Haute Couture Parigi: Van Cleef & Arpels presenta i gioielli Sous les étoiles

Scienza e arti s'incontrano nella nuova collezione d'Alta Gioielleria firmata Van Cleef & Arpels, “Sous les étoiles, un sogno celeste”

L'Alta Gioielleria è forse quella

punta di diamante tra le arti estetiche che ci ricorda che la creazione del bello e ben fatto non è solo un sogno. Come scrive Franco Cologni nel suo Elogio della mano dedicato a Van Cleef & Arpels, questa Maison, "che nasce dall'amore e dalla poesia, all'amore e alla poesie sempre ritorna". Questa volta volta, però, lo sguardo acuto di osservazione non è la Madre Terra: la collezione, presentata durante la Haute Couture, è un racconto interstellare che parte dalle opere letterarie terrene fino a raggiungere i confini più estremi della scienza

Il nome Van Cleef & Arpels non esprime solo prestigio o ricchezza, nonostante la maestria unica nel realizzare i suoi pezzi d'Alta Gioielleria. Non si piega alla grossolanità dello status symbol. La Maison aspira a qualcosa di più alto, fine e colto, perché ha la capacità di raccontare storie attraverso i suoi gioielli. Al prestigio artistico, alla qualità di esecuzione e alle preziosissime pietre incastonate, troviamo un valore aggiunto reso tale grazie all'inesauribile sete di cultura. Ne scaturisce una ricchezza interpretativa sospesa tra l’estetica distintiva della Maison e la libertà creativa che qui, nella collezione Sous les étoiles, un sogno celeste, prende forma tra pianeti danzanti e caduche stelle. È il fascino dell'ignoto, il mistero dell'Uomo e del suo rapporto con l'Universo. 

Tra cultura e poesia, amore e raffinatezza, in occasione della Haute Couture di Parigi abbiamo intervistato Nicolas Bos, Presidente e CEO di Van Cleef & Arpels, che ci ha raccontato in anteprima la nuova collezione d'Alta Gioielleria.

È curioso come in questo momento particolare che stiamo vivendo, Van Cleef & Arpels guarda al Cielo, al suo infinito e al suo mistero che cela. Questi pezzi vogliono essere un'affascinante riflessione sul rapporto Uomo-Natura? 

La natura è stata fin dal principio un’importante fonte d’ispirazione per la gioielleria, le arti decorative e, probabilmente, qualsiasi forma di rappresentazione. È alla natura che designer, artisti, donne e uomini in generale guardano quando cercano bellezza e ispirazione. Certamente per una Maison come Van Cleef & Arpels, che ha una grande tradizione nell’Alta Gioielleria e nelle arti decorative, è sempre stata una delle  principali fonti di ispirazione. La natura come la troviamo nei campi e nelle foreste con i fiori e le forme vegetali. La fauna con la sua diversità e varietà di animali: uccelli, farfalle ma anche animali della fauna africana come i leoni. Nel corso del XX secolo abbiamo guardato più alla Terra, trovando ispirazione anche sotto la superficie del mare e degli oceani. Abbiamo realizzato alcuni creazioni e collezioni di Alta Gioielleria ispirate al mondo sottomarino, sia reale sia di fantasia. Naturalmente un’altra fonte di ispirazione è il cielo e l'universo, quando volgi lo sguardo verso l’alto e cerchi di trovare la bellezza tra le stelle. Si può trovare questa fonte di ispirazione nelle creazioni Van Cleef & Arpels sia su base permanente che a seconda della collezione, del periodo, del tema o della storia che vogliamo raccontare. Ad esempio dieci anni fa, abbiamo creato un'intera collezione ispirata alla visione di Jules Verne che rappresenta un altro modo di osservare la natura. La collezione erano suddivisa in quattro capitoli: il primo ispirato a Cinque settimane in pallone esplorava la giungla e la foresta, uno riguardava la Terra stessa come raccontata in Viaggio al centro della Terra , quindi quello che possiamo trovare sotto la superficie terreste, le grotte e i cristalli; il terzo, ispirato a Ventimila leghe sotto i mari, esplorava i mari e gli oceani, infine il quarto capitolo ispirato a Dalla Terra alla Luna è stato un'opportunità per esplorare le forme e i colori delle costellazioni, dei pianeti, delle stelle e dell’universo. Dieci anni dopo abbiamo deciso di prendere nuovamente spunto da quell'ispirazione. Questa volta non con un solo capitolo all’interno di una collezione, ma con una collezione interamente dedicata alla rappresentazione dell’universo. 

