Con il riscaldamento del globo, le renne del Circolo Polare Artico si ritrovano minacciate, non riuscendo più a scavare per cercare il cibo in inverno
Ecco perché la cantante e attivista Sofia Jannok ha lanciato una campagna per proteggere le foreste della Lapponia, la regione del Nord Europa abitata dalla popolazione sami, dopo aver scoperto che a Luokta-Mávas, in Svezia, gli alberi di una porzione di terreno equivalente a mille campi da calcio erano destinati a essere abbattuti. Finora la petizione, sostenuta da personaggi come Greta Thunberg, è stata firmata da più di 30mila persone.
Allevare renne è fondamentale per il modo di vivere dei sami – non solo in quanto fonte di cibo, ma in quanto parte della loro identità culturale. Per secoli, le comunità indigene sono riuscite a vivere in armonia con la natura, ma la loro esistenza è in pericolo a causa della deforestazione e della crisi climatica.
© Dan Jåma
Sofia Jannok ci spiega perché è importante proteggere le renne
“Noi, il popolo indigeno sami d’Europa, siamo sempre vissuti in Lapponia. Non veniamo da nessun altro luogo. E senza le renne, che si sono adattate a vivere al freddo polare, non ce l’avremmo mai fatta. Ecco perché dobbiamo proteggere la terra delle renne.
“Purtroppo, dagli anni Settanta in questa regione sono stati tagliati così tanti alberi che oggi restano soltanto delle piccole aree di foresta naturale. Questa trasformazione del paesaggio ha ridotto i licheni, ciò di cui si nutrono le renne, del 70 per cento. Le aziende di legname stanno anche piantando una specie di pino fitta e invasiva, attraverso cui le renne non riescono a passare.
“Le vecchie foreste sono ancora più essenziali per la sopravvivenza delle renne adesso, dopo decenni in cui veniamo duramente colpiti dal cambiamento climatico. Nell’Accordo di Parigi, le nazioni hanno detto che avrebbero cercato di mantenere il riscaldamento globale a 1,5°C. In Lapponia abbiamo già superato quella temperatura da un pezzo – siamo oltre i 2 gradi, secondo l’Istituto meteorologico e idrologico svedese (SMHI). Le conseguenze si palesano soprattutto in inverno. Quando piove sulla neve, l’acqua si trasforma in ghiaccio ed è impossibile per le renne scavare nella terra in cerca di cibo. Quindi devono trovare il cibo in superficie, come i licheni che pendono dagli alberi secolari. L’inverno scorso la nostra mandria è sopravvissuta grazie alle foreste naturali.
© Don Titelman
“Proteggere le renne è vitale per noi. Per la legge svedese, l’allevamento delle renne è considerato un tradizionale mezzo di sussistenza sami. Un modo di vivere che è riconosciuto dai diritti degli indigeni ma che il governo svedese rifiuta di rispettare nonostante le critiche delle Nazioni Unite. Ecco perché le renne sono così importanti, non solo per i sami che le allevano, ma per tutti noi. È la nostra unica occasione di proteggere la nostra dimora ancestrale e il nostro habitat per le future generazioni.
“Le renne sono una parte fondamentale della nostra cultura. Laddove l’allevamento delle renne è ancora forte, la cultura tradizionale, il lavoro artigianale e il canto continuano a essere trasmessi. La nostra lingua svela quanto sia importante per noi il territorio che ci circonda. Ci sono infinite descrizioni delle renne, della neve e dei paesaggi. Non usiamo mai la parola ‘natura’. Siamo noi natura.
“Mia madre dice sempre, e suo padre lo diceva prima di lei, che finché le renne possono vivere qui, possiamo farlo anche noi. Lo scenario che abbiamo davanti oggi è che le renne moriranno di fame se la deforestazione continua a questi ritmi. Per noi indigeni, la nostra identità è nel nostro territorio. Ecco perché vedere tutte queste foreste abbattute è un colpo al cuore. Questa terra è la nostra storia – distruggendo queste foreste, il nostro habitat, non stanno distruggendo solo la nostra storia, ma anche il nostro futuro”.
Come possiamo aiutare
Si può firmare qui la petizione per fermare la deforestazione: Respect Luokta-Mávas Right to Protect Ancestral Land.
Si può donare alla Arvas Foundation, che sostiene progetti per e della popolazione sami e altri gruppi indigeni nel mondo.