Lauren Hutton su come si prende cura della sua pelle a 77 anni

In che modo Lauren Hutton è riuscita a conquistarci ogni giorno per quasi sei decenni? Nel 1964, a 22 anni, sorprendentemente fresca e con il

diastema, iniziò a posare per artisti del calibro di Bert Stern e Richard Avedon, per approdare rapidamente sulla copertina di Vogue (un'impresa che ha compito ben 27 volte) e un redditizio contratto da modella da un milione di dollari con Revlon. Negli ultimi anni, tra un'immersione in giro per il mondo e l'altra, Lauren Hutton continua ad affascinare gli stilisti, da Mary-Kate e Ashley Olsen di The Row a Pierpaolo Piccioli di Valentino, e a ragiona: a 77 è più bella che mai.

Ma come fa? Ci sono i grandi classici - Pilates e cura della pelle (è il volto di StriVectin dal 2019) - ma soprattutto una gioia di vivere sfrenata. "Ho sempre pensato che fosse semplicemente stupido, anche da bambina, che, poiché qualcuno aveva 65 anni, doveva andare in pensione", spiega Lauren a Vogue con il suo tipico accento del sud.

Qui, l'intervista.

Lauren Hutton: Ciao, Zoe.

Zoe Ruffner: Ciao, Lauren, come stai?

Sai, non faccio che camminare e parlare, parlare e camminare. Questo è stato un anno difficile.

Certamente lo è stato. Dove sei in questo momento?

Sono a Los Angeles città dove mi trovo da 11 mesi. Quando sono arrivata - era quasi Natale - leggevo il New York Times ogni giorno, e si capiva che la pandemia si stava diffondendo, quindi sono rimasta qui e mi sono praticamente isolata. A ogni modo non sono mai stata una persona molto socievole, a meno che non fossi con i pigmei. Ecco loro sono molto socievoli e ogni sera ti ritrovi intorno al camino a ballare e cantare e divertirti.

In effetti sei conosciuta anche per queste straordinarie avventure...

Sì, un tempo…

Cosa hai fatto in questo periodo per cercare di occuparti?

Prima di tutto, ho dovuto posticipare per bene tre volte il mio viaggio alle Isole Salomone. Ci volevo tornare perché le persone del posto sono davvero interessanti e la loro arte è fantastica. L'ho scoperto per la prima volta nel 1975 quando sono partita per l'Australia con Revlon. Ero in un museo, una specie di piccolo edificio traballante in legno con una sola stanza, e c'era questa maschera alta quasi un metro. Era stata realizzata nelle Isole Salomone. Ne fui così colpita che decisi che voleva rubarla e restituirla. In genere sono piuttosto rispettosa della legge, in realtà, ma quel giorno sono andata a nascondermi in bagno e mi sono messa in piedi sul water, cosicché nessuno potesse vedere i piedi. Alla fine non ho rubato nulla. Da allora ho sempre desiderato andare alle Isole Salomone per prima cosa mi sarei tuffata e poi avrei fatto un giro nell'entroterra.

E come hai occupato allora il tempo?

Ho letto molto. Davvero tantissimo. Di solito vado a Pasadena, che ha le migliori librerie old school, come Book Alley. Circa ogni 10 anni cerco di rileggere tutto quello che ho letto prima e che mi piaceva perché, sai, sono cambiata. Se si tratta di un libro intelligente, imparerai molto di più, perché sei una persona diversa. Sto rileggendo The Pine Barrens di John McPhee e anche molta della produzione di Cormac McCarthy, specialmente i suoi primi libri prima che diventasse famoso. C'è questo libro che è appena uscito, La guerra segreta di Madame Fourcade, è fantastico. Probabilmente lo leggerò di nuovo perché è davvero ben scritto. Ci sono pochissime informazioni su Marie-Madeleine Fourcade, ma era fondamentalmente la più grande leader della Resistenza francese. Nel libro ci sono alcune sue foto e credo che sia la donna più bella che abbia mai visto. Ho visto un sacco di belle donne in tutto il mondo - in particolare a New York quando lavoravo lì - ma lei era qualcos'altro…

Quindi hai letto molto. Cos'altro hai fatto per tenerti occupato?

La mia TV si è rotta, fortunatamente. Purtroppo il problema è stato appena risolto, quindi sto cercando di capire cosa guardare adesso. The Crownnon mi è piaciuta. La prima stagione sì, ma quest'ultima sembra riguardare solo Diana. Sembra tutto un po' troppo frivolo ... Non la conoscevo, ma sono andato a un paio di feste a cui Carlo l'aveva portata. Io mi sedevo sempre con i Monty Pythons e un gruppo di rocker, e lei sempre al fianco di vecchi trichechi. Ci guardava con malinconia e noi la salutavamo, ma lei non poteva restituire il saluto. Era solo una ragazza bella, giovane e allegra che è stata gettata in una scena poco vivace.

