Questi sono gli attivisti ambientali da seguire su Instagram

Con l’emergenza climatica che si fa ancora più impellente, sono i giovani attivisti a battersi in prima linea nel movimento globale per l’ambiente. Tuttavia, a

causa del Covid-19 che ha messo un freno alle manifestazioni di massa, gli interventi si sono spostati forzatamente online sotto forma di scioperi scolastici (guidati da personaggi del calibro di Greta Thunberg), petizioni e raduni virtuali (teach-in), per aiutare a educare le persone sulla crisi.

Di fatti, Instagram si è trasformato nel mezzo migliore per restare aggiornati su quello che sta accadendo al movimento climatico – e per scoprire come partecipare. Ci siamo rivolti a sette attivisti da seguire su Instagram in questo momento.

1. Nina Gualinga (@NinaGualinga)

La 27enne di Sarayaku, Ecuador, si occupa di campagne per i diritti ambientali e degli indigeni nella foresta amazzonica

Cosa ti ha spinto a partecipare al movimento ambientalista?

“Come la maggior parte degli indigeni, non ho avuto molta scelta. Quando la foresta da cui il tuo popolo dipende viene distrutta e la tua casa è sotto attacco, non hai scelta se non quella di farti coinvolgere. Quando ero piccola, una compagnia petrolifera si insidiò nella mia comunità di Sarayaku nell’Amazzonia Ecuadoriana, non rispettando le decisioni della mia gente, che rifiutava qualsiasi attività di estrazione nel nostro territorio. Le persone furono minacciate, torturate e perseguite. Quando accade qualcosa del genere, cosa fai? Ti ribelli e combatti a tua volta, tutti insieme”.

Che messaggio vorresti dare ai lettori diVogue?

“Noi siamo natura. Dobbiamo abbandonare l’idea che la natura sia oggetto di sfruttamento. La popolazione indigena lo sa, perché ha vissuto a stretto contatto con la terra per centinaia di anni. È cruciale che la conoscenza degli indigeni venga messa al centro della politica climatica e degli organi decisionali.”

2. Vanessa Nakate (@VanessaNakate1)

La 24enne di Kampala, Uganda, è un membro diFridays For Future e fondatrice di Rise Up Climate Movement, movimento che punta i riflettori sul lavoro degli attivisti in Africa.

Perché hai deciso di far sentire la tua voce sulla crisi climatica?

“Dopo alcune ricerche, mi sono resa conto dell’impatto che ha sulle persone del mio paese e sul continente africano. Ho capito l’urgenza della crisi climatica, e che si tratta di qualcosa che sta distruggendo la vita delle persone.”

Cosa dovrebbero fare le persone che vogliono partecipare?

“La gente deve informarsi su ciò che sta accadendo in diverse parti del mondo. Magari non c’è una crisi climatica nel tuo territorio, ma quando scopri che ci sono milioni di persone colpite da ciò, risulta difficile non fare nulla a riguardo. Mi auguro che questo possa ispirare le persone a far sentire la propria voce e a servirsi di risorse e piattaforme social per lottare per la giustizia.”

3. Tori Tsui (@ToriTsui_)

La 27enne cresciuta a Hong Kong e attualmente residente a Bristol, nel Regno Unito, è in procinto di lanciare una nuova piattaforma intitolataBad Activist Collectiveed è una delle persone dietro ilPass The Mic Climate.

Puoi parlarci dell’attivismo climatico di cui ti stai occupando?

“Nel 2019 ho partecipato a un progetto chiamato Sail For Climate Action, che puntava a dare voce ai giovani latinoamericani e caraibici. Insieme ad altri attivisti climatici abbiamo dato il via a una campagna intitolata Pass the Mic, che punta a coinvolgere personaggi influenti e brand per mettere in luce gli attivisti in prima linea e i divulgatori sul clima. È nato in risposta alla disattivazione dell’account Instagram di oltre sei milioni di follower di Sir David Attenborough.”

A cosa speri di assistere nel 2021, in materia di azione sul clima?

“Il 2021 è l’anno del clima. Voglio continuare a vedere l’entusiasmo del movimento sul clima, e che la giustizia climatica diventi la priorità anche nell’opinione pubblica. Dobbiamo coinvolgere tutti, soprattutto le aree e le persone più emarginate.”

