Il punto di vista di Casa Vogue. Untitled di Nemo Lightning

Diceva Bruno Munari «Complicare è facile, semplificare è difficile». E proseguiva: «Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere che cosa togliere». Parole sante.

Il designer amburghese Bernhard Osann (42 anni compiuti pochi giorni fa) sembra sapere molto bene cosa togliere e fino a dove procedere a eliminare. «Cerco di semplificare gli oggetti», dice, «di ridurre la loro complessità».  Basta vedere il portfolio dei suoi lavori. Sono soprattutto luci che nella loro pulizia di linee ricordano quanto gli studi di scultura prima che quelli di industrial design siano importanti per lui. È la italiana Nemo Lightning ad avere in catalogo le sue lineari, grafiche essenziali forme luminose. Ora, sul tema della luce da tavolo si è visto moltissimo e tuttavia la Untitled si distacca da tutto. 

© Michele Branca Piero Fasanotto

A cominciare dal nome scelto che sembra già rifiutare qualsiasi denominazione, intesa quasi come un inutile orpello. Poche, precise linee interagiscono con lo spazio, disegnando una forma che si può modulare a piacere, senza che la sua flessibilità sia “disturbata” da fili elettrici, tiranti o altro. Realizzata in estruso di alluminio verniciato nero opaco, Untitled è dotata di snodi per il posizionamento flessibile e dinamico della luce che ovviamente è a Led. Qui vi presentiamo la versione con il corpo illuminante lineare in polimero caricato di fibre di vetro che ruota su sé stesso, ma esiste anche quella più “tradizionale” con corpo illuminante spot cilindrico in alluminio. Il dimmer on board è posizionato sullo stelo della lampada. Diventata presto una famiglia, Untitled esiste anche in versione terra (sempre con i due corpi illuminanti a scelta). 

© Michele Branca Piero Fasanotto

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