Chanel al cinema: gli outfit più belli del passato

“Quando ho indossato per la prima volta 'Chanel', ho capito che non avrei mai voluto nient'altro... Non esistono couturier come lei… Le sue creazioni sono

coerenti e hanno una propria logica: nel modo in cui si dice stile ‘dorico’ o ‘corinzio’, c'è uno stile ‘Chanel’ con le sue ragioni, le sue regole, e il suo rigore. La sua eleganza appaga la mente ancor più degli occhi”. A parlare è una giovane Romy Schneider negli Anni 60. Era stato l'amico in comune Luchino Visconti, nel 1961, a mettere in contatto la bella attrice e Gabrielle Chanel. Ma il rapporto della maison con il cinema ha origini ancora più lontane. Vicina a molti artisti, Gabrielle Chanel è entrata molto presto in contatto con attrici e registi. A Monte Carlo nell'estate del 1930, tramite il Granduca Dimitri Pavlovich, conobbe Samuel Goldwyn, titolare degli studi MGM. Nel tentativo di rilanciare l'industria cinematografica americana, il magnate chiese a Gabrielle Chanel di trasformare le sue star in icone della moda, sia sullo schermo che nella vita reale. Gabrielle e la sua amica Misia Sert partirono per l'America nel 1931. Al suo arrivo fu accolta da Greta Garbo e sui giornali si leggeva: “Two Queens Meet”. Ad attenderla anche Marlene Dietrich, che sarebbe diventata una delle sue più grandi amiche. "Oggi inizia un nuovo capitolo della mia carriera", disse la stilista al Los Angeles Examiner il 17 marzo 1931. Ma non nacque la grande sintonia che immaginava con il grande schermo USA: il cinema americano non era ancora pronto per il suo stile sobrio e raffinato, che era in contrasto con la visione hollywoodiana di glamour. In patria, invece, la attendeva il cinema francese che la vide come la star assoluta dei set. Il fascino della maison trovò naturalmente un'eco nei film della Nouvelle Vague. La sua semplicità corrispondeva perfettamente al mondo dei registi emergenti e delle loro attrici, come Jean Seberg. Da quel momento la liaison di Chanel con il cinema non ha mai avuto fine, e arriva a oggi con Virginie Viard, passando, naturalmente per Karl Lagerfeld. Tra i film del passato ricordiamo cinque pellicole iconiche.

1. Michèle Morgan ne Il porto delle nebbie (Marcel Carné, 1938)

"Un film come questo non ha bisogno di un vestito; bastano un impermeabile, un berretto, ed è fatta!", ha detto Coco Chanel quando Michèle Morgan l'ha chiamata per vestirla ne Il porto delle nebbie. Con un outfit semplicissimo, in antitesi con quello che era di moda in quel periodo, è avvenuta la magia.

© Sunset Boulevard

2. Jeanne Moreau in Gli Amanti (Louis Malle, 1958)

3. Jeanne Moreau in Le relazioni pericolose (Roger Vadim, 1959)

4. Delphine Seyrig in L'anno scorso a Marienbad (1961)

Per la prima volta nella storia del cinema, i costumi non sono stati pensati appositamente per il film ma provenivano dalle collezioni Haute Couture di Chanel: nasceva un nuovo approccio, più in linea con la realtà.

5. Romy Schneider in Boccaccio '70 (Luchino Visconti, 1962)

Il guardaroba di Romy Schneider era interamente firmato Chanel. Amica e confidente dell'attrice, Coco ha disegnato abiti, cappelli e altre scarpe eleganti tipiche degli Anni 60 per il personaggio aristocratico interpretato da Romy. La star ha poi sfoggiato i capi con una classe incredibile.

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