Una voce ammaliante, una duna scoscesa e la prima modella che appare sulla cresta dorata, sfilando - con non poche difficoltà - tra la calda sabbia del deserto. Anthony Vaccarello ha
Così alla leggerezza e morbidezza degli abiti, si contrappone la materia scultorea plasmata in oro e che prende forma in soggetti naturali, tra flora, foliage e corpo. Lo stilista ha infatti completato i look di sfilata con gioielli maestosi ispirati all'artista Claude Lalanne, mano eccelsa che ha forgiato i busti oro della collezione Haute Couture del 1969 di Yves Saint Laurent.
Alle borse ben strutturate che ricordano i volumi dei calchi, si aggiungono dettagli metallici, come le punte delle scarpe allungate e squadrate rinforzate da placche, o le cinture che segnano il punto vita come busti su misura in contrasto alla leggerezza dello chiffon. Il corpo non viene ingabbiato, ma cammina libero dalle costrizioni, dove l'accessorio diventa un mero ornamento volto a catturare l'attenzione.
Infine i gioielli che mostrano lo squisito savoir faire: si racconta la liaison tra moda e arte, che prende forma sul corpo stesso della modella, adattandosi alle forme naturali. Pensiamo al reggiseno oro, agli orecchini che allungano il lobo dell'orecchio o ai fiori che sbocciano in rilievo qua e là.
Ecco che l'essenza si plasma nella libertà creativa, con un entusiasmante senso di meraviglia.