Chanel, le borse Inverno 2020 della collezione Metiers d'Art

Torniamo sulla passerella di Chanel per scoprire le borse must-have della collezione Metiers d'Art

Si è tenuta ieri, presso il magico castello di Chenonceau, un capolavoro

architettonico del Rinascimento situato nella valle della Loira in Francia, la sfilata Chanel 2020/21 Métiers d'Art. E a ispirare il tutto è proprio la splendida location, borse incluse. Ecco tutte i trend delle nuove it bag Chanel avvistate in passerella con i must-have da non perdere.

Le borse black and white

Bianco e nero sono i colori del pavimento del castello di Chenonceau. E sono anche i colori predominanti di questa collezione. Sulle borse giocano con motivi diversi. D'impatto la fantasia a scacchi.

Le mini handbag

Da diverse stagioni Chanel propone delle versioni in miniatura delle sue iconiche borse. Ora tocca alle handbag che vengono declinate in toni accesi. Il diktat: indossarne almeno due insieme.

Maxi + mini

Un altro binomio inscindibile della collezione è quello formato da maxi borsa e mini bag. Chanel gioca con i contrasti e abbina shopper in morbido velluto a tracolline gold in pelle.

© MARIE ROUGE

Secchielli preziosi

Il secchiello continua a essere tra i must-have di stagione. Chanel lo propone anche in versione preziose ricoperto da una maglia gold. 

Le minaudiere micro

Si portano a tracolla o a mano, con logo in vista.

Le borse di velluto

Un modello pensato per look sofisticati, o per dare un tocco regale a outfit più easy.

© Juergen Teller

Torna il bauletto cilindrico

Anche in versione mini e bicolor.

Capolavori à porter

In una collezione dove a trionfare è l'artigianato, le opere d'arte non potevano mancare. Questa borsa è decorata con un mosaico che raffigura il castello di Chenonceau.

“Decidere di sfilare qui al ‘castello delle donne' è stato naturale. È stato progettato e vissuto da Diane de Poitiers e Caterina de' Medici. E l'emblema di Caterina de' Medici era un monogramma composto da due C intrecciate, proprio come quello di Chanel", ha raccontato il direttore creativo Virginie Viard.

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