Organizzare un matrimonio in grande non è, al momento, possibile, a causa delle restrizioni per il Covid, e quindi molte coppie optano per cerimonie più
Anche se non ha una linea sposa specifica, il brand eco-consapevole Maggie Marilyn dall’inizio della pandemia ha notato un maggior interesse da parte delle future spose per i suoi capi pret-à-porter. “Con tutto quello che sta succedendo nel mondo in questo momento, le spose scelgono un approccio un po’ più discreto, ed è una scelta giovane e moderna”, dice a Vogue la fondatrice del brand, Maggie Hewitt. “Le spose scelgono capi in linea con i propri valori anche per le nozze, ed è una cosa che ci rende molto felici”.
Maggie Marilyn
© Peter Van Alpen
Le spose più attente all’ambiente che desiderano un abito tradizionale scelgono sempre più spesso capi vintage. Secondo Lyst le ricerche per gli abiti da sposa vintage sono aumentate del 297%, un numero sbalorditivo, e solo 48 ore dopo che la Principessa Beatrice aveva scelto di farsi prestare un abito di Norman Hartnell degli anni 60 dalla nonna, la Regina, per le nozze avvenute nel luglio 2020.
Anche il noleggio e l’upcycling sono in crescita, e sembra che le spose siano più consapevoli dell’impatto sull’ambiente di un abito che si indossa una volta sola. Ecco la guida di Vogue all’acquisto dell’abito da sposa sostenibile nel 2021.
I brand sostenibili
Designer come Stella McCartney e Gabriela Hearst, note entrambe per le loro pratiche sostenibili, sono la scelta più ovvia per chi è alla ricerca di un abito da sposa, ma vi suggeriamo anche Maggie Marilyn, Mother of Pearl e Reformation se volete un’alternativa più casual.
Cecilie Bahnsen linea Encore
© Courtesy Cecilie Bahnsen
Indubbiamente scegliere un abito che “si potrà indossare più e più volte” non fa altro che aumentare le sue credenziali sostenibili, aggiunge Hewitt. Ecco perché la linea Encore di Cecilie Bahnsen— realizzata con materiali di scarto — è un’altra opzione strordinaria, grazie a capi preziosi che potranno essere indossati nel giorno più bello, ma anche in molte altre occasioni (specialmente quando potremo finalmente andare di nuovo alle feste).
Abiti vintage e di seconda mano
Indossare un abito vintage il giorno della nozze non è solo un modo per prolungare la vita di un capo già esistente, ma anche per sfoggiare un abito davvero unico, ed è quindi una scelta molto speciale. “Queste clienti vogliono fare un acquisto che abbia un significato, indossare qualcosa di unico, un abito con una sua storia per un giorno speciale” , spiega Marie Blanchet, fondatrice e CEO di Mon Vintage.
E visto che la scelta è vastissima, è meglio stabilire prima cosa si sta cercando esattamente. Gli abiti anni 60 sono il trend del momento secondo Blanchet, ma altre spose scelgono capi dal glamour “old Hollywood”degli anni 30 o 40. Anche la tuta bianca è molto di tendenza, grazie alla nuova moda del micro-wedding. Cercate uno specialista di abiti vintage che vi aiuti ad adattare il vestito alla vostra taglia, consiglia l’esperta, che aggiunge che è sempre meglio acquistare un abito troppo grande che uno troppo piccolo.
Se state cercando invece un abito di seconda mano, cercate su siti specializzati come Still White o Brides Do Good, ma anche su The RealReal e Vestiaire Collective. Troverete abiti di stilisti come Carolina Herrera e Emilia Wickstead a un prezzo molto più basso di quello di un abito da sposa nuovo di zecca.
Mother of Pearl
© Courtesy Mother of Pearl
L’abito a noleggio
Negli ultimi anni si è andata affermando la moda degli abiti a noleggio, e non sorprende quindi che sempre più spose scelgano di noleggiare il loro abito da sposa: in fondo, così rispettano la tradizione, perché è ‘qualcosa di prestato’. “Affittare un abito da sposa è un’idea intelligente, perché alla fine è un capo che usi una volta sola”, dice Caterina Maestro, fondatrice di Dress You Can, un servizio di noleggio abiti per feste e cerimonie con una divisione specializzata in matrimoni.
Se non riuscite a trovare l’abito da sposa dei vostri sogni in un servizio a noleggio, vale sicuramente la pena considerare invece l’idea di noleggiare gli accessori, ad esempio una borsetta di Simone Rocha, o un cerchietto di perle sintetiche di Shrimps per completare il vostro look.
Tess van Zalinge
© Vivian Hoorn
L’abito da sposa upcycled
Se è vero che normalmente un abito da sposa finisce chiuso in una scatola in fondo all’armadio, a molte spose piace immaginare come dare al loro vestito una seconda vita. La designer Alice Temperley, ad esempio, ha spiegato come usare tinte naturali per modificare completamente un abito da sposa, mentre Wed Studio e Tess van Zalinge trasformano vecchi vestiti in completi dall’appeal moderno da usare tutti i giorni.
Ma la cosa più importante, alla fine, è ridurre al massimo gli sprechi. Come spiega Van Zalinge, “Puoi anche comprare un abito che indosserai una volta sola, ma devi anche pensare a cosa potrai farci dopo le nozze”.