Il giovane dj e producer italianoThomas Costantin, noto per essere stato uno degli ultimi dj resident del Plastic di Milano prima della pandemia, torna a
A circa un anno di distanza dalla chiusura delle discoteche, il 21 gennaio 2020, Costantin pubblica Berlin, singolo prodotto da Francesco “Pisti” Pistoi per l’etichetta indipendente Fluidostudio. Il brano racchiude in sé tante prime volte di Thomas Costantin: è il primo pezzo scritto e cantato in italiano, il primo singolo del nuovo progetto artistico per Fluidostudio, la prima volta che si presenta con il proprio nome anagrafico, nonché la prima volta che rivela il suo volto sulla cover di un singolo. Il videoclip, pubblicato il 4 febbraio 2021, è realizzato in co-produzione tra Fluidostudio e Dare Studio, con la regia di Nicola Garzetti e la direzione artistica di Stefano Libertini Protopapa.
«Durante la pandemia ho avuto il tempo di dedicarmi a un progetto tutto nuovo che mi potesse far essere più vicino al mio pubblico italiano. Ho fatto delle prove e mi sono reso conto che cantare in italiano mi piace anche di più. La nostra lingua è bellissima.», ci ha raccontato Thomas Costantin. «Quest'ultimo anno non è stato sicuramente un anno da ricordare per la nightlife. Per quanto mi riguarda però, questa pausa mi ha lasciato lo spazio e il tempo di fare le cose che amo e di riprendere in mano la scrittura musicale. Sono molto contento di come sta partendo questo progetto di cantautorato elettronico e sono certo che il pubblico lo accoglierà bene. In questo periodo vige un malcontento generale, ma le persone hanno anche più bisogno di emozioni e la musica in questo è maestra».
La nightlife di cui Thomas Costantin stesso è parte è rievocata nelle sequenze oniriche e a tratti surreali del videoclip di Berlin. Berlino, considerata non come metropoli in sé, ma come emblema di un microcosmo notturno abitato da clubber, performer e figure tra le più disparate, viene raccontata attraverso immagini e personaggi: dall'attrice drammatica al giovanissimo club kid, dall'eccentrica burlesquer al timido modello italo-nigeriano, in una night scene ideale che abbraccia ogni diversità.
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Il videoclip è girato tra la sede del Q Club, luogo simbolo della scena milanese, e l'abitazione privata di Fornasetti, il designer che apre eccezionalmente le porte di quello che è considerato quasi un tempio segreto. In questi luoghi iconici, tra flash fulminei ispirati a David Lynch, giochi d'ombre e riflessi che rimandano all’estetica di Bergmann e Peter Greenaway, si rievocano sensazioni e ricordi ormai assopiti, risvegliando in noi la voglia di tornare a vivere al notte.