Sono sicura che a quel tavolo ti divertivi!

Sì, lo ammetto. Ma non c'era modo di portarla al nostro tavolo perché, ovviamente, era seduta con tutti i marchesi, signori e nobiltà in generale.

Cambiando argomento, cosa indossi in questi giorni? La tuta come tutte noi?

Vediamo… Ebbene sì! Indosso un paio di pantaloni neri super comodi.

Leggings?

Leggings, sì. Indosso un paio di leggings neri e una fantastica felpa verde che ho da sempre firmata J.Crew.

So che non sei su Instagram...

Non sono su alcun social media.

Le tue foto sono costantemente nel mio feed. Oggi qual è la tua “uniforme”? 

Non mi piace pensare troppo a quello che mi metterò. Mi piace mettere su vecchi abiti, e Dio sa che sono abbastanza grande per averne un discreto numero. Ho molte belle giacche di Armani o Huntsman, un bel posto a Savile Row, Londra. Ho anche un tailleur pantalone di una nuova società chiamata Deck. Ve lo dico io: da quell'incidente ho perso quasi 4 centimetri in altezza. Sono sempre stato bassa per fare la modella. Ho sempre detto di essere 1,70 cm ma probabilmente mentivo. Ma questi pantaloni - non so come abbiano fatto - fanno sembrare le mie gambe incredibilmente lunghe. Davvero lunghe. Ho provato migliaia di paia di pantaloni. Letteralmente. Forse anche 10mila paia di pantaloni ai miei tempi, perché indossavamo 20 abiti per ogni singola pagina di Vogue, e poi ne sceglievano uno. Questi pantaloni sono magici.

Parlando della tua carriera da modella, ho letto che quando hai firmato con la Eileen Ford hai promesso che avresti risparmiato per farti rifare il naso e chiudere il diastema (lo spazio fra gli incisivi,ndr), cosa che ovviamente non è mai accaduta. Hai mai pensato di farlo o stavi solo bluffando?

Beh, di certo non volevo fare niente del genere, ma volevo anche vedere il mondo. All'epoca guadagnavo 50 dollari a settimana lavorando con Christian Dior come modella, ma volevo essere protagonista anche degli editoriali, perché sapevo che si poteva guadagnare un dollaro al minuto, un'enorme quantità di denaro all'epoca. Avevo un desiderio ardente, perché era l'unico modo in cui potevo vedere che avrei potuto realizzare i miei sogni e viaggiare per mesi. Quindi sono stato certamente d'accordo con il capo che, sì, avrei fatto tutto il necessario, ma pensavo che in qualche modo ce l'avrei fatta [senza farlo]. Inoltre avevo incontrato un uomo nato e cresciuto a New York davvero intelligente, e quando gli ho detto quello che avevo promesso ha riso. Avevo già scoperto che con in piccolo pezzo di cera morbidissima - chiamata cera da imbalsamatore - potevo ricavare una piccola perlina e infilarla tra i miei due incisivi e poi tracciare una linea con un coltello da burro.

In effetto su una delle tue prime copertine di Vogue nel 1970, il tuo diastema è “cancellato”.

Eccola lì la mia “perla” di cera. Non ero nemmeno tanto giovane per fare la modella: avevo 22 anni, quindi ero un po' più vecchia delle altre, ma sapevo benissimo cosa volevo a quel punto:  vedere il mondo.

Hutton, wearing mortician’s wax, on a 1970 cover of Vogue

© Photograped by Irving Penn, Vogue, September 1970

C'è un articolo pubblicato su Vogue nel 1973 che riguarda la tua make-up routine.

Dio, devi inviarmelo. Forse posso imparare qualcosa. Sono sicuro di aver dimenticato tutto ormai.

Lo farò! Nell'articolo racconti che ti concedi un massimo di 15 minuti per truccarti. È ancora così?

Mi ricordo che ero sempre imbarazzata, perché quando ho iniziato, mi truccavano con eyeliner nero su palpebre bianche - era un makeup in stile mod - e mi nascondevo prima di uscire. Non sono mai stata adatta per un trucco in stile Kardashian. Ho sempre creduto fosse più che altro una maschera, un modo per nascondere la bellezza, perché la bellezza riguarda davvero la salute, e il “cerone” non mi sembra salutare. Quindi, poco a poco, ho iniziato a truccarmi sempre bene. Per rispondere alla domanda: sì, dedico 15 minuti al makeup.

Qual è la tua beauty routine oggi?

