Sono diffuse: in Italia si stima che ci siano più di ventisei milioni di persone con le smagliature, mentre in tutta l’Unione Europea se ne
Ecco allora la notizia: uno studio condotto dall’Università di Pisa ha individuato una nuova tecnologia sicura, non invasiva, senza controindicazioni ed efficace. “Biodermogenesi è una metodica Made in Italy in grado di combinare per la prima volta insieme tre funzioni, che sono state già singolarmente sfruttate in medicina”, dice Pier Antonio Bacci, professore di flebologia e chirurgia estetica all’Università di Siena, Roma e Barcellona.
“La prima è il vacuum che stimola la riattivazione del microcircolo cutaneo; la seconda sono i campi elettromagnetici, capaci di favorire l’ossigenazione; la terza, la stimolazione elettrica, per veicolare i principi attivi e potenziare la produzione di collagene”. Per questo, dopo un ciclo di sei-nove sedute, della durata ciascuna di circa 25 minuti, le smagliature si presentano riempite, elastiche e idratanti. “Recuperano persino la facoltà di abbronzarsi come la pelle circostante, cosa che non succede quando sono ben evidenti”, continua il professor Bacci.
"Certo, Biodermogenesi non promette miracoli, ma si sono riscontrati notevoli progressi, testimoniati dagli studi che abbiamo eseguito cinque anni fa su un numero considerevole di pazienti, selezionati con smagliature piuttosto “vecchie”, da sette a trentacinque anni, alcune ampie anche più di un centimetro. I risultati, durante l’arco di tempo, si sono mantenuti e abbiamo ottenuto miglioramenti anche nel trattamento dell’aging, di cicatrici e cellulite. Non escludiamo anche un’applicazione di questa tecnologia per curare le ustioni".
Il trattamento è gradevole e rilassante, funziona con tutti ifototipi ed è disponibile in tutta Italia: per ora esistono circa una settantina di centri (info: biodermogenesi.com), rigorosamente medici e adeguatamente formati. Lo specialista per utilizzare l’apparecchio deve seguire un percorso ad hoc e aggiornarsi in modo costante. Ma a che cosa sono dovute le smagliature? “Sono lesioni cutanee causate da un danno del tessuto connettivo dermico”, spiega Elisabetta Fulgione, dermatologa, consigliere nazionale di Sime, Società Italiana di Medicina Estetica e docente all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.
“Le motivazioni possono risalire a un forte dimagrimento, un repentino aumento di peso oppure a sbalzi ormonali, in particolare nell’adolescenza e nella gravidanza quando la pelle del ventre, del seno e di tutto il corpo subisce forti tensioni che possono danneggiare le fibre elastiche e di sostegno del derma, come il collagene e l’elastina”. Di solito si sviluppano in due step: il primo è infiammatorio quando la striatura appare arrossata, poi si passa alla fase cicatriziale, in cui la lesione diventa biancastra, increspata e forma un lieve avvallamento rispetto alla pelle circostante. Ma oggi, grazie alla tecnologia, può essere migliorata sensibilmente.