Black History Month: 8 film bellissimi che raccontano storie felici

Quando si tratta di rappresentare storie black sullo schermo, il dramma sembra sempre avere la meglio sulla gioia. Le storie felici sono decisamente sottorappresentate nel

cinema, e quelle che attirano l'attenzione di Hollywood (e, soprattutto, i finanziamenti) sono tipicamente racconti di lotta, incentrati sulla schiavitù, la segregazione e sul razzismo sistemico in corso.

Sebbene quei film mettano in luce importanti verità sui molti modi in cui la razza e il razzismo determinano le esperienze della gente di colore, la loro prevalenza oscura il fatto che nella nostra vita non ci sono solo traumi e violenza, ma c'è molto di più e che non tutte le nostre storie ruotano attorno al nostro rapporto con i bianchi. Oltre al dolore e alla tristezza, proviamo gioia, bellezza, amore ed estasi - l'intero spettro delle emozioni umane. È giusto che anche quei sentimenti si riflettano sullo schermo. Non è formidabile essere in grado di trovare felicità e umorismo in un mondo pieno di oscurità?

Ecco otto film che mettono in risalto e celebrano le altre sfaccettature della vita della gente di colore.

1.Dope – Follia e riscatto (2015)

In questo film del regista nigeriano-americano Rick Famuyiwa, tra i preferiti al Sundance, lo studente dell'ultimo anno Malcolm (Shameik Moore) e il suo stravagante gruppo di amici ossessionati dagli anni '90 vivono in una quartiere difficile di Inglewood, in California, e si ritrovano involontariamente trascinati in un mondo di droghe e criminalità dopo un pasticcio a una festa. Il film è molto divertente e accattivante (A$AP Rocky al suo debutto cinematografico è squisito nei panni dello spacciatore Dom), ma dietro le sue bravate, Malcolm lotta con il tipo di dilemma che molte persone di colore conoscono fin troppo bene. Dovrebbe seguire il consiglio di un borioso consulente scolastico e mettere in evidenza il suo background svantaggiato nel saggio di ammissione ad Harvard per aumentare le sue possibilità di ottenere un posto, o presentare la versione più olistica di se stesso che sfida le aspettative?

2.Il diritto di contare(2016)

Ambientato nei primi anni '60, Il diritto di contare (Hidden Figures) racconta la storia vera e poco conosciuta (almeno finora) di Katherine Johnson (Taraji P Henson), Mary Jackson (Janelle Monáe) e Dorothy Vaughan (Octavia Spencer) – tre matematiche afroamericane che hanno superato sia il razzismo di Jim Crow South che il sessismo dilagante per svolgere un ruolo fondamentale nel programma spaziale della NASA.

Storie come questa mostrano che il contributo dei neri alla società va ben oltre i campi riconosciuti solitamente della musica, dello sport e della letteratura. In un momento in cui le persone di colore e le donne sono ancora ampiamente sottorappresentate e sottovalutate nella scienza, nella tecnologia, nell'ingegneria e nella matematica, questo film è particolarmente pertinente.

3.Black Panther(2018)

Negli ultimi dieci anni nessun film ha elettrizzato la diaspora nera tanto quanto Black Panther. Da Lagos, a Londra, a Los Angeles, il pubblico si è presentato numeroso alle proiezioni del film di successo di Ryan Coogler, indossando orgogliosamente abiti di ispirazione africana.
L'epopea Marvel è ambientata nell'immaginaria nazione africana di Wakanda, un'utopia afro-futurista nascosta che guida il mondo in termini di progresso tecnologico. Il conflitto nasce quando, dopo la morte di suo padre, T’Challa (l'eroe interpretato da Chadwick Boseman) deve affrontare un nuovo avversario (Michael B. Jordan) che minaccia sia la sua corona che il destino della nazione. Il fatto che il film abbia incassato più di 1 miliardo di dollari al botteghino in tutto il mondo e sia stato nominato per il Miglior Film agli Academy Awards 2019 (poi risultato vincitore in tre categorie di produzione) ha confermato ciò che abbiamo sempre saputo: le storie che hanno per protagonisti le persone di colore non devono concentrarsi sulla sofferenza per avere un fascino universale.

4.Spider-Man: Un nuovo Universo(2018)

In quella che potrebbe essere l'aggiunta più impressionante all'Universo Cinematografico Marvel, Shameik Moore interpreta Miles Morales, un ragazzo afro-latino di Brooklyn che - spoiler - acquisisce poteri fantastici dopo essere stato morso da un ragno radioattivo. In questa interpretazione della storia già familiare, il ragazzo cresce con i suoi poteri (e, sì, proprio lui) mentre collabora con le iterazioni di Spider-Man da altre linee temporali per sconfiggere un nemico comune. 
Il film ha successo sotto tutti i punti di vista. La combinazione tra animazione 3D e stile fumetto tradizionale è del tutto unica e il rapporto tra Miles e suo padre è davvero commovente. Ma è già una gioia vedere semplicemente un ragazzo di colore che adora il rapper Swae Lee e i graffiti, dondolare per la città indossando una felpa con cappuccio e un paio di Jordan.