4. Ridhima Pandey (@RidhimaPandeyy)

La 13enne di Haridwar, India, è stata una delle 16 giovani attiviste nel 2019 adenunciare alle Nazioni Unitela mancanza di azione governativa nei riguardi della crisi climatica. 

Come hai iniziato ad interessarti al movimento climatico?

“Nel 2013, quando avevo cinque anni, un'alluvione improvvisa e devastante si abbatté sul mio stato, l’Uttarakhand, in India. C’erano altri bambini che piangevano per aver perso i genitori e la casa. In seguito, chiesi ai miei genitori il motivo dell’alluvione e mi dissero che era a causa del riscaldamento globale, in aumento per via dell’emissioni di gas serra antropiche. Quando ho capito che il mio futuro e quello delle generazioni future era in pericolo, sapevo che era arrivato il momento di agire.”

Vuoi lanciare un messaggio ai nostri lettori?

“Le scelte che fate oggi influiscono sul nostro futuro. Il cambiamento climatico è reale – vi prego, aiutateci a salvare il pianeta e il nostro futuro.”

5. Pattie Gonia (@PattieGonia)

L’ambientalista queer Win Wiley, 28 anni del Nebraska, Stati Uniti, dà un taglio umoristico alle questioni climatiche grazie al suo alter-ego drag Pattie Gonia (come il marchio di abbigliamento sportivo e da esterni, Patagonia).

Da dove proviene il tuo interesse per l’ambiente?

“Dal mio amore sempre più forte per gli spazi aperti e il drag. Ho unito le due cose e ciò mi ha portato a connettermi profondamente con la mia identità e la natura.”

Cosa ti ha spinto ad aprire il tuo account Pattie Gonia.

“Inizialmente l’ho creato per condividere la mia forma d’arte drag e i miei fallimenti nel tentativo di fare trekking con tacco 15. Da allora, l’account si è trasformato in una comunità di persone queer e alleati appassionati, che agiscono in maniera imperfetta e vogliono crescere come sostenitori del clima e della vita all’aria aperta.”

6. Earthrise (@Earthrise.Studio)

Fondato dalla fotografa londinese Alice Aedy e gli Youtuber Jack e Finn Harries, tutti 27enni, Earthrise analizza i problemi climatici fondamentali in maniera chiara e concisa.

Com’è nato Earthrise?

“Per decenni non siamo riusciti a parlare in maniera adeguata dei cambiamenti climatici. Attraverso Earthrise speriamo di condividere una nuova prospettiva sulla crisi climatica, imbrigliando l’ottimismo e l’immaginazione necessaria a costruire il mondo di cui abbiamo urgente bisogno. Puntiamo inoltre a chiarire i dati concreti, il gergo e grafici astratti che hanno dominato per troppo tempo la conversazione sul clima.”

Che consiglio vorreste dare alle persone che vogliono fare la differenza?

“Il movimento climatico ha bisogno di voi! Non dovete necessariamente essere dei perfetti ambientalisti per unirvi al movimento – se tutti fossero perfetti, avremmo un movimento molto ristretto. Battersi per un futuro migliore è un diritto di tutti.”

7. Queer Brown Vegan (@QueerBrownVegan)

Isaias Hernandez, 24enne di Los Angeles, punta a educare le persone al veganismo, a una vita senza sprechi e alla giustizia ambientale.

Perché hai deciso di dare vita al tuo account?

“Ho creato Queer Brown Vegan dopo aver realizzato che l’educazione ambientale dovrebbe essere accessibile a tutti. Grazie al mio vissuto, che mi ha fatto affrontare ingiustizie ambientali, e una laurea in scienze ambientali, ho voluto dare vita a un luogo sicuro dove le persone potessero parlare della crisi del pianeta.”

Hai consigli per chiunque stia prendendo in considerazione di diventare vegano?

“Iniziate da un passo alla volta. Il formaggio è senza dubbio una delle cose più difficili a cui rinunciare. Tuttavia, potreste iniziare a introdurre il formaggio vegano a poco a poco per abituarvi al sapore! Non bisogna essere perfetti per aderire al veganismo, l’importante è essere sempre attivi nel ricercare modi che riducano il nostro impatto ambientale.”

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