il direttore di British Vogue è un vero agente del cambiamento, che quest'anno ha utilizzato il suo potere mediatico per celebrare i lavoratori in prima linea e per sottolineare la necessità di un reset nel mondo naturale.
© Mert Alas & Marcus Piggott
Samuel Ross
Fondatore del Black Lives Matter Financial Aid Scheme, Ross ha promesso 10mila sterline a chi è in prima linea a sostenere il movimento BLM e ne ha donato 25mila alle aziende di proprietà dei neri.
"L'anno prossimo abbiamo bisogno di meno chiacchiere, più azione e cambiamento".
© Oliver Matich. Courtesy of A-COLD-WAL*
Priya Ahluwalia
Pioniera della moda sostenibile, racconta le storie di chi produce i suoi vestiti, Ahluwalia è un'agente del cambiamento che usa la sua piattaforma per sensibilizzare il mondo sulla Black community.
“Il 2020 è stato un anno così turbolento, l'importanza della community è stata fondamentale per me sia personalmente sia professionalmente. La comunità che ho costruito durante il momento più critico delle proteste del Black Lives Matter è indissolubile ora e grazie a loro io sono riuscita a farcela ogni giorno ".
© Photography by Laurence Ellis
Lindsay Peoples WagnerandSandrine Charles
Fondatori del Black in Fashion Council: redattori, modelli, stilisti, creativi e stakeholder del settore che mirano a portare diversità, inclusione e responsabilità nel settore della moda.
“Anche se quest'anno è stato incredibilmente difficile, vogliamo assicurarci che le persone di colore siano supportate e serene. La comunità del Black in Fashion Council ha significato così tanto per le persone che chiedono un'industria davvero inclusiva, ha fatto sentire le persone meno sole e ha aperto la strada della speranza verso un cambiamento sistemico. E questo significa tutto per noi. Abbiamo fatto passi da gigante, ma il lavoro è appena iniziato”.
Aurora James
James ha introdotto il cambiamento nell'industria della moda attraverso la sua campagna per promuovere le attività di proprietà black, invitando i rivenditori a dedicare il 15% del loro spazio sugli scaffali ai loro brand.
"Non avrei potuto svolgere il mio lavoro quest'anno senza i veri amici e la mia famiglia che sono la mia vera community. Dobbiamo portare avanti questo movimento sia attraverso il duro lavoro politico, la ristrutturazione delle imprese ma anche dando più potere di spesa e creando uguaglianza economica per gli emarginati e per le piccole imprese. L'industria della moda ha affrontato il cambiamento troppo lentamente. Il mio obiettivo con la promessa del quindici percento è scavare più a fondo.”
© Courtesy of Aurora James