5.Homecoming(2019)

Se Black Is King, la recente rivisitazione impressionistica di Beyoncé del Re Leone, è una splendida visione di una storia fantasy nera, Homecoming è un'ode amorevole alla storia e alla cultura delle bande musicali dei college e delle università d'America storicamente frequentate da persone di colore. In entrambi i filmati dei suoi esaltanti set di Coachella e le clip dietro le quinte del suo lavoro con gli strumentisti e i ballerini, la gioia degli artisti è palpabile quanto il rispetto di Beyoncé per le loro tradizioni.
Sono una devota fan di Beyoncé e ho visto Drumline del 2002 almeno una dozzina di volte: Homecoming mi ha attratto su più livelli. Ma non è necessario essere un fan e neppure avere familiarità con la cultura delle bande musicali o Beyoncé per apprezzare la profondità della visione, il livello artistico e la specificità dell'esperienza riflessa sullo schermo.

6.Queen & Slim(2019)

Queen & Slim gioca su molti piani con la tradizione esistente dei film sulle persone di colore a Hollywood. Dopo un violento alterco con un agente di polizia a un posto di blocco, Queen (Jodie Turner-Smith) e Slim (Daniel Kaluuya) finiscono per scappare, in fuga da punizioni ingiuste in un sistema che privilegia la reputazione degli ufficiali rispetto a quella dei civili neri. Ma i messaggi di fondo sul black love, l'iconografia e la parentela - per non parlare della sua sontuosa estetica - aiutano ad approfondire la conversazione.

Gli amanti della moda apprezzeranno il modo in cui la regista Melina Matsoukas, meglio conosciuta per il suo lavoro in Insecure della HBO e per aver diretto video musicali per artisti del calibro di Beyoncé e Rihanna, ha collaborato con la costumista Shiona Turini per estendere la sua missione "per noi, da noi" al vibrante guardaroba del cast. (Si pensi a tute e pellicce lussureggianti; un miniabito in lattice blu e stivali di pelle di serpente.) Designer di colore affermati ed emergenti, da Sean John e Dapper Dan a Kerby Jean-Raymond di Pyer Moss (che ha vestito Kamala Harris in occasione dell'Inauguration Day) e Carly Cushnie, sono stati scelti per intrecciare più a fondo la creatività black nei tessuti del film.

7.Moonlight(2016)

Il ritratto sensibile di mascolinità, desiderio, amore e famiglia di Barry Jenkins ha fatto la storia nel 2017, quando è diventato il primo film con un cast composto interamente da attori di colore a vincere un Oscar per il Miglior Film, nonché la prima storia a tema LGBTQ+ a ricevere questo onore.

Basato in parte su un'opera semi-autobiografica di Tarell Alvin McCraney, il film racconta di Chiron, un tranquillo ragazzo di colore che vive in un complesso residenziale di Miami, in diversi capitoli della sua vita: l'infanzia (interpretata da Alex Hibbert), l’adolescenza (Ashton Sanders) e la giovane età adulta (Trevante Rhodes). Grazie all'illuminazione e al montaggio dalla perfezione ultraterrena e alla colonna sonora classica di Nicholas Britell, il film, commovente sia in termini di narrativa che di performance, sembra delicato e urgente allo stesso tempo.

8.Rafiki(2018)

La timida Kena (Samantha Mugatsia) e la sgargiante Ziki (Sheila Munyiva) dai capelli arcobaleno vivono in una Nairobi piena di colore, gioia e romanticismo, pomiciando in privato in un furgone ricoperto di fiori e ballando sotto una lampada a ultravioletti in una discoteca fluorescente - tutto in linea con la strabiliante estetica cosiddetta "Afrobubblegum" del regista Wanuri Kahiu. Ma la loro storia è complicata dal fatto che in Kenya le relazioni lesbiche non solo sono altamente stigmatizzate, ma anche illegali: proprio l'anno scorso, l'Alta Corte del Paese ha stabilito di sostenere una legge che criminalizza le relazioni omosessuali.
A causa di questa radicata omofobia, inizialmente Rafiki è stato bandito in Kenya, ma ha trovato successo sulla scena mondiale: nel 2018 è diventato il primo film keniota selezionato per essere proiettato a Cannes.

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