Il viaggio a DeusLand, il mondo alternativo ispirato ai videogiochi creato da Andrea Grossi, continua con la seconda collezione presentata in occasione della finale del festival di Hyères. Il contrasto tra
il passato e il futuro torna a essere il tema centrale, così come era stato nella prima stagione, in una contrapposizione tra un’estetica storica e la sua trasposizione futuribile. In questo caso il concept è stato ulteriormente accentuato dall’utilizzo di tecniche innovative per la manipolazione dei materiali, quali lavorazioni 3D e con il laser, ma anche grazie alla scelta di soluzioni alternative alla pelle, elemento distintivo delle creazioni di Grossi. L'idea è stata quella di sperimentare con pelle di rabarbaro, di olive e di riciclare gli scarti dell'industria conciaria per le creazioni iperrealiste del designer che, in questo modo, ha voluto sottolineare l’importanza di trovare delle opzioni sostenibili e coniugarle con l’artigianalità di piccole realtà locali italiane, per un Made in Italy innovativo. Il passato e il futuro convivono così, non solo concettualmente, ma anche e soprattutto nella pratica, per valorizzarsi a vicenda, sfruttando un contrasto che delinea una nuova estetica.
Lo stile biker predomina decisamente nella collezione con pantaloni da motociclista e blouson con abbottonatura laterale ricurva, decorati dalla stampa iperrealistica della pelle umana e dai tatuaggi realizzati con il laser. A questi si affiancano completi in fantasia check che ricorda la carta di un'antica mappa con mini loghi commerciali all-over e inseriti fluorescenti, per un look da cowboy galattico. Lo stesso check distorto è anche usato per un soprabito in pelle con inserti anatomici che sono riprodotti inoltre in una versione in neoprene con lavorazioni 3D, per un ensemble top e pantaloni. Ritornano le stampe Toile de Jouy che avevano già caratterizzato la prima collezione di Andrea Grossi, per decorare i duvet con chiusura asimmetrica e la sottile e aderente maglia in jersey.