Tavola VII, Mondi illuminati da molteplici soli - L’Astronomia popolare

© Collezione Flammarion

La collezione è un invito a tornare a guardare il Cielo e a essere più riflessivi?

Probabilmente, ma non è stato voluto. Quando abbiamo pensato questa collezione, tre o quattro anni fa, non avevamo idea che avremmo vissuto questo anno molto strano caratterizzato dalla pandemia, ma è vero che alzare lo sguardo e osservare l'infinito è ancora più importante e rilevante in un periodo in cui gli spostamenti sono limitati e in cui bisogna restare in casa. È probabilmente una delle rare fughe di cui possiamo godere e che possiamo concederci tutto l'anno. Ritengo che sia ancora più importante in questo periodo perché rappresenta quel bisogno di evasione e di poesia di cui tutti sentiamo il bisogno. Alzare lo sguardo è probabilmente un buon modo per sfuggire alla quotidianità, a volte impegnativa e frustrante, che stiamo affrontando in questi ultimi mesi. 

Il Cielo ha sempre suscitato un notevole interesse nell'Uomo: raccontato nelle storie, indagato dalla scienza o mostrato nell'arte. Com'è stato reso questo tema, tra pianeti danzanti e stelle inarrivabili, nell'Alta Gioielleria?

Il modo in cui abbiamo voluto rappresentare il tema è tipico dell'approccio di Van Cleef & Arpels nel creare una collezione di Alta Gioielleria. Prendiamo ispirazione, non solo dalla storia della Maison, ma anche da discipline artistiche quali la letteratura, la poesia e, naturalmente, le rappresentazioni di arte visiva. 
Quando si è trattato di osservare il cielo ciò che ci ha davvero ispirato è stato, oltre allo sfavillio delle stelle e l'esplosione di colori di una supernova, l'occasione di tornare indietro nel tempo e, in particolare, esaminare come l’universo è stato interpretato e rappresentato in passato nella letteratura e nell'arte.
Tra i testi che ci hanno ispirato ce ne sono alcuni molto antichi come quello di Luciano di Samosata, filosofo greco del II secolo, ma anche di Giovanni Keplero che all'inizio del XVII secolo scrisse un bellissimo romanzo intitolato Il sogno, in cui racconta le avventure del giovane Duracoto, e in particolare il suo viaggio sulla Luna, dalla cui superficie osserva l'universo, la Terra e il sole. È un testo molto bello e poetico che Keplero aveva scritto con intenti divulgativi al fine di promuovere la sua visione scientifica in un mondo che rifiutava il sistema eliocentrico copernicano. Poiché Keplero come scienziato non poteva sostenere la sua visione in cui la Terra non era al centro dell'universo, lo fece allora attraverso la letteratura con un racconto fantascientifico. Un connubio tra scienza e arte che è ciò che guardiamo quando cerchiamo l’ispirazione. Allo stesso modo, alcuni secoli dopo, l’opera di Jules Verne prende spunto da immagini e scoperte scientifiche, per trasportarci in mondi di fantasia e immaginazione. C'è anche un altro libro che ci ha ispirato ed è abbastanza famoso in Francia, e credo anche in Europa, che si intitola L'Astronomia Popolare di Camille Flammarion. Pubblicato alla fine del XIX secolo è un saggio che raccoglie le conoscenze dell'epoca sulle stelle, sul cielo, sulle costellazioni e sul movimento dei pianeti ma descritti in modo facilmente comprensibile a tutti. Il testo è anche magnificamente illustrato con incisioni e immagini, che sono emblematiche di quel periodo. Queste rappresentazioni sono una fonte di ispirazione visiva molto forte caratteristiche di un periodo in cui la scienza e la fantasia, la scienza e l'arte si intrecciavano e c’era un elemento poetico nell'approccio scientifico. Oltre a questo periodo, che va dal XVII al XIX secolo, ciò da cui abbiamo preso ispirazione sono le immagini delle recenti scoperte della NASA e dell'Agenzia Spaziale Europea fotografate dai nuovi telescopi che vengono utilizzati per osservare i fenomeni dello spazio. Queste nuove tecnologie hanno dimostrato che l'universo non è, come solitamente lo si immagina, nero o blu scuro costellato da puntini luminosi ma al contrario è pieno di colori con esplosioni di rosso, viola, blu, giallo e ogni tipo di costellazione, ogni tipo di stella ha una propria combinazione di colori e di motivi davvero straordinari. In un certo senso, possiamo associare tutte queste rappresentazioni storiche del cielo tra mitologia e astrologia con la visione contemporanea che ci viene fornita dalla scienza attuale attraverso delle immagini altamente evocative.

