Prodotti vegani beauty: 9 semplici modi per creare una routine vegana

Prima dei prodotti vegani (beauty e non) c'è il veganismo come filosofia di vita. Gennaio è cominciato da appena 12 giorni e #Veganuary2021 ha già

registrato più di 46mila visite, mentre #Veganuary ha più di un milione di follower. Senza dubbio il movimento ecologista – che invita i non-vegani a osservare il veganismo durante il primo mese dell’anno – sta crescendo. Se non l’avete già fatto, forse è ora di salire a bordo. Dopotutto, non c’è un pianeta B. Quando si tratta di veganismo, di solito si comincia appunto dalla dieta, sostituendo carne e latticini con alternative a base vegetale. Ma se non tollerate l’idea di rinunciare ai formaggi o al cioccolato per un mese intero, potrete iniziare creandovi una beauty routine vegana.

La richiesta di prodotti di bellezza vegani ha preso sempre più piede negli ultimi anni ed è al rialzo, specie dall’epidemia di Covid-19. “Sappiamo che l’interesse dei consumatori per la sostenibilità e per formule vegane sta aumentando,” dice Jenni Middleton, direttrice del beauty per la società di previsioni di tendenza WGSN. “La gente evita gli ingredienti di derivazione animale perché ora capisce le origini zoonotiche del coronavirus e preferisce rivolgersi alla farmacia della natura per soluzioni di bellezza e benessere sicure, testate e radicate nel tempo.”

Insomma, non c’è mai stato momento migliore per provare il veganismo. Tanto più che oggi c’è una grande abbondanza di brand, prodotti e trattamenti vegani tra cui scegliere. Controllate solo che abbiano il marchio vegano che certifica l’approvazione di PETA, di Vegan Society oppure (se siete negli Stati Uniti o in Canada) il simbolo del Leaping Bunny, per essere sicure che ciò che state comprando sia effettivamente vegano. Evitate tutto ciò che è stato sperimentato sugli animali o che contiene ingredienti di origine animale come la cera d’api, il carminio, l’allantoina, la gelatina, il miele, la lanolina, lo squalene o l’ambra grigia.

Ecco la guida di Vogue per una beauty routine vegan-friendly.

1. Acquistate tamponi,assorbentiigienici e coppette mestruali vegan-friendly

Quando pensiamo al veganismo, in genere pensiamo a prodotti che evitano tutti gli ingredienti di origine animale. Tuttavia, il veganismo rifiuta anche ogni forma di crudeltà e di sfruttamento nei confronti degli animali, inclusa la sperimentazione – e molti marchi di prodotti per l’igiene intima continuano a farne. Rendete vegano il vostro ciclo acquistando tamponi e assorbenti dei seguenti brand vegani: The Honey Pot Co, Natracare , The Honest Company , Seventh Generation e Dame. Sono anche ecologici.

2. Investite nella cura dei capelli vegana

Biotina, cheratina, cera d’api, gelatina, alcol cetilico, acido stearico, polvere di seta – questi sono solo alcuni degli ingredienti di origine animale che si trovano negli shampoo e nei balsami, e molti prodotti per la cura dei capelli sono anche testati sugli animali.  

Esistono tuttavia molte alternative a base vegetale e cruelty-free che lasceranno i vostri capelli lisci come seta e daranno loro colori intensi senza costare nulla alla terra. Vedete Bleach London, Aesop , Odacité , IGK Hair , INOAR , Virtue , Beachwaver , Made for Life Organics , Noughty e Evolve Organic Beauty. Dove possibile, pensate agli oceani e optate per marchi che fanno uso di imballaggi riciclati.

3. Dite no alle ciglia finte fatte con i visoni

Che siate alla ricerca di un effetto glamour istantaneo o vogliate solo dare risalto agli occhi, le ciglia finte accentuano qualunque look. Purtroppo, la maggior parte dei marchi che le produce utilizza ancora il pelo animale per realizzarle, preso dai visoni tenuti crudelmente prigionieri in spazi striminziti. Aiutate subito a mettere fine a questa brutalità e scegliete ciglia finte realizzate con fibre sintetiche da brand come Huda Beauty, Velour Lashes, Charlotte Tilbury , Sweed Lashes, Jolie Beauty e e.l.f Cosmetics.

4. Proteggete la vostra pelle (e gli animali) con prodotti vegani

Quando si tratta di passare al vegano, la cura della pelle può essere un po’ un campo minato. Detergenti, sieri, creme idratanti e balsami. Controllate due volte tutto ciò che promette di idratare perché potrebbe contenere ingredienti di origine animale come lo squalene (olio che si trova nel fegato degli squali). Non potete sbagliare con Drunk Elephant, bareMinerals , alcuni prodotti di Glossier, Sunday Riley, Votary, Tata Harper e quasi tutti quelli di Dermalogica.

5. Optate per deodoranti cruelty-free

Come per i prodotti per la cura dei capelli, la maggior parte dei deodoranti sono stati testati sugli animali e possono contenere ingredienti di derivazione animale come polline d’api, chitosano (dai gamberetti), propoli, acido stearico e urea. Per fortuna c’è una grande abbondanza di alternative vegane da brand come Schmidt’s, Zion Health , Herban Cowboy, Habitat Botanicals e Booda Organics.

6. Profumate di buono con fragranze vegan-friendly

Tra tutti gli ingredienti di origine animale, quello che si trova più comunemente nei prodotti di bellezza è, ovviamente, l’ambra grigia. Estratta dall’intestino del capodoglio, viene utilizzata come fissante nei profumi, che possono anche contenere muschi presi dai genitali del cervo, del castoro, del topo muschiato, della civetta zibetto e della lontra. Niente paura: negli ultimi anni è spuntata una schiera di nuovi marchi di profumi vegan-friendly, tra cui Le Labo, Eden, Laboratory Perfumes e Chantecaille.

7. Scambiate il solito ombretto con alternative vegane

Quando si parla di ombretto, più è brillante, più caute dovreste essere. È infatti molto probabile che quella lucentezza perlacea che illumina le vostre palpebre sia stata strappata quasi letteralmente alle perle, alle ostriche o alle cozze. Scambiateli con alternative vegane di brand come CoverGirl, Ilia, Urban Decay, Morphe, Milk e Lime Crime.

8. Rendete vegane le vostre labbra

© Courtesy Anastasia Beverly Hills

Dalla cera d’api al carminio (da un tipo d’insetto chiamato cocciniglia), i rossetti sono particolarmente dannosi per il regno animale. Per fortuna ci sono alternative vegane proposte da Hourglass, Anastasia Beverly Hills, Too Faced e Illamasqua.

9. Sfoggiate unghie cruelty-free

Come per gli ombretti, molti dei pigmenti opalescenti che si trovano nello smalto per unghie derivano dai crostacei, e quanto alla gommalacca è una resina derivata dalla femmina di cocciniglia della lacca. Provate Lola Makeup, Nails Inc., Peacći, Karma Organic, Lauren B. Beauty e Nailberry.

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