Non ti presento i miei: curiosità dal set con la regista Clea DuVall e l'attrice Mackenzie Davis
Le feste tirano fuori il meglio, ma anche
Kristen Stewart e Mackenzie Davis
© Jojo Whilden
La trama
La storia, che ha conquistato già la critica e il pubblico americano (oltreoceano è arrivata una decina di giorni prima), è la prima commedia di Natale LGBT+ e vede al centro delle vicende due ragazze innamoratissime ma alle prese con il tanto atteso ma temuto incontro con la famiglia. Abby (Kristen Stewart) è orfana di entrambi i genitori e passerebbe le feste da sola se la compagna Harper (Mackenzie Davis) non la invitasse a casa sua per conoscere i suoi. Beh, non proprio: l’invito arriva sull’impeto del momento per l’euforia da Jingle Bells, ma ha omesso di dirle che non solo non ha mai fatto coming out ma che la ragazza dovrà fingere di essere la sua coinquilina.
Girl power
Dietro la macchina da presa troviamo Clea DuVall, qui anche in veste di sceneggiatrice, che ha deciso di raccontare una storia molto personale. Non solo per lei, s’intende, perché anche la star di Twilight ha l’opportunità di esplorare un ruolo molto simile alla sua esperienza privata. A dispetto della sua reticenza a esporre le sue relazioni, ha ormai da vari anni confermato di far parte della comunità LGBT+ e di essere felicemente fidanzata con la sceneggiatrice Dylan Meyer. “Volevo mettere in scena le dinamiche domestiche – spiega la regista – che s’innescano quando durante le feste porti ospiti a casa e ne vien fuori qualsiasi situazione assurda. L’esperienza di Harper è molto comune a quella pre-coming out di tanti altri, inclusa me, che mi sono trovata nei panni sia suoi che di Abby. Riguarda l’accettazione di sé e da parte della famiglia, l’equilibrio tra risate e pianti, ma con un grande rispetto. Kristen Stewart ha saputo essere sia divertente e buffa che profonda ed emotiva, sempre estremamente credibile”.
La regista Clea DuVall con Davis e Stewart
© LACEY TERRELL
Cinema inclusivo
A parte un recentissimo esempio di rom-com gay in un film corale di Hallmark Channel – The Christmas House, ancora inedito in Italia – l’esperimento di Non ti presento i miei brilla per originalità, anche se ricorda moltissime dinamiche familiari festive di progetti simili (su un altro livello di poesia, seppur con relazioni molto simili, è da non perdere La neve nel cuore con Diane Keaton, attualmente disponibile sia su TIMVision che Google Play). “Appena quindici anni fa – continua la regista – una storia del genere in tv avrebbe fatto scandalo e generato rabbia nel pubblico. Ora, invece, pur essendoci ancora tanto da fare, l’accoglienza è diversa. Ne ho approfittato per mettere in scena quella nostalgia tipica dei classici delle feste, come “Mamma ho perso l’aereo” o “Il canto di Natale”, quando si parla del sentirsi amati e conta solo quello. Per me non è stato facile dopo il coming out e ho dovuto imparare a volermi bene di nuovo, ecco perché spero che il film metta in scena la compassione”.
Davis e Stewart in Non ti presento i miei
© LACEY TERRELL
Babbo Natale sana le ferite
Le pellicole delle feste fanno leva sulla consueta propensione al bene per far passare messaggi che in altri momenti sarebbero difficili da digerire. Persino il perdono sembra più facile. “Ho sempre amato il Natale – dice la DuVall – anche se a Los Angeles non c’era nessun fiocco di neve e il sole spaccava le pietre. È la stagione più emozionante dove tutto può succedere e puoi fare voli incredibili, quindi la scelta di quest’ambientazione per il primo film da regista era quasi obbligata. Ancora non mi sembra vero di essere riuscita a chiudere il set appena due settimane prima dell’inizio del lockdown. Anzi mi sembra ancora più importante di questi tempi perché la gente ha bisogno di sentirsi unita, vicina, insieme, e qui ci sono cuore e umorismo in egual misura. Nel film la famiglia protagonista cura solo le apparenze, esige dalle figlie una totale perfezione e standard altissimi d’eccellenza, chi non ha vissuto almeno una volta qualcosa del genere?”.
Non ti presento i miei
© Courtesy of Sony Pictures
Risvolti epici e comici
Abby si ritrova centrifugata in una serie di tradizioni e doveri natalizi che non le appartiene, non solo si sente esclusa ma deve fingere di essere quello che non è, come se Harper non l’amasse abbastanza per dire tutta la verità sul loro rapporto, quasi si vergognasse di lei. Ovviamente la motivazione non è quella, ma una serie di aspettative da parte dei genitori che teme di disattendere, come spiega appunto la sua interprete Mackenzie Davis.“Non è pazzesco che la storia d’amore di due donne sia al centro di un film ad alto budget invece che un progetto indipendente? Mi piace che si parli d’identità in famiglia, spesso legata alle relazioni costruite nell’infanzia. Io stessa ho vissuto un attrito tra la persona che ero da adolescente, quando vivevo a casa con i miei, e chi sono oggi. Ecco perché sogno che “Non ti presento i miei” diventi un classico delle feste da vedere e rivedere insieme, come "Love actually”. Pur non facendo parte della comunità LGBT+, l’attrice ha dato il massimo per risultare credibile e far passare al pubblico il messaggio a cui tiene di più: “Ho cercato di essere delicata per rispettare il cuore della storia, ossia credere che l’amore valga ogni rischio e sia capace di guidarti sempre nella giusta direzione”.
Kristen e Mackenzie nei panni di Abby e Harper
© Lacey Terrell