Elisabetta II e la linea di successione al maschile (ma non solo)
“L’ultima regina”, in che senso, viene subito da chiedere, non appena scorriamo il
Irving - autore tra l’altro del programma tv dedicato a Margaret - è davvero un grande esperto delle faccende di casa reale e nel tempo ha visto accadere molte cose nella monarchia britannica e in questo libro certamente le racconta arricchendole di succose curiosità.
Alla nostra domanda iniziale, lui potrebbe dunque rispondere che è proprio questa la ragione per cui ha scritto il libro. A suo dire, sono state tre le grandi regine della storia d'Inghilterra: Elisabetta I, Vittoria ed Elisabetta II. D’ora in poi, se guardi al futuro della monarchia, non puoi che vedere chiaramente una linea di successione solo maschile.
La stima che Irving ha verso Elisabetta è innegabile: non perde occasione di definirla una donna distinta e singolarmente straordinaria, oltre che un’ottima regina, e che proprio per questo non sarà facile portare avanti la sua eredità. Quindi oggi pare sia molto difficile sapere cosa accadrà in futuro alla monarchia.
A proposito del principe Carlo invece, non ha mai nascosto il suo pensiero: il privilegio finisce per creare persone autoindulgenti e Carlo sembra esserlo sempre stato anche quando si è trattato di gestire la sua relazione con Diana Spencer.
L’autore britannico ha sempre definito, invece, il rapporto tra la Elisabetta e il principe Filippo, che quest'anno hanno festeggiato 73 anni insieme, “un matrimonio di grande successo. La regina del resto è sempre stata molto riconoscente e grata al marito per il suo supporto. E sembra che quest’anno di lockdown li abbia uniti ancora di più nel loro isolamento.
È ovvio a questo punto che tutti vorremmo chiedere a Irving che cosa pensa di Harry e Meghan e del loro passo indietro rispetto al loro ruolo nella monarchia. E sapete che la risposta potrebbe sorprenderci. Nessuna ostilità verso la coppia. Gli inglesi forse pensano che Meghan abbia costretto il principe ad andarsene, in realtà, secondo l’esperto reale, la scelta è stata assolutamente condivisa e consapevole: insieme volevano garantirsi una vita libera dai condizionamenti.