Dopo 53 anni Pomellato presenta la prima collezione di Alta Gioielleria, battezzata con il nome “La Gioia”
GIOIA, parola ricca di contenuti e significati: un'emozione
La realtà Pomellato è composta da circa 100 artigiani che producono a Milano, volti a tradurre il genio creativo in un pezzo fatto a mano, piccoli capolavori che rappresentano l'incontro tra design e artigianalità. Dietro ogni anello, catena o incassatura c'è uno straordinario lavoro certosino e meticoloso.
Questa nuova collezione, già vista in drop sul red carpet dei Golden Gobes e Accademy Awards, sfoggiata da Jane Fonda e Chiara Ferragni, applica il DNA dell'azienda milanese al mondo dell'Alta Gioielleria. Distante dallo stile di Place Vendôme, l'idea è stata quella di tradurre l'approccio prèt-à-porter, puntando sull'espressione creativa. La Gioia è la sublimazione dei codici estetici: volumi morbidi e sensuali, esaltazione del colore, ritmo della catena e pavé spettinati e gioiosi.
Ne sono esempio le collane bavarolea più fili o cascanti, un mix di catene e pietre “nudo”, la GourmetteCaméléon che arriva a mostrare 27 sfumature di colore/pietre nella sua sinuosità, o la Gourmette Assoluta che richiede 190 ore di lavorazione per incastonare 2900 diamanti.
Importante la tecnica a pavé, che ricorda la texture delle strade storiche milanesi, proposta in chiave bold o sviluppata in un incantevole effetto devoré colorato.
Infine le proposte Mesh, realizzate con maglie di catene montate tutte a mano, illuminate da diamanti brown e black che, nella chiave choker o bracciale, abbraccia con sensualità il corpo femminile come se fosse un tessuto prezioso.
La collezione La Gioia di Pomellato è stata presentata con un evento speciale, organizzato a Sankt Moritz il 4 Dicembre: i gioielli sono stati indossati nel pieno della loro sfavillante bellezza ed esposti in una veranda di vetro e ferro sul suggestivo sfondo innevato.