Saint Laurent: la sfilata nel deserto della collezione primavera estate 2021

Saint Laurentpresenta la nuova collezione donnaprimavera estate 2021, disegnata da Anthony Vaccarello, con una spettacolare quanto essenziale sfilata nel deserto.

«Volevo concentrarmi sull'essenza delle cose.

Penso che sia un segno dei tempi. Ma non volevo niente di cupo o pesante. Il deserto, per me, simboleggia quel desiderio di serenità, spazio aperto, un ritmo più lento. Gli abiti sono anche più morbidi, lo spirito della collezione è più gentile, spogliato», ha affermato il Direttore Creativo di Saint Laurent, Anthony Vaccarello.

La cresta ondulata della duna di sabbia più alta del deserto diventa una passerella essenziale per i look della nuova collezione donna primavera estate 2021. Il logo YSL, impresso in grande su uno dei versanti scolpiti dal vento, domina come un sigillo questa location simbolica per la maison che, a nord del deserto del Sahara, a Marrakech, custodisce il museo del fondatore.

Tutti i codici della maison sono reinterpretati con essenzialità in look dalle forme pure e morbide, come i capi in maglieria che reinventano una maglia spessa scoperta dagli archivi Saint Laurent di fine anni Sessanta. Le silhouette sono delineate senza costringere il corpo, a simboleggiare la voglia di vestirsi solo per se. Tute intere, con o senza maniche, e bluse fluide abbinate a shorts minimali, enfatizzano la ricerca di un guardaroba essenziale. Un gilet a V, una giubba con tasche spaziose, una giacca lunga con spalle definite, sono presentati come tante nuove versioni dell'inconfondibile giacca smoking Saint Laurent.

La speranza e le nuove passioni trovano spazio nei look della nuova collezione donna primavera estate 2021 attraverso le stampe floreali multicolore nei top e negli abiti di chiffon decorati con soffici bordi di piume di marabout. La sensualità Saint Laurent arriva alla sua massima espressione nelle culotte in pizzo e nelle bluse trasparenti. I gioielli illuminano i colori tenui e avvolgenti di una collezione dedicata alla libertà di movimento.

La sfilata si conclude nel buio del deserto, illuminato solo da una lingua di fuoco, con un messaggio da parte di Antony Vaccarello che non possiamo che condividere.

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