C’era una volta una tigre. Gli animali nella fotografia di moda

La fotografia di moda è sempre stata attratta dalle specie esotiche, il cui fascino è servito per amplificare l’appeal dei brand aggiungendo alla narrazione elementi

simbolici e un alone di esclusività. Nel tentativo di costruire un mondo reale e fantastico allo stesso tempo, dove l’abito di alta moda viene esaltato dalla prossimità dell’animale raro, i fotografi hanno sempre ricercato con grande passione ambientazioni esotiche e razze inconsuete, fin dagli esordi delle riviste di settore. La cover illustrata del numero del gennaio 1926 di Vogue, per esempio, ritraeva una ragazza in un sontuoso abito verde a cavallo di una zebra. Nel corso degli anni 60 e ’70, molti personaggi celebri dell’epoca, come la modella Apollonia van Ravenstein e la stilista Lilly Daché, venivano immortalate da Leombruno e Bodi a cena con ghepardi, o distese sui carapaci di tartarughe giganti alle Seychelles, negli scatti di Norman Parkinson con lo styling di Grace Coddington.

Zebra e giraffe sulla cover di “Vogue”, gennaio 1926.

© ANDRE E. MARTY/CONDÉ NAST VIA GETTY IMAGES.

Il racconto fotografico Beauty and the Beast di Tim Walker, pubblicato da Vogue Italia nel dicembre 2015, vede Kate Moss indossare un abito di candida organza nell’elegante e un po’ decadente salone di una grande casa, in compagnia di un cavallo bianco che la osserva, scalcia, le gira attorno. Anche Steven Klein, che ha un ricco portfolio di scatti con cani, cavalli e altre specie, ama utilizzare gli animali in modo provocatorio per creare un’atmosfera teatrale. Come nel caso della copertina del numero di maggio 2019 di Vogue Italia, in cui Klein ha ritratto la modella Anok Yai in total look Dolce&Gabbana con un gigantesco alano nero.

La Bella (Karlie Kloss) e la Bestia in uno scatto di Steven Klein per “Vogue”, marzo 2013.

(Continua)

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Leggete l'articolo integrale sul numero di gennaio di Vogue Italia, in edicola dal 7 gennaio

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