Come avete reso i colori dell'Universo nella collezione? Quali pietre sono state selezionate?

In questo risiede la nostra maestria. Nei gioielli il colore viene interpretato con le pietre associate ai motivi e ai disegni che prendono ispirazione sia dalla storia antica, a cui ho accennato prima, sia dalla moderna osservazione scientifica dell’universo. Teniamo in considerazione la mitologia dei pianeti, la rappresentazione astrologica del cielo, soprattutto per le creazioni figurative quali animali, figure femminili e galassie che sono associate a uno specifico pianeta, a una specifica costellazione, a uno specifico segno zodiacale. Questi disegni, queste linee, questi motivi sono stati abbinati a colori vibranti provenienti dall'immaginario più recente. In questo caso abbiamo rappresentato tutte queste sfumature con zaffiri e rubini, ma anche con smeraldi, granati, acquemarine, tormaline, pietre ornamentali molto spesso combinate insieme per creare un senso di molteplicità e varietà di colori che in qualche modo riflette, ancora una volta, ciò che possiamo vedere nelle straordinarie immagini dell’universo riprese in questi anni. Ed è proprio quello che abbiamo cercato di trasporre nella collezione.

Infine la cometa, un appuntamento raro e incantatore che catalizza lo sguardo dell'umanità. Qual è il significato che avete dato scegliendola per la collezione?

Abbiamo diverse creazioni ispirate al fenomeno celeste della cometa. Probabilmente perché ciò che vogliamo rappresentare nei gioielli, soprattutto da Van Cleef & Arpels, è l'idea di leggerezza, l'idea di movimento. E il cielo è sempre in movimento. 
Comete e stelle cadenti rendono l’idea del movimento in cielo come farfalle o uccelli del paradiso lo fanno in natura. Si tratta davvero di un piccolo miracolo. Qualcosa che appare nel cielo, attraversa la notte per poi scomparire. È un momento sempre molto affascinante e cercare di catturare quell’attimo in un gioiello è una sfida molto eccitante. È per questo che usiamo, tra le altre, la tecnica d’incastonatura del Serti Mystérieux (ndr l'immagine in copertina) che conferisce un interessante effetto di movimento alle creazioni. Nel bracciale manchette Ison, che rappresenta l’omonima cometa, il Serti Mystérieux di rubini - ma può essere realizzato anche con zaffiri o smeraldi - delinea sorprendenti linee di fuga che rappresentano l'accelerazione e la velocità, il movimento della cometa e delle stelle cadenti. 
Le stelle cadenti ci hanno ispirato perché è il momento della vita in cui guardi il cielo, chiudi gli occhi ed esprimi il desiderio di essere fortunato e da Van Cleef & Arpels crediamo nella fortuna.

Van Cleef & Arpels

© Bertrand Moulin

Van Cleef & Arpels

© Bertrand Moulin

Van Cleef & Arpels

© Bertrand Moulin

Van Cleef & Arpels

© Bertrand Moulin

Van Cleef & Arpels

Van Cleef & Arpels

© Bertrand Moulin

Van Cleef & Arpels

© Bertrand Moulin

Van Cleef & Arpels

© Bertrand Moulin

Van Cleef & Arpels

© Bertrand Moulin

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© Bertrand Moulin

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