È morto Tom Moore: chi era il veterano omaggiato dalla Regina

Sir Thomas Mooreè scomparso. Come ha riferito la figlia, dopo un ricovero in ospedale il 31 gennaio, l'eroe centenario è caduto vittima del covid-19 che

ne ha causato una grave polmonite. Sir Tom Moore, il veterano, baronetto della regina e superstar della musica. Sir Thomas Moore, podista, eroe, fundraiser dei record. Sir Thomas Moore, benefattore e filantropo, artista e viaggiatore e a suo modo maître à penser. Ma chi era davvero Sir Thomas Moore, l'uomo che ha saputo entrare nell'immaginario collettivo raggiunti i cento anni di vita? Quale era la sua storia? Da dove è partito il suo percorso che l'ha condotto dall'ottavo battaglione al Castello di Windsor? Ecco tutto quello che c'è da sapere su di lui.

Sir Tom Moore: quando è nato? E dove?

Sir Tom Moore

© Jenny Goodall / IPA

Sir Thomas Moore è nato a Keighley, nel West Yorkshire, una cittadina inglese da 70mila abitanti che si presenta esattamente come una cittadina inglese da 70mila abitanti: clima umido, case basse, pochi palazzi e tutto il verde che serve a mettere radici. Tanto è vero che sir Tom Moore, da qui, non è mai andato via. Nato il 30 aprile 1920 da Isabella e Wilson Moore, lei direttrice scolastica, lui costruttore edile, sir Thomas Moore è sempre rimasto legato alla sua città natale che oggi ne piange la scomparsa. Robbie Moore, membro del Parlamento per Keighley ha dichiarato oggi: "Keighley ha perso uno dei suoi migliori cittadini". E si parla già di una targa in città per ricordarne la memoria.

Sir Tom Moore: la carriera militare.

Sir Tom Moore

© Pool/Samir Hussein

Un'infanzia felice, le scuole vicino a casa, una vita che sembrava votata all'ingegneria civile. Ma il Destino aveva altri piani per sir Thomas e così, per la prima volta, cambia le carte in tavola quando Thomas ha 20 anni. Maggio 1940, da Keighley all'ottavo battaglione, Reggimento del Duca di Wellington. Il viaggio è lungo con il corpo e con la mente specie perché  c'è la Seconda Guerra Mondiale inizia a bussare alle porte del Regno Unito con il suono degli accordi della Quinta di Beethoven incisi nei bollettini dal fronte.  Il fronte è un'ipotesi ma non per Thomas: diventa addestratore, fa carriera e inizia a viaggiare. Prima l'India, poi il Myanmar e infine, nel 1945, il ritorno nel Regno Unito tra i carristi di Churchill. Il congedo, a conflitto concluso, è con onore. La guerra è finita. Ma qualcosa nel cuore resta sempre. "La guerra è stata una cosa che abbiamo fatto, una cosa con cui abbiamo vissuto e una cosa che è tornata a casa con noi."

Sir Tom Moore: la vita privata, gli affetti, i figli

La storia personale di Sir Tom Moore è legata anche a un grande amore, quello per la moglie Pamela. La coppia si era conosciuta dopo il congedo dell'uomo: Tom stava muovendo i primi passi come venditore mentre Pamela, all'epoca del loro incontro, era un office manager. Nella sua autobiografia, Tom parla dell'amore con Pamela come di un vero e proprio colpo di fulmine. Dal matrimonio, da quegli “anni felici”,  dall'unione nascono due figlie: Lucy e Hannah. Ma il destino, per la seconda volta, viene a bussare alla porta di Thomas: a 60 anni a Pamela viene diagnosticata una demenza con una rapida degenerazione della sua situazione clinica.  A nulla valgono i tentativi del marito di tenerla con sé e accudirla. Nello strazio dell'uomo, a due anni dalla diagnosi, Pamela è costretta ad entrare in una casa di cura dove poi morirà nel 2006.

Sir Tom Moore: dalle corse in moto alla 100th Birthday Walk

Sir Tom Moore

© Pool/Samir Hussein / Getty Images

Lo spirito di Thomas Moore è sempre stato quello della sfida a se stesso: prima come pilota di moto (a livello agonistico) poi con la sua ultima, grande, impresa: la 100th Birthday Walk. Il 6 aprile 2020, nel momento più drammatico della prima ondata del covid-19, Sir Tom hainfatti avuto l'intuizione che ha cambiato per sempre la sua vita. In vista del suo centesimo compleanno, l'uomo decide di aprire una raccolta fondi a sostegno del National Health Service: l'obiettivo è compiere 100 giri del suo giardino con il deambulatore per raccogliere 1000 sterline. In 4 giorni l'obiettivo economico è raggiunto. Si alza l'asticella, si punta alle 5000 sterline. Poi mezzo milione. La voce si sparge e la camminata di Sir Thomas diventa di interesse nazionale: i 100 giri sono completati il 16 aprile di fronte dalla guardia d'onore del Primo Battaglione del Reggimento dello Yorkshire giunta davanti al suo giardino per commemorare l'iniziativa. La sua risposta a tale onore? "Fare altri cento giri" ovviamente. Nel giorno del suo compleanno, il 30 aprile, Sir Tom ha raccolto trenta milioni di sterline infrangendo ogni record di fundraising nella storia del Regno Unito. Dai 100 giri al 45 giri: in occasione della fine dell'impresa della camminata, Michael Ball ha infatti deciso di dedicare a Sir Tom You'll never Walk Alone cantata live durante BBC Breakfast. Il singolo estratto dal live, firmato Decca Records con una parte parlata dello stesso sir Tom Moore, è letteralmente schizzaro in cima alla classifica diventando il numero uno della UK Singles Charts trasformando Sir Tom nell'unico centenario ad aver mai avuto un singolo al numero uno della classifica del Regno Unito. 

Sir Tom Moore e il cordoglio della regina.

La Regina Elisabetta II e Sir Tom Moore

© Pool/Samir Hussein

La foto che però ha trasformato l'incredibile storia di Sir Tom Moore in un caso internazionale vede protagonista proprio lei: la regina Elisabetta II. Il 17 luglio 2020, infatti, dopo l'interessamento del Primo Ministro Boris Johnson e dopo una petizione pubblica con centinaia di migliaia di adesiono, nel quadrato del Castello di Windsor, la regina e Sir Tom si sono incontrati per il conferimento del titolo di Baronetto. A guardare oggi lo scatto, con la regina con la spada e Sir Tom in compagnia del suo deambulatore, non si può che rimanere colpiti dalla perfetta simmetria creata da due figure che sono l'emblema stesso della dedizione al dovere: la regina Elisabetta II che ancora oggi, nel cuore della pandemia, non ha mai mancato ai propri doveri istituzionali e Sir Tom che, a cento anni, non ha rinunciato a dare il proprio contributo al paese. E oggi, nel giorno dell'addio a Sir Tom, è stata proprio Sua Maestà a voler fare le condoglianze alla famiglia di Sir Tom, mandando un messaggio personale. Un portavoce di Buckingham Palace ha riferito che la regina Elisabetta II ha voluto dire che i suoi pensieri e quelli della royal family sono con la famiglia di sir Tom onorando "l'ispirazione che ha dato alle persone del Regno Unito e a tutto il mondo".

Sir Tom Moore: una frase per ricordarlo.

"La vita è fatta per essere vissuta e io ho sempre creduto che l'età non sia una barriera per viverla"

Sir Thomas Moore

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