L'abbigliamento vintage di Sororité ci fa riscoprire la moda d'epoca in modo inedito e sostenibile
Liberté, egalité, sororité. Il nome prescelto per uno dei brand
© Instagram @sororitevintage
Lingerie vintage: dall'Ottocento al Dior di John Galliano
Partendo dall'inizio, Sororité si presenta come una semplice piattaforma digitale di lingerie vintage, dove le appassionate del genere possono trovare bralette in pizzo bianco del Dior by Galliano o i bustier pseudo punk degli albori della moda Vivienne Westwood. Elemento straordinario che contraddistingue Sororité dal resto del mercato è però una selezione di pezzi d'epoca, accuratamente ricercati da una storica del costume, i quali vengono restaurati e personalizzati da un team di esperte per offrire una creazione assolutamente inimitabile.
© Instagram @sororitevintage
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Il corpetto Regency riscopre così le originali tonalità rosa cipria e si arricchisce di nastri in raso; camicie degli anni 30 dell'Ottocento con ampie maniche gigot riportano in auge lo stile del primo Romanticismo francese, mentre bustier di fineSettecento vengono riadattati tramutandosi in gonne dal gusto burlesque. Il risultato di questo meticoloso e peculiare processo di metamorfosi è un prodotto che racchiude in sé l'essenza del vintage: è nostalgico ma contemporaneo, con design rétro che trovano il modo di adattarsi ai gusti di oggi; è esclusivo e non transige sul principio di unicità, dando la possibilità di investire in un pezzo altrimenti introvabile e sicuramente irripetibile.
Vedere per credere: chi desidera acquistare sul sito, deve infatti attendere le periodiche vendite online che non lasciano spazio all'indecisione. Si compra adesso, o mai più. Una regola che si applica indistintamente a tutte le sorelle unite sotto il segno della lingerie, sia che si tratti di Kylie Jenner o dell'attrice Premio Oscar Brie Larson, fra le più illustri fan di Sororité.
Moda vintage fra etica e sostenibilità
L'abbigliamento vintage è considerato fra i principali strumenti per avviare un'economia circolare, ma per costruire un'azienda completamente sostenibile, non basta limitarsi al reselling. Per Sororité, l'approccio etico è di primaria importanza, essenziale nello stabilire i suoi contorni e il suo modo di concepire la moda.
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Per questo, oltre a dare una seconda opportunità a capi abbandonati, riducendo gli sprechi di produzione e le conseguenti emissioni di gas di scarico, il brand si impegna a realizzare un packaging totalmente green, utilizzando imballaggi riciclati, sacchetti in juta biodegradabile, borse in tessuto riutilizzabile e scatole prodotte con cartone di scarto post-industriale. Aprendo le porte ai grandi dimenticati del guardaroba, Sororité chiude i cancelli in faccia alla plastica e a elementi inquinanti, ponendo l'accento sulla consapevolezza d'acquisto e imponendo una riflessione sull'impatto ambientale che si cela dietro ogni capo, dalla semplice t-shirt di cotone (per la cui realizzazione vengono impiegati circa 2.700 litri d'acqua) alle tonnellate di plastica utilizzate per le confezioni (che rappresentano il 32% dei 78 milioni annui della produzione mondiale).
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Pur non seguendo le tendenze e anzi distanziandosi dai moderni cliché per riscoprire il piacere di una moda senza tempo, Sororité si sta rapidamente affermando come un brand di culto, terra promessa per le fedelissime del vintage e perla nascosta in un oceano di conchiglie vuote. Per le incurabili romantiche, le irriducibili di Jane Austen, le divoratrici di drammi in costume à la Bridgerton e le incallite degustatrici di tè al ritmo di musica da camera, Sororité è la nicchia sicura in cui assaporare il gusto autentico della couture.