Come nasce il vestito tie-dye haute couture di Alexander Mcqueen

Tessuto sapientemente tagliato sui tavoli di cucina e poi tinto nei giardini. È questa la poetica immagine che ci offre Alexander McQueen per raccontare la

creazione dei suoi abiti haute couture pre primavera estate 2021. 

La collezione riecheggia alla silhouette della metà del XX secolo, tra scollature a cuore, spalle morbide e gonne strabordanti, proposta in una palette cromatica romantica e iperfemminile nei toni del rosa, punteggiata da pennellate di nero. 

© Chloe Le Drezen

Per ottenere questo effetto scenico, un tie-dye efficace ma coerente al disegno immaginato, sono state eseguite diverse operazioni nonché esperimenti: il capo è stato tagliato, modellato, scucito, tinto, rimontato e ricucito, numerosi passaggi per soddisfare le aspettative creative.

Il capo emblema di questa collezione che manifesta con ridondanza e opulenza questo meticoloso lavoro, è l'abito in organza (originalmente pensato di pizzo) color bianco ostrica, rosa albione e nero. Il tessuto, riciclato dallo stock d'archivio, è stato tagliato direttamente in casa da uno dei sarti di Alexander McQueen: una volta ottenuti tutti i pezzi, è stato plasmato il capo haute couture che ha ricreato un affascinante effetto degradé che dall'orlo risale verso la scollatura a cappa. L'opera più delicata è stata quella di montare ogni balza, una dopo l'altra, per creare l'armonia tra tie-dye e onde sinuose.

Un vero capolavoro che ci racconta la maestosità del lavoro sartoriale che ogni abito Alexander McQueen rappresenta.

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