Chanel: i leggings della collezione Métiers d'Art

Chanel insegna come indossare i leggings nella collezione Métiers d'Art

Virginie Viard eredita l'arduo compito di rinnovare l'estetica Chanel e di saperne al contempo tramandare

il monumentale heritage. Impresa che, collezione dopo collezione, le riesce con la delicatezza e la spontaneità tipiche dei grandi talenti, concretizzando sempre di più i contorni di una nuova moda. Con la Métiers d'Art 2021, la direttrice creativa si afferma definitivamente come portavoce di un modo di vestire inedito e dal sapore intellettuale, un abbigliamento consapevole che attinge al bagaglio grafico della storia e dell'arte, proponendo capi che parlano di futuro omaggiando la bellezza del passato. 

© Courtesy Chanel

La cornice prescelta per lo show è lo Château de Chenonceau, nella valle della Loira, noto anche come Château des Dames (Castello delle Signore) in onore delle illustri ospiti che ne hanno abitato i saloni, da Katherine Briçonnet a Diana di Poitiers, da Caterina de' Medici a Louise de Lorraine, Gabrielle d'Estrées e Louise Dupin. Il concetto cardine che pervade la collezione è quello di un Rinascimento formale, una riscoperta di stili, tagli ed elementi dimenticati che tornano, trionfanti, in nuove vesti. Sebbene il cappello conico con veletta sembri l'accessorio più identificativo di questa volontà di rigenerazione, sono in realtà i leggings a parlare il linguaggio della rivoluzione e a consacrare Virginie come una pioniera del fashion contemporaneo.

© Courtesy Chanel

Amati, odiati, non fa differenza. Ciò che è certo è che i leggings rappresentano un capitolo importante della moda degli anni Duemila, una tendenza all'insegna della comodità e di un guardaroba concepito in ottica casual e sportiva. In tante hanno indossato la simil-calzamaglia con felpe oversize, t-shirt lunghe e un paio di sneakers, ma abbinarla a un capo couture è tutta un'altra storia. È dunque la Viard a raccontare il nuovo capitolo dei leggings e lo fa con uno charme e un'eleganza tali per cui non possiamo che rivalutarli e considerare di averli nell'armadio.

© Courtesy Chanel

© Courtesy Chanel

Si inizia dal colore. Diversamente dal classico nero divenuto simbolo della moda Millennial, il leggings Chanel è in tinte pastello, elettriche o chiare e quasi invisibili. Il rosa è pallido e sfumato, ha la tonalità di un petalo di rosa leggermente sbiadito e si improvvisa seconda pelle da indossare sotto abiti crochet (niente fiori per il ricamo, ma il simbolo CC enfatizzato dal velluto), con giacche candide d'ispirazione tirolese dall'ampio revers ricamato con motivi floreali, oppure abbinate a una mini gonna dal motivo a scacchiera ricoperta di brillanti sequin, in un perfetto mood neoromantico. 

© Courtesy Chanel

© Courtesy Chanel

Più gotico e d'impronta parigina è invece il modello in grigio perla, accostato ad outfit neri che profilano l'armadio di una congrega di giovani streghe. La gonna è longuette, con ampio spacco, in un gioco di proporzioni enfatizzato dallo stivale alto in pelle total-black e da meravigliosi cappelli a falda larga. Si finisce con il blu elettrico, elemento di contrasto che spezza l'armonia delle sfumature tenui da affresco parietale e dona all'intera collezione un tocco pop e anticonvenzionale. Per loro, l'abbinamento è con capi riccamente decorati, dal completo con ricami di paillettes al look con gonna lavorata a maglia e cardigan fantasia.

© Courtesy Chanel

© Courtesy Chanel

La dinamica di abbinamento è però certamente ciò che rende la presenza dei leggings così importante. L'abitudine a vederli indossati con capi informali non ci ha mai permesso di prenderli in considerazione come parte di una mise d'alta moda, ma Virginie pare non farsi carico di questi diktat stilistici e prende l'iniziativa di inaugurare una nuova era. Il leggings è quindi indossato con capi realizzati a mano dai più prestigiosi laboratori francesi, con lavorazioni di piume Lemarié, bijoux artigianali Desrues, creazioni plissettate di Lognon, calzature Massaro, cappelli Maison Michel e guanti di Causse Gantier.

© Courtesy Chanel

Conclusione più che entusiasmante di questo sorprendete ritorno in auge? Il legame storico che la Viard crea fra Mademoiselle Coco e Caterina de' Medici. Unite dal monogramma CC e da un gusto per l'eleganza divenuto mito, la consorte di Enrico II di Francia e la couturière hanno in comune l'invenzione di un innovativo underwear femminile. Se Caterina inventa per le dame di Francia una culotte, antesignana dell'odierna biancheria intima, per cavalcare in piena comodità e raffinatezza, Coco, attraverso Virginie, rende la couture versatile, pratica ed energica grazie ai leggings, le conferisce un tocco di freschezza mai provato e abbatte le barriere di stile per abbracciare un'intraprendente mixologia.

© Courtesy Chanel

Da rispolverare dai meandri delle scelte sbagliate, i leggings sono ora totalmente riabilitati, riaccettati nell'empireo dei trend stagionali purché, naturalmente, li si abbini à la Chanel.

Related Articles