I film più tristi di sempre da vedere in streaming

5 film tristi (per la serie #MaiUnaGioia)

Esorcizzare la tristezza? Ai più piccoli lo insegnano capolavori d’animazione come Inside Out (Disney+) con una formula semplice

semplice: “basta” viverla, parlarne, affrontarla, senza nasconderla in un angolino della propria anima. Certo, in questo caso il sentimento ha la faccina paffuta di un esserino blu con un taglio a scodella, occhiali giganti e lacrima facile, ma qualunque forma assuma la storia non cambia.
Per chi la guardasse negli occhi con maratone di film strappacuore per crogiolarsi nel dolore, di qualunque natura esso sia, c’è almeno una buona notizia: la lista dei titoli è lunga e variegata e, grazie all’offerta delle piattaforme streaming più famose, si può creare una vera e propria library per quando si è giù di morale. Funzionerebbe più o meno come le playlist di Spotify, che spaziano dalla musica da palestra alle ballate romantiche, per assecondare il giusto stato d’animo.

Quali sono i film più tristi in assoluto? Difficile dirlo, soprattutto perché la sensibilità cambia da persona a persona e ad alcuni basta guardare una pubblicità con un cagnolino in TV per sciogliersi di commozione. La tipologia sick lit comprende molte pellicole che abbracciano malattia e morte, se proprio di perdita si vuole parlare, come ad esempio Colpa delle stelle (TIMVision). Eppure la sofferenza ha tante forme, dallo struggimento classico delle storie in costume come Via col vento (Netflix), pur sapendo che domani è un altro giorno, alle discriminazioni di vario genere. Ci sono storie dolorose di orgoglio LGBT+ come Dallas Buyers Club, Moonlight e The normal heart (tutte su NowTV), con personaggi che hanno precorso i temi di battaglie arcobaleno come The Danish Girl (TIMVision) e Philadelphia (Amazon Prime Video). E poi ci sono racconti epici d’ingiustizia, come ne Il miglio verde (Amazon Prime Video), di sete di libertà come Les Miserables (TIMVision) o di conoscenza come La teoria del tutto (Netflix), ma anche vicende intime di persone che sanno fare la differenza nel privato come Io, Daniel Blake (Amazon Prime Video) o ispirando le folle come Forrest Gump (Netflix), dalle lotte sociali a quelle artistiche, come A star is born (RakutenTV). Possono essere gioiellini pluripremiati come Kramer contro Kramer (RakutenTV) o Il paziente inglese (NowTV), ma alla fine quello che conta è che siano capace di smuovere un nodo emotivo che strozza l’anima.

Ecco allora cinque film che sono tutti tristi ma ciascuno a modo suo, per ogni diversa sfumatura di dolore si abbia voglia di proiettare sullo schermo:

1. L’ultimo dei Mohicani (Google Play)

L’ultimo dei Mohicani è struggente almeno quanto l’idea che il suo protagonista, Daniel Day-Lewis, si sia ritirato dalle scene. Questo capolavoro fa parte della rosa delle sue pellicole più tragiche e poetiche, come Il mio piede sinistro. Il suo protagonista, Nathan detto Occhio di falco, si ritrova a combattere fianco a fianco con la tribù di nativi americani che l’ha adottato. Il viaggio fisico e figurato verso la libertà, o per meglio dire la sopravvivenza, sembra sempre più disperato e irto di pericoli e tradimenti, soprattutto quando trova un ideale altissimo per cui vivere e sacrificarsi, l’amore per Cora. La disumanità del conflitto in Nord America a metà del 1700 si acuisce passo dopo passo e assomiglia sempre meno ad una guerra e sempre più ad un genocidio. Duro come un pugno nello stomaco, riapre ferite mai realmente sanate.

