Vogue Italia di gennaio: le copertine d'autore dedicate agli animali

Heji Shin 

Nata a Seoul, in Corea del Sud, nel 1976,  ma cresciuta ad Amburgo, Heji Shin è una fotografa tedesca annoverata dal New York

Times fra le “breakout stars” del 2019. Nota per i suoi lavori artistici e di moda volutamente provocatori, e a volte esplicitamente sessuali, che hanno come soggetti persone e animali spesso rappresentati come allegorie, Shin ha dichiarato che «fare qualcosa solo per il desiderio di essere trasgressivi e rompere certi tabù è molto stupido». Come dimostra l’immagine che qui presentiamo, la sua ricerca si concentra sull’intimità e la fiducia – sentimenti minacciati dai media contemporanei. «Non ammiro le buone maniere o le opinioni politiche “giuste” nell’arte», spiega. «Ammiro il coraggio».

Heji Shin per Vogue Italia di gennaio

Tschabalala Self 

Un felino potente, minaccioso nei suoi attributi – le unghie, i denti – eppure elegante e calmo: è la raffigurazione simbolica della primigenia e ieratica forza animale, evocata dall’artista americana Tschabalala Self (1990). I suoi collage esplorano per lo più l’intersezionalità di razza, sessualità e genere, e si concentrano abitualmente sul corpo femminile black, così come sulle fantasie più o meno accettate che lo circondano. «Le pantere nere sono animali simbolici», dice, «noti per forza, mistero, bellezza. Qui ho usato vari materiali mescolati con vernice e filo. La silhouette di questa pantera è presa in prestito dal simbolo dell’organizzazione Black Panther Party, progettato nel 1966 da Ruth Howard e Dorothy Zellner».

Tschabalala Self per Vogue Italia di gennaio

Alessandra Sanguinetti  

Un piccolo ñandu (uno struzzo sudamericano) “incontrato” dalla fotografa Alessandra Sanguinetti a sud di Buenos Aires, durante una visita alla sua amica Maria. «Era tutto solo in mezzo a un campo, cosa molto rara perché sono sempre ben sorvegliati dai maschi. Sono loro che incubano e accudiscono le uova per 40 giorni, quasi senza lasciare il nido anche per nutrirsi. Maria e i suoi figli lo hanno curato e ora è cresciuto e abita il loro giardino». Sanguinetti è nata a New York nel 1968, cresciuta a Buenos Aires e dal 2003 vive a San Francisco. Al centro della sua opera, tematiche come la memoria e il delicato momento della transizione della giovinezza. Dal 2007 è membro dell’agenzia Magnum.

Alessandra Sanguinetti per Vogue Italia di gennaio

Andres Serrano 

Soggetti sacri, animali morti, carne… Con le sue opere provocatorie Andres Serrano (1950) affronta temi sociali e religiosi. In questa immagine di un alveare, l’artista americano esprime però un momento felice. «Mi piacciono le api. Hanno una forte etica del lavoro e sono abilissime esploratrici. Alcuni scienziati pensano che esistano da 120 milioni di anni, e si dice che dove vanno le api lì vada la razza umana, tale è la loro importanza nell’equilibrio ecologico. Durante gli scatti, ho spostato accidentalmente una delle luci, e in un lampo lo sciame è scomparso. L’ape regina era però chiusa nell’alveare, e l’apicoltore ha spiegato che sarebbe tornato… Aveva ragione, un’ora dopo tutte le api erano di nuovo lì!».

Andres Serrano per Vogue Italia di gennaio

Johnny Dufort 

Tra i più talentuosi fotografi di moda della sua generazione, Johnny Dufort è nato a Bristol, ha studiato al College of Fashion and Design di Falmouth, e nel 2007 è approdato a Londra, dove il vivace mondo dello skateboarding – lo stesso che ha generato streetwear brand quali Palace e Supreme – ha attratto la sua attenzione. Con una visione quasi surrealista, lo scatto della sua cover ritrae uno Shepherd belga – razza canina, spiega, «molto interessante. Più che altro sono conosciuti come cani da guardia, cani poliziotto e cani da attacco, credo soprattutto perché sono intelligenti e possono essere addestrati molto bene. La cosa intrigante è stata mostrare il lato docile e al tempo stesso selvaggio di questi animali».

Johnny Dufort per Vogue Italia di gennaio

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