“Sai tenere un segreto?”: il film tratto dal romanzo di Sophie Kinsella raccontato dalla protagoinista, Alexandra Daddario
Dopo aver visto i manichini ammaliare come sirene
La 34enne newyorkese, che abbiamo visto nella saga di Percy Jackson e nell’adattamento cinematografico di Baywatch (il fratello Matthew è il sex symbol della serie Shadowhunter), aveva anticipato le emozioni e i retroscena sulla commedia ad Alice nella città, durante la Festa del cinema di Roma, proprio con la scrittrice inglese e con la regista Elise Duran. Oggi questa it-girl ha 18 milioni e 700 mila follower su Instagram. Niente male, vero?
Alexandra Daddario e Tyler Hoechlin in Sai tenere un segreto?
La storia del film
Emma è il lato sbadato e naïve che ogni donna vorrebbe tenere nascosto il più a lungo possibile. Non che sia una stupida, anzi, ha grande potenziale ma stenta a crederci fino in fondo, così cerca una scorciatoia per ottenere il ruolo di assistente marketing “pompando” il curriculum. Quando, però, il volo su cui viaggia va incontro a serie turbolenze lei crede di essere ad un passo dalla morte così confida ogni segreto della sua vita all’affascinante sconosciuto seduto accanto a lei. Per uno scherzo del destino, l’uomo misterioso è Jack Harper (Tyler Hoechlin di Teen Wolf), il suo super boss. Strampalata e romanticissima, come tutte le storie firmate dall’autrice britannica bestseller, anche questa volta colpisce nel segno.
Alexandra Daddario e Tyler Hoechlin in Sai tenere un segreto?
Ecco che cosa ci ha raccontato la protagonista, Alexandra Daddario, alias Emma.
Che rapporto ha con le sue origini italiane?
Io a scuola ho studiato francese, quindi non conoscono la lingua come i miei cugini che la parlano fluentemente. Mio nonno si chiamava Emilio e papà è nato proprio a Roma e tengo molto alle mie radici.
In cosa si sente italiana?
Nell’amore per il cibo. Mi piace, ad esempio cucinare sia la pasta che la pizza, anche se sono soprattutto una ragazza americana.
Che cosa la attrae, allora, della Capitale?
Sono un’appassionata di storia quindi città antiche come Pompei o Roma, che trasudano arte, mi appassionano molto perché mi sembra sempre di essere trasportata indietro nel tempo quando passeggio per le loro strade. I viaggi in Italia mi permettono di vedere le cose nella giusta prospettiva, mi fanno sentire umana e anche piccola, soprattutto constatando che alcune situazioni del passato sono rimaste le stesse. Gli Stati Uniti, al confronto, sono nati ieri.
Rispetto aSai tenere un segreto?, invece, quanto si sente vicina ad Emma?
Emma, come me, è attratta dalle cose semplici. Sono una che si concentra sul lavoro, si ancora alle cose reali e sa bene chi è. Invece in questo ruolo ho accesso ad altri sentimenti che normalmente non mi appartengono… oltre ovviamente a questi capelli lunghi da adolescente e a pochissimo make-up.
Alexandra Daddario, Sophie Kinsella e la regista Elise Duran
© Alex Mezzenga
Emma sta scomoda nei suoi panni…
Assolutamente sì. Capiscono come si senta perché io ai tempi del liceo non sentivo di appartenere a nessun gruppo scolastico, non avevo voti alti ed ero un po’ stramba, troppo chiassosa e con la testa sempre tra le nuvole, presa da mille fantasie. Non che lo facessi per ricevere attenzioni, sia chiaro, ma con il tempo ho imparato ad accettarmi, senza prestare attenzione al giudizio altrui. Altrimenti ti condanni all’infelicità.
Emma non è proprio una a cui si chiederebbe un consiglio sentimentale e lei?
Per me una relazione si basa sulla chimica. Io ne ho avute varie che sono durate più o meno, ma in tutte ho cercato un’intimità emotiva, oltre che verità e compassione.
E la passione?
Il sesso è eccitante soprattutto all’inizio, come le farfalle nello stomaco, ma poi passano. Va bene il mistero, quando ci si conosce, ma poi si deve condividere quasi tutto, i segreti restano sacrosanti ma non possono condizionare il resto.
Un cliché da sfatare?
Spesso la gente confonde la passione con le continue lotte e l’estenuante gelosia, invece la vera passione risiede nella pace, nel vedere la persona che hai accanto per quella che è. Con l’età ho imparato ad amare in modo diverso, non conta più tanto quel feeling travolgente che rischia di bruciarti.
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Crede nell’arte del compromesso nella coppia?
A volte ho portato avanti relazioni dopo la loro naturale data di scadenza, ora ho smesso. Ancora non ho trovato la persona con cui ho deciso di dividere la vita, quella per cui fare compromessi, ma so che la volontà di amare richiede impegno. Prendi il film, ad esempio: a dividere i due protagonisti sono i segreti, ma per avvicinarsi serve un incontro a metà strada.
Un suo difetto?
Sono pessima a porre dei limiti (anche a fare le pulizie, ma quella è un’altra storia), a volte dico troppi sì per proteggere gli altri.
Propositi per il nuovo anno?
Imparare ad ascoltare di più, oltre a incassare le critiche e i no con maggiore diplomazia.