Sono sempre stata minimalista in fatto di skincare. Ho usato solo acqua e sapone per anni e anni. Ora la mia pelle - immagino a causa di così tanto sole ed età - è diventata ruvida e dall'aspetto buffo. A 50 anni ero una selvaggia e trascorrevo otto mesi [un anno] a fare immersioni. Non ho mai indossato un cappello o una lozione solare, quindi ora ho la pelle ruvida. Ho scoperto il retinolo con StriVectin. Non avevo mai usato il retinolo prima ed è meraviglioso. Metto qualche goccia di S.T.A.R. Light Retinol ogni sera prima di andare a dormire e metto sempre una crema idratante. È come una sottoveste. Preferisco prodotti opachi perché quelli lucidi su una pelle matura puntano i riflettori sulle rughe. Ecco perché mi piace Wrinkle Recode Cream di StriVectin. È ottimo per la mia pelle.

Per un po' ho avuto un'azienda di trucco e ho tenuto tantissimi [prodotti]. Oggi compro solo per vedere se c'è qualcosa di meglio rispetto a quello che uso e il mio correttore è ancora il miglior correttore che abbia mai visto. Lo metto ai lati degli occhi e traccio una linea retta lungo il naso. Non punto quasi mai a un full make-up, ma faccio un mix'n'match. Rendo sempre l'interno delle mie labbra più scuro perché, come ho detto, salute è bellezza, e se guardi un bambino di 3 [o] 4 anni, l'interno delle labbra è sempre di un rosso intenso. Uso da anni la tinta Black Honey di Clinique lo verso l'interno della bocca, in alto e in basso, e poi aggiungo Pink Honey sempre di Clinique. Stendo anche un po' di matita Faceliner di Kryolan numero 23: è davvero leggera e mi aiuta a riempire solo i buchi delle sopracciglia. È la migliore eyebrow pencil che abbia mai provato.

Hai menzionato più volte l'importanza di un aspetto sano. Hai abitudini di benessere?

Bevo molto acqua. Cerco davvero di bere otto bicchieri d'acqua al giorno. E cerco cerco di non mescolare carboidrati e proteine. Mangio carne con verdure o carboidrati con verdure. Non mischio le due cose. Sembra funzionare. Quando li mescolo comincio a ingrassare immediatamente. 

E il fitness?

Faccio un'ora di Pilates quasi ogni giorno e cammino molto. Cammino sempre.

Hai altri segreti di bellezza?

L'amore è il migliore. Solo amore. Prova a trovare qualcuno che ami. Ama quante più persone puoi. 

Ah, questi sono ottimi consigli! Sei stata notoriamente lasciata andare da Revlon quando hai compiuto 40 anni, ma hai appena compiuto 77 anni - buon compleanno in ritardo...

Grazie!

...e sei ancora il volto di un marchio di bellezza, senza dimenticare che negli ultimi anni hai calcato diverse passerelle, da Valentino a Tom Ford e Bottega Veneta. Pensavi di fare ancora la modella a questa età?

Hmm, non ci ho pensato. Quando avevo 20, 30 e 40 anni, non ci pensavo davvero. Le barriere che le donne hanno continuamente infranto rendono ora tutto possibile. Ho sempre pensato che fosse semplicemente stupido, anche da bambina, che, poiché qualcuno aveva 65 anni, doveva essere messo in un angolo. Molte persone sono stanche e vogliono andare in pensione, e va bene, dovrebbero andare a fare quello che vogliono, ma se non vuoi ritirarti perché dovresti? Certamente non mi ci vuole molto per camminare su una passerella di tanto in tanto, a meno che non cada davanti a tutti, cosa che ho fatto da Valentino. Sai, stavano realizzando degli stivali nuovi e gli stivali non erano davvero pronti per essere indossati!

Scarpe a parte, come ti senti ora riguardo al mondo della moda? 

Sembra che ora dipenda tutto da Internet e dal numero di Like che le persone ottengono e dal fatto che siano conosciute. Questo è quello che mi viene detto, perché non guardo [i social media]. E finalmente stiamo vedendo belle persone di ogni colore e taglia! È una cosa meravigliosa. È stata emozionante vedere come, dopo la morte di George Floyd, tutti siano scesi in strada [in segno di protesta]. Questa è stata una delle cose che mi rendono più orgogliosa di questa nuova generazione.

Sì, non lo dimenticheremo mai.

Bene, Zoe, è stato divertente. Grazie. Su il mento e camminate, fatevi sentire. Questo è il nostro dovere. Va bene, ragazza, stammi bene. E leggi il libro su Madame Fourcade!

Questa intervista è stata precedentemente pubblicata suVogue.com

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