Daniel Day-Lewis in L'ultimo dei Mohicani

2. L’attimo fuggente (TIMVision)

Nell’eredità cinematografica di Robin Williams L’attimo fuggente spicca come un faro in questo racconto di formazione, che traghetta un’intera generazione attraverso la perdita e la rinascita. L’immagine conclusiva della pellicola, con gli studenti sui banchi a salutare e porgere i propri rispetti al professore, è entrata di diritto nelle scene cult della storia del cinema. Ma partiamo dal principio: in un esclusivo – nonché rigido e tradizionalista – collegio maschile del Vermont arriva un nuovo docente di letteratura, John Keating, uno di quelli fuori dagli schemi, che punta al cuore dei ragazzi e lo conquista a suon di versi di Walt Whitman. Gli allievi sono talmente ipnotizzati dal suo carisma e dalla sua umanità che fondano una loro comunità segreta, la setta dei poeti estinti, dove sono liberi di condividere sogni e desideri. La fragilità di uno di loro, però, punta i riflettori sull’operato del docente, tarpando le ali ai compagni, che finalmente pensavano di aver trovato la loro voce nel mondo. Non tutto è perduto, anzi sarà proprio questa tragedia a traghettare i ragazzi dall’adolescenza all’età adulta. Quest’ode malinconica ai mentori, ai buoni maestri di vita, lascia il segno.

Robin Williams in L'attimo fuggente

3. I segreti di Brokeback Mountain (RakutenTV)

Il pluripremiato capolavoro di Ang Lee racconta con ruvido realismo una storia d’amore impossibile, eppure potentissima, tra due montanari, Jack (Jake Gyllenhaal)ed Ennis (Heath Ledger). Passano gli anni e la magia di quel lavoro estivo che li ha uniti la prima volta si ripete ogni volta che i protagonisti riescono a ricavarsi una parentesi da soli lontani dalle rispettive famiglie (e mogli). Poche, pochissime parole per un sentimento più forte dei pregiudizi e della distanza: nessuno di loro è davvero libero di amare alla luce del sole ma entrambi sanno alla perfezione che il legame che li lega resta indissolubile. Questa storia così controversa e travagliata viene portata alla luce con una rara poesia e sbriciola il cuore in pezzettini minuscoli, ma sa anche consolare.

 Jack Gyllenhaal e Heath Ledger in I segreti di Brokeback Mountain

4. Titanic 3D (Amazon Prime Video)

La nuova versione del kolossal di James Cameron che ha lanciato la carriera di Leonardo DiCaprio eKate Winslet, inaugurando l’amicizia tra i due divi che continua ancora oggi più forte che mai, riporta in vita una delle tragedie della storia umana isolando la vicenda di un amore che va oltre le caste sociali, le convenzioni e la ragione. Titanic resta il terzo film con maggior incasso al box office nella storia del cinema e l’immagine del protagonista Jack abbracciato alla sua Rose con le braccia aperte sull’oceano, quasi stesse per spiccare il volo, resterà per sempre nell’immaginario collettivo. Lui è un ragazzo che finisce a bordo all’ultimo minuto, in terza classe, sperando di trovare nel sogno americano una nuova vita, ma quel 10 aprile 1912 ne cambia il destino in maniera in attesa. Tutt’altra storia, invece, per la giovane dell’alta società, costretta ad un matrimonio combinato e quindi con davanti a sé la prospettiva di un’infelice gabbia dorata. Quei pochi momenti insieme di rarefatta e volatile felicità culminano in tragedia ma raramente è stato più liberatorio il pianto dopo i titoli di coda.

Titanic 3 D

5. Precious (Netflix)

La storia di Precious toglie il respiro per la brutalità che porta in sé. La protagonista, analfabeta e povera, subisce abusi sessuali da parte del padre dall’età di tre anni e dai ripetuti incesti nascono due bambini, di cui uno con la sindrome di Down. La madre si scaglia su di lei con violenza inaudita e lei finisce in mezzo ad una strada, sola e disperata. Alcuni incontri casuali che iniziano a credere in lei l’aiutano ad imparare a leggere e scrivere, ma soprattutto a trovare l’amore per se stessa che non ha mai conosciuto. Man mano che la vicenda evolve vengono alla luce agghiaccianti dettagli della ferocia subita fin da bambina: il lupo cattivo non si trovava fuori dalla porta, ma dentro casa, ma anche di questo è stata sempre colpevolizzata. Quando l’uomo muore di AIDS anche Precious (l’esordiente Gabourey Sidibe, che per il ruolo conquista una nomination agli Oscar) si scopre essere sieropositiva. Eppure, nonostante tutto, riesce a trovare un barlume di luce in quest’esistenza buia e martoriata. Un autentico calvario, insomma, raccontato con realismo straziante.